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La Mazda richiama 88.000 auto

08 aprile 2014

Le Mazda 3, 6 e CX-5 costruite tra il giugno del 2012 e dicembre 2013 costretti ad un “pit stop” forzato.

La Mazda richiama 88.000 auto
POTREBBERO ARRESTARSI - La Mazda ha annunciato il richiamo di 88.000 vetture dei modelli 3, 6 e CX-5 (nella foto) costruiti tra il giugno del 2012 e dicembre 2013. Un difetto nella programmazione della centralina del sistema i-ELOOP di recupero di energia in frenata potrebbe causare la mancata accelerazione del veicolo e, nei casi più estremi, l’arresto del motore. Al momento non si hanno notizie su eventuali incidenti causati da questo problema. Delle 88.000 unità interessate dal richiamo, 38.000 sono state immatricolate in Europa, 27.000 in Giappone, 6.500 negli Stati Uniti e la restante parte in altri mercati. L’aggiornamento ECU, precisa la Mazda, avviene in meno di un’ora. 
 
COS’È L’i-ELOOP - Dal 2012 tutte le vetture della Mazda sono equipaggiate con la tecnologia i-ELOOP, un sistema di frenata rigenerativa che sfrutta un condensatore per immagazzinare temporaneamente grandi volumi di energia elettrica generata da un motore elettrico durante la frenata. Rispetto alle batterie, i condensatori possono essere caricati e scaricati rapidamente e sono resistenti al deterioramento nonostante un uso prolungato. L'energia generata in frenata, che altrimenti andrebbe dispersa in calore, viene usata per alimentare il climatizzatore, l’impianto audio e numerosi altri componenti elettrici.


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Ritratto di ThisTheAviator
8 aprile 2014 - 17:33
Non capisco perché utilizzare il kers su auto non elettriche,non ha senso.
Ritratto di monodrone
9 aprile 2014 - 09:08
Fiat-Chrysler, il Suv non frena: ritirati 867mila veicoli. Saranno ispezionati. Un guasto ai supporti di controllo costringe Jeep e Dodge a rientrare ai box: danno di immagine per Marchionne, ma anche la General Motors si ritrova sotto accusa. Non ha fatto in tempo a festeggiare per il recupero di vendite negli Usa e in Italia che la Fca di Sergio Marchionne ha dovuto registrare ieri la brutta notizia dei difetti ai freni di Jeep e Dodge. La Chrysler, infatti, fiore all’occhiello della nuova Fiat globale, quella che macina utili e vendite, ha dovuto richiamare dal mercato la bellezza di 867.795 tra Grand Cherokee e Dodge Durango, marchi di punta della casa di Detroit. I modelli ritirati sono riferiti al periodo che va dal 2011 al 2014 e dovranno essere tutti ispezionati ed eventualmente riparati dai tecnici Chrysler. I guasti si riferiscono ai supporti ai freni che potrebbero presentare corrosioni in presenza di acqua. Un guasto di non piccola rilevanza soprattutto dopo quello che è avvenuto alla General Motors finita sotto esame nazionale per via del guasto all’accensione che ha provocato diversi incidenti e diversi morti. Per la Chrysler, il ritiro dal mercato e il contestuale programma di recupero prevede oltre 640 mila vetture negli Stati Uniti, 42 mila in Canada, 21.300 in Messico e circa 160 mila in altre parti del mondo. Uno smacco di immagine, quindi, che si inscrive nel problema più generale delle case automobilistiche alle prese con i difetti di produzione. Nell’ultimo anno, infatti, la concorrente General Motors ha ritirato dal mercato di tutto il mondo quasi 7 milioni di veicoli di cui 2,6 milioni negli Usa. Un caso che ha costretto l’amministratrice delegata, Mary Barra, alle scuse ufficiali davanti al Congresso degli Stati Uniti. Il difetto del blocchetto di accensione delle Gm, infatti, ha provocato 34 incidenti e almeno 12 morti (per quanto riguarda l’Italia, sono state richiamate solo 156 Oper Gt del 2007 prodotte negli Usa). L’accusa alla General Motors, però, è di aver ritardato il ritiro delle auto quando il difetto era noto almeno dal 2006. Barra ha risposto di non sapere perché ci siano voluti anni per ammettere le proprie responsabilità: “Qualcosa è andato storto” ha spiegato “e sono successe cose terribili. Vi assicuro che lo capiremo”. Allo stesso tempo, però, ha dovuto nominare un nuovo vice presidente con il compito specifico di occuparsi della sicurezza. “Il numero incredibile di nuovi modelli, una tecnologia sempre più complessa e competitiva e controlli normativi sempre più intensi stanno rendendo particolarmente duri i controlli sulla sicurezza” spiega uno studio della società di consulenza finanziaria, Stout Risius Ross Inc. La riorganizzazione produttiva, inoltre, la diminuzione della forza lavoro e la necessità di presiedere a una maggiore quantità di operazioni fanno il resto. Ma, sopra tutto, resta il problema dei costi: dall’inchiesta statunitense sulla General Motors è emerso che il costo della sostituzione per ogni blocchetto di accensione sarebbe stato di circa 76 centesimi mentre quello previsto per eventuali interventi in garanzia, solo 20 centesimi. Cinquantasei centesimi di costo supplementare per ogni auto difettosa (2,6 milioni) fanno circa 1,5 milioni di dollari. Un calcolo che i dirigenti Gm hanno fatto e di cui oggi devono rispondere. Ma ieri i problemi per Fiat non sono venuti solo dal Nord America. La crisi valutaria in Venezuela, infatti, ha spinto Iveco a sospendere la produzione nello stabilimento di La Vittoria, circa 400 dipendenti, che costruiscono camion e telai per autobus. Per ora restano a casa in attesa che il mercato si riprenda.
Ritratto di Giuss
9 aprile 2014 - 09:29
per le giapponesi. Alla fine solo un aggiornamento alla centralina. le Mazda restano sempre una delle offerte migliori sul mercato attuale.
Ritratto di PariTheBest93
9 aprile 2014 - 10:18
3
Nulla di grave: un piccolo difetto di gioventù facilmente risolvibile! Concordo sopra con Giuss e forza Mazda!!!
Ritratto di wesker8719
9 aprile 2014 - 10:48
http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2014/04/09/news/toyota_richiama_6_3_milioni_di_auto-83110804/ questo è sicuramente peggio ma qualche troll toyotaro multilink e qualche fiattaro represso continuano a parlare del DSG !!
Ritratto di lux78
9 aprile 2014 - 14:42
Nessuna Mazda CX.5 ha il sistema i-ELOOP. Quindi è da correggere tutto l'articolo e cambiare la foto. Verificate
Ritratto di Gregor Samsa
10 aprile 2014 - 04:05
Visto che ci sono potrebbero risolvere definitivamente il problema dell'innalzamento dell'olio legato al DPF nei motori Skyactiv. Il problema è molto diffuso stando a quanto si legge nel forum e purtroppo nel mio caso mi ha dissuaso dall'acquisto per non sobbarcarmi di frequenti e costosi cambi olio. Poi c'é anche il problema nella lettura della rubrica dell'iPhone e della musica da chiavette usb / iPod da parte dell'impianto multimediale.

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