PRIMI SETTE MESI POSITIVI - L’effetto degli incentivi statali si fa sentire anche sulle immatricolazioni di luglio 2024 che salgono del 4,7% toccando quota 124.806 unità, rispetto alle 119.247 dello scorso anno. Considerando il consultivo, nei primi sette mesi sono state targate 1.011.259 auto targate, segnando una crescita del 5,2% sullo stesso periodo 2023. Secondo le stime dell’UNRAE, per il 2024 saranno 1.620.000 le vetture immatricolate, in crescita del 3,4%,
LE TIPOLOGIE DI CLIENTELA - Sotto il profilo dei clienti, i privati crescono del 5,4% e si attestano al 61,7% di quota e 55,8% nel cumulato. Le autoimmatricolazioni dei concessionari guadagnano l’1,4%, arrivando al 13,3% del totale (11,1% nei sette mesi). Il noleggio a lungo termine è in calo del 5,9%, scendendo al 17,8% di quota di mercato (20,4% nel cumulato, -5,2%). Stessa dinamica di contrazione per il noleggio a breve termine che scende di 0,7 punti all’1,3% (6,9% in gennaio-luglio%). Le società, con un leggero segno positivo in volume, chiudono il mese di luglio al 5,9% e 5,5% nel cumulato.
PER ALIMENTAZIONE - Tra le alimentazioni, le vetture a benzina archiviano il mese di luglio 2024 con una contrazione dello 0,2%, attestandosi al 28,4% di quota (30% nel cumulato). La quota del diesel scende al 12,9% (-5,1%), e al 14,3% nei sette mesi. Le auto a Gpl salgono all’11,4% del totale (+1,6%), e 9,4% nel cumulato, mentre quelle a metano (13 le vetture immatricolate a luglio) raggiungono appena lo 0,1%. Le ibride si attestano al 40,1% di quota (al 39% nei primi sette mesi), con un 11,5% per le full hybrid e 28,6% per le mild hybrid. Le elettriche a luglio, terminata la grossa spinta rappresentata dagli incentivi, scendono al 3,4% di share (al 3,8% nel cumulato gennaio-luglio), le ibride plug-in (PHEV) si fermano al 3,9% (3,3% nei 7 mesi).
PER CARROZZERIA - Per quanto riguarda le tipologie di carrozzeria, le piccole suv di segmento A sono risultate in crescita, mentre le berline in calo, attestandosi, rispettivamente, al 2,4% e 9,2% del mercato. Crescono le utilitarie del segmento B, con le berline al 22,3% e le suv al 28,1%, anch’esse in crescita. Nel segmento C, quello delle medie, cedono le berline, che si fermano al 3,8% di quota, mentre le suv, in crescita, arrivano al 19,8% di quota. Stabili le berline medio-grandi del segmento D allo 0,8% di quota, mentre le suv scendono al 5,6%. Nell’alto di gamma le berline si attestano allo 0,2% di quota e le suv all’1,7%, entrambe in crescita. Le station wagon rappresentano il 2,8% del totale, le monovolume il 2,4% e le sportive lo 0,9%.
I COSTRUTTORI - Il gruppo Stellantis si conferma leader, con 35.161 auto immatricolate, l’8,75% in meno rispetto a un anno fa. In calo Alfa Romeo -24,15% (1.718 vetture), DS con 388 auto (-30,09%) e Lancia con 2.814 vetture (-16,08%). Giù anche Fiat, con 10.226 immatricolazioni e un segno - del 28,70%, e Citroën che raggiunge 3.595 unità (-4,72%). Cresce Jeep con 5.731 targhe (+4,85%). Secondo posto per il Gruppo Volkswagen, con 20.099 targhe e un segno meno dello 3,18%. Giù tutti i marchi tranne Audi, che registra un +5,63% con 6.265 vetture immatricolate. Terzo posto e forte crescita per il Gruppo Renault, che chiude con un più 32,39% a quota 17.197 targhe, con entrambi i marchi Renault e Dacia che registrano rispettivamente un più 27,76% e più 26,21%.