“WANKELISTA” DELLA PRIMA ORA - In passato a credere nel motore rotativo Wankel furono sostanzialmente due case: la Mazda e la tedesca NSU, poi unitasi all’Audi e confluita nel gruppo Volkswagen. Dopo che per qualche anno non si è più parlato del Wankel, ora l’argomento è tornato d’attualità con un nuovo progetto della Mazda che sta sperimentando un’unità di questo tipo.
NOVITÀ A RAFFICA - Ma non si tratta di un semplice ritorno. L’impiego del propulsore rotativo in questo nuovo progetto è in funzione della produzione di energia elettrica con cui poi far funzionare l’automobile. E in questa utilizzazione il Wankel (nella foto sopra) è previsto che sia alimentato a idrogeno. Dunque un programma che unisce una serie di novità importanti: la motorizzazione elettrica, l’impiego del motore Wankel e l’alimentazione a idrogeno.
A BREVE TERMINE - Il presidente della Mazda, Takashi Yamanouchi, ha in proposito dichiarato che la casa dovrebbe essere in grado di sfruttare al meglio le caratteristiche del motore, in particolare la possibilità che offre di essere realizzato in piccole dimensioni. Il top manager nipponico si è anche spinto a parlare di programmi di lancio, dicendo che la nuova Mazda elettrica così alimentata dovrebbe essere pronta nel 2013. Da notare che l’idea di utilizzare un motore Wankel per produrre energia elettrica è stata affrontata anche dall’Audi per l'A1-eTron, ma poi il progetto è stato abbandonato perché considerato non redditizio.