UNA LEGGERA RIPRESA - Il mercato dell’auto in Italia dopo aver subito una pesante flessione nel 2020, a causa del Covid-19 e dei relativi lockdown, lo scorso anno ha restituito invece dei segnali di leggera ripresa. Infatti, nel 2021 sono state 1.520.000 le prime immatricolazioni di vetture: cioè una crescita del 5,4% sull’anno della pandemia (erano 1.440.000 nel 2020). Tuttavia, si tratta di numeri ben lontani rispetto al triennio 2017-2019, quando erano circa 1,9 milioni le unità targate all’anno prezzo al pubblico registro automobilistico.
PUNTO DI SATURAZIONE - Dai dati resi noti dall’Aci si evidenzia inoltre come il settore sia caratterizzato da un mercato di sostituzione: il parco auto circolante è infatti cresciuto di sole 29.000 unità rispetto al 2020 (anno in cui, nonostante la crisi, si contava un saldo di prime iscrizioni-radiazioni sopra i 100.000 veicoli), il che dimostra che molto probabilmente si è quasi raggiunto il punto di saturazione del mercato. Il rapporto autovetture/popolazione è pari a 672 auto per 1.000 abitanti, che diventano 897 ogni 1.000 abitanti se invece consideriamo i veicoli nel loro insieme. A livello territoriale la regione con l’indice più alto è l’Umbria (745 auto ogni 1.000 abitanti), mentre per la Liguria è pari a 556 (fanalino di coda anche per numero di immatricolazioni, con il parco auto cresciuto solo del 3%).
ETÀ MEDIA 12,2 ANNI - L’anzianità del parco auto circolante è un altro fenomeno che caratterizza il mercato italiano. Nel 2021, infatti, si è registrata un’età media delle vetture pari a 12 anni e 2 mesi (cresciuta di 4 mesi rispetto al 2020). Nel dettaglio quasi un veicolo su cinque, ossia il 18% del totale è Euro 0-1-2: il che significa che ben 7.232.410 vetture hanno almeno 19 anni di età. La classe più rappresentata sono invece gli Euro 6 (il 30% sul totale) seguita poi dagli Euro 4 (circa il 24%). Cresce anche l’età media delle 1.491.282 auto rottamate: pari a 17 anni e 5 mesi (5 mesi in più del 2020).
ESPLODONO LE ELETTRIFICATE - Guardando invece ai numeri di prime iscrizioni per alimentazioni, nell’ultimo biennio assistiamo a un’inversione di tendenza nel mercato del nuovo, con le motorizzazioni “tradizionali” che lasciano sempre più spazio alle vetture elettrificate. Infatti, se nel 2019 si registravano oltre 1 milione di immatricolazioni di veicoli a benzina, nel 2021 sono solo 622.050 unità, mentre le prime iscrizioni del diesel nuovo sono più che dimezzate: da 780.315 veicoli nel 2019 si è passati a 344.360 vetture nello scorso anno. Esplodono invece le immatricolazioni delle elettriche pure, cresciute del 420% (da 10.616 unità nel 2019 a 69.213 nel 2021) e delle ibride, che segnano un’impennata del 550%: se le prime iscrizioni sono state 93.148 nel 2019, nel 2021 sono state invece 484.305. Gli incentivi e le future normative in materia di emissioni di C02 hanno supportato l’espansione di questa tipologia di vetture. Per marca la classifica delle immatricolazioni vede al primo posto la Fiat con 239.713 prime iscrizioni seguita da Volkswagen (126.278) e Toyota (83.923).
SPESA MEDIA 3.600 EURO - La spesa media annuale sostenuta per l’utilizzo dell’auto è di 3.600 euro, aumentata di circa 500 euro e del 15,9% sul 2020. A pesare sulle tasche degli automobilisti l’aumento dei carburanti (+33,3%), che ha fatto registrare in Italia una spesa totale nel 2021 pari a 39 miliardi di euro, a cui si unisce l’incremento dei costi per le attività di manutenzione e riparazione (25 miliardi totali), salite del 17,4%. In totale, le spese per l’auto hanno toccato un totale di 144 miliardi di euro (+16,2%) circa 20 in più sul 2020. In incremento anche la componente fiscale, che ha prodotto un gettito totale di quasi 62 miliardi di euro (+17% rispetto al 2020). In questo ambito l’entrata maggiore per l’erario è ancora quella derivata dalla vendita dei carburanti di 34,7miliardi di euro, seguono l’IVA per l’acquisto dei veicoli (7,4 miliardi) e la tassa automobilistica (6,5 miliardi).