RIPRESA SOSTENUTA - Anche gennaio 2016 ha messo in evidenza una forte propensione degli italiani a cambiare l’auto. Dopo il bilancio del 2015 chiuso con un incremento del 15,8%, a 1.575.524 unità immatricolate, gennaio è arrivato a quota 155.157 immatricolazioni, contro le 132.111 del 2015, con un aumento del 17,44%. E a conferma che il trend positivo continua c’è l’informazione fornita dall’Unrae (l’organizzazione delle case estere in Italia) secondo cui sono in forte crescita anche gli ordini: a gennaio ne sono stati totalizzati oltre 190 mila. E dunque, se le immatricolazioni possono essere relative a ordini di dicembre e magari novembre, il dato degli ordini parla chiaro su la buona attività delle concessionarie.
CONDIZIONI FAVOREVOLI - Del resto non mancano i presupposti per una fase positiva: le case automobilistiche sembrano fare a gara nel proporre promozioni molto allettanti sotto il profilo dei finanziamenti e dei prezzi e la situazione generale tende a creare qualche ottimismo per le prospettive economiche, inducendo a una maggiore fiducia. E qualche influenza positiva sulle vendite ce l’hanno anche il problema dell’inquinamento nelle città che spinge a rinnovare l’auto.
QUALCHE DEFAILLANCE - Il quadro favorevole è molto diffuso: la gran parte delle marche registrano corposi incrementi dell’immatricolato rispetto al 2015. Curiosamente i segni meno nelle variazioni percentuali nei confronti del gennaio 2015 sono lamentati da costruttori di tipo diverso, segno che la cosa non dipende da una qualche tipologia di prodotto. Sono infatti “in rosso” la Toyota (-0,11%), la Dacia (-0,09%), la Seat (-1,79%), la Porsche (-30,20%), la DS (-30,02%)la Lexus (-8,85%).
INCREDIBILE JAGUAR - Sul fronte opposto, quello degli aumenti più rimarchevoli, si fa notare il risultato della Jaguar che con 250 unità registrate fa segnare un balzo del 557%. Notevolissimo il risultato della Mazda, che con 1.028 unità immatricolate è cresciuta del 124,95%. Non mancano poi risultati importanti anche tra le case che raggiungono numeri di vendita più grandi. A risaltare è il consuntivo della Citroën: 5.610 immatricolazioni, con crescita del 32,91%. Poco meno ha realizzato la Kia, cresciuta del 28,29% (4.467 vetture immatricolate).
CRESCITA DIFFUSA - In complesso sono 18 le marche con variazioni di aumento superiori a quella media del mercato. E tra queste ci sono diverse “big”, a partire dalla Fiat, che con 323.571 unità aumenta ha aumentato del 19,66% le sue immatricolazioni di gennaio. Bene hanno fatto anche le altre francesi, Renault (+22,70% con 9.828 auto immatricolate) e Peugeot (+22,36% per 8.094 unità). Tra le marche di prestigio il risultato più notevole è quello della Mercedes che in gennaio ha messo assieme 5.064 immatricolazioni, pari a un aumento del 22,44%. L’Audi e la BMW sono sì cresciute, ma in misura inferiore alla media del mercato: l’Audi del 15,37% con 5.742%, la BMW del 15,28%, con 4.504 unità.
PANDA REGINA DEL MERCATO - Il modello per il quale risultano più immatricolazioni è la Fiat Panda, con 13.362 unità, seguita dalla Lancia Ypsilon con 5.558 e dalla Fiat 500 con 5.037. Al quarto posto c’è la Fiat 500X (4.425 unità) e al quinto la Renault Clio (4.404). Da notare che nella graduatoria dei modelli diesel più venduti, al primo posto figura la Fiat 500X, con 4.144 unità, il che significa che la quasi totalità delle immatricolazioni del modello sono di versioni a gasolio. Per curiosità si può notare che della Panda soltanto 2.177 sono le immatricolazioni di esemplari diesel.
DIESEL SEMPRE ROBUSTO - A proposito del diesel, va sottolineato che nonostante il gran parlare che si è fatto e si fa attorno alle problematiche di questi motori, il bilancio di gennaio delle immatricolazioni di auto diesel si è chiuso con un incremento del 20,2%, con la quota di mercato aumentata dal 54,9% del gennaio 2015 al 56,1% del gennaio 2016. Protagoniste di questo settore sono state, oltre alla citata Fiat 500X, la Renault Clio che è passata dalle 2.624 unità diesel immatricolate nel gennaio 2015 alle 3.372 di quest’anno; la Fiat 500L (3.362 unità, in calo rispetto al 2015 quando furono 4.151); la Jeep Renegade con 3.032 immatricolazioni (1.921 a gennaio 2015); e la Volkswagen Golf, che con 2.662 unità immatricolate (1.984 nel 2015) pare voler dimostrare che la vicenda Dieselgate non sta lasciando grandi conseguenze. Ultima curiosità, le ibride e le elettriche: delle prime a gennaio ne sono state immatricolati 3.250, pari al 2,1% del mercato, mentre nel gennaio del 2015 furono solo l’1,7%. Le immatricolazioni di auto elettriche sono state 114, contro le 143 del gennaio 2015.