CALATI I CONTROLLI - Fare il possibile per aumentare il livello di sicurezza sulle strade è ormai diventato fondamentale per le case automobilistiche, che inseriscono i dispositivi di assistenza alla guida anche nei modelli più piccoli. Nonostante questo, l’obiettivo sembra essere lontano dall’essere raggiunto. A metterlo in evidenza è il nuovo rapporto del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC, qui nel dettaglio). Sulla base di quanto evidenziato, sono calati i controlli in merito rispetto dei limiti di velocità, uso delle cinture di sicurezza, guida in stato di ebbrezza e utilizzo di cellulari al volante nell’arco di tempo che va dal 2010 al 2019. Questo ha inevitabilmente contribuito a far registrare un incremento nel numero degli incidenti nel Vecchio Continente.
AUTOMOBILISTI SPESSO SPERICOLATI - Sapere di essere poco controllati, però, porta in modo quasi inconsapevole chi si trova al volante a essere meno attenti al rispetto delle norme del Codice della Strada. Un’idea confermata dal 23% delle persone che hanno preso parte a un sondaggio realizzato nel 2018, convinti di subire controlli in merito allo stato di ebbrezza. Si finisce infatti per essere più ligi se si pensa di correre il rischio di subire una sanzione anche piuttosto pesante. Diversa sembra essere invece la situazione per quanto riguarda i controlli relativi a chi supera il limite di velocità. In genere, le forze dell’ordine sembrano essere più attente a fermare chi tende a premere troppo il pedale dell’acceleratore. Non a caso, il numero di multe sale, infatti, in 21 Paesi e diminuisce in sette. La Svezia sembra essere particolarmente attenta a questo aspetto, come confermano l’elevato numero di autovelox installati sulle strade.

ANCORA TROPPI MORTI SULLE STRADE - L’Unione Europea ormai da tempo si è posta un obiettivo importante da raggiungere: ridurre drasticamente le vittime sulle strade. Al momento raggiungerlo non sembra essere però così semplice. Sulla base dei dati emersi dallo studio, L’ESTC ha avanzato una serie di richieste all’Unione Europea, che può avere un ruolo importante nel rendere più sicura la circolazione stradale. Il primo passo da compiere sarebbe quello di migliorare le regole sull’applicazione delle sanzioni alle infrazioni stradali transfrontaliere. Un importante contributo potrebbe arrivare inoltre dagli Stati membri, che dovrebbero muoversi attivamente per verificare che gli automobilisti irregolari paghino effettivamente le multe loro corrisposte. Altrettanto utile potrebbe essere inoltre l’introduzione di una serie di linee guida UE sui controlli di polizia e sulle sanzioni e introdotti standard minimi UE sui dispositivi per la rilevazione delle infrazioni.
CINTURE DI SICUREZZA E CELLULARE - Un altro dato che non può che destare preoccupazione riguarda la scarsa considerazione che molte delle persone hanno nei confronti della cintura di sicurezza. Il comportamento varia in maniera evidente a seconda dei Paesi, soprattutto per quanto riguarda le cinture di sicurezza posteriori. In Germania, ad esempio, le usano il 99% delle persone, mentre in Italia solo l’11%. Un aiuto in questo senso può arrivare dai sistemi di rilevamento, che potrebbero spingere le persone a essere più ligi. Se questi diventassero infatti in tutte le vetture di nuova produzione, difficilmente si agirebbe da sprovveduti. Al momento la segnalazione scatta nelle vetture nuove dal 2019, ma esclusivamente quando la cintura viene slacciata durante il viaggio. Un altro comportamento che genera spesso distrazione e che può portare poi a incidenti anche dalle gravi conseguenze è l’utilizzo del cellulare alla guida. Molti non si pongono il problema nemmeno sapendo delle multe salate a cui possono andare incontro. I controlli a riguardo sono diminuiti in 14 Paesi ed aumentati solo in 11. Avere un comportamento il più possibile uniforme tra i vari Stati sarebbe ideale a detta dell’UE.

















































