CONTINUA LA RIPRESA - A febbraio 2023, grazie alle 130.365 immatricolazioni, il mercato italiano dell'auto registra una crescita del 17,5% rispetto alle 110.915 unità dello stesso mese dell’anno scorso. Nel primo bimestre 2023 (gennaio-febbraio) la crescita cumulata è del 18,2% con 258.689 veicoli nuovi rispetto ai 218.768 di gennaio-febbraio 2022, grazie anche alla parziale ripresa delle consegne dovuta alla parziale risoluzione della “crisi” del chip.
GLI UTILIZZATORI - Sotto il profilo degli utilizzatori, si registra una crescita per tutti i canali di vendita, ad esclusione delle autoimmatricolazioni. I privati segnano un leggero incremento, attestandosi al 54,3% di quota (-7,8%), che li porta a chiudere il bimestre su una quota complessiva del 57,9% (-6,5%). Le autoimmatricolazioni in febbraio flettono in volume e scendono al 7,4% di quota (-1,9%). Il noleggio a lungo termine guadagna più della metà dei volumi, raggiungendo il 26,5% del totale mercato di febbraio (+6,4%), chiudendo il bimestre al 24,4% di quota, con un più 6,3%. Prosegue il recupero del noleggio a breve termine che nel mese raggiunge il 4,9% di quota, con un più 2,6%, e nel cumulato si ferma al 3,1%.
LE TIPOLOGIE DI ALIMENTAZIONE - Tra le alimentazioni, benzina e diesel segnano una crescita delle immatricolazioni, con il benzina che si mantiene al 26,1% di quota (26,3% del cumulato) e il diesel che scende al 19,2% (19,1% nel bimestre). Il Gpl sale al 10,1% di quota nel mese, mentre il metano arriva a coprire lo 0,2% delle preferenze nel mese e nel bimestre. Ancora sottotono il mercato dei veicoli elettrificati (ECV), che si ferma al 7,9% delle preferenze, con le elettriche pure (BEV) al 3,7% e le plug-in (PHEV) al 4,2% (rispettivamente al 3,1% e 4,5% nel cumulato). Le ibride in febbraio coprono il 36,5% delle preferenze dei consumatori (in linea con il bimestre), con un 9,8% per le full hybrid e 26,7% per le mild hybrid.
LE TIPOLOGIE DI VEICOLI - Per quanto riguarda le tipologie di carrozzerie, in febbraio le berline dei segmenti A (citycar) e B (utilitarie) scendono in quota, rispettivamente all’11,4% e al 18,7%, mentre recuperano le suv negli stessi segmenti; all’1,3% (+0,5%) e al 27,5% (+0,1%). Fra le compatte (segmento C), le suv, con un’ottima crescita in volume, salgono al 20,7% di rappresentatività, con un +1,3%, le berline recuperano due decimali al 5,5%. Crescono le suv medie del segmento D, attestandosi al 5,7% di quota (+1,9%). Nell’alto di gamma le suv coprono il 2,1% del mercato e le berline lo 0,1%. Le station wagon rappresentano il 3,7% del totale, le monovolume l’1,7% e le sportive lo 0,8%.
I GRUPPI - Con 41.765 auto Stellantis si conferma al primo posto (-0,55%), con l’Alfa Romeo che cresce di oltre il 172%, con 1.757 auto consegnate. Bene anche la Jeep (+32,83% a quota 6.247 vetture), la DS (+38,49% a quota 644 auto) e la Maserati grazie alle 261 immatricolazioni (+103%). Secondo posto per il Gruppo Volkswagen (21.885 auto), in crescita del 41,88% grazie alle performance di Cupra (+142,79%), e Volkswagen (+56,61% a quota 11.381 vetture). Terzo posto per il Gruppo Renault, con 14.621 auto (+40,02%). Bene anche la Toyota, con 8.641 vetture (+46,46%). Continua l’ascesa del Gruppo DR, grazie a 3.076 auto (+94%) e della MG, a quota 1.028 vetture (+137%). Da segnalare le 1.313 auto Tesla (+370,61%).