FINE 2018 IN OMBRA - Non si ferma il momento negativo per le immatricolazioni di auto nuove nei paesi dell'Unione Europea, che perdono terreno anche a novembre 2018 dopo le battute d'arresto a settembre e ottobre. Le consegne sono passate dai 1.218.274 esemplari di novembre 2017 ai 1.121.162 del mese scorso, per un calo dell'8%, mentre le vendite da inizio anno restano positive seppur per pochi decimali: le 14.160.278 automobili targate da gennaio a novembre valgono un +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2017, ma il segno + era del 3,8% ad agosto, del 2,5 a settembre e del 1,6% a ottobre. Le immatricolazioni sono diminuite a novembre in tutti i cinque principali mercati europei, a partire dalla Spagna (-12,6%) fino al Regno Unito (-3,0%).
TUTTE IN PERDITA - Il quadro è negativo per tutti i primi sei gruppi automobilistici in Europa. Fra questi spicca il -16,0% del gruppo Renault, terzo per vendite a novembre, che è passato dai 137.098 esemplari di novembre 2017 ai 115.108 del mese scorso. Non è andata meglio al gruppo Volkswagen, in calo del 10,9% da 298.427 a 265.814 vetture, mentre la PSA ha registrato un tonfo da 196.493 a 185.071 vetture (-5,8%). Quarta in classifica è la Ford, passata da 77.659 a 71.266 esemplari (-8,2%). La FCA è stata in linea con la media e ha perso l'8,1% (da 73.070 a 67.173 vetture): pesano il -11,4% della Fiat e il -48,6% dell'Alfa Romeo, non bilanciati nemmeno dal + 29,3% della Jeep. Dietro la FCA c'è il gruppo BMW (-2,8%), prima del gruppo di cui fanno parte le Mercedes e Smart: la Daimler invece è cresciuta del 3,3%.
MALE LA FCA - La situazione si ribalta considerando il periodo da gennaio a novembre, che rimane positivo per molti gruppi grazie ai buoni risultati nella prima parte del 2018. La Volkswagen ad esempio è cresciuta dell'1,6% e ha consegnato nei primi undici mesi dell'anno 3.381.682 automobili, davanti alla PSA (+36,6%) e alla Renault (+2,5%): le vendite si sono attestate rispettivamente a 2.302.491 e 1.496.663 unità. Per la PSA pesa l'acquisizione della Opel, entrata a far parte del gruppo (in cui già rientravano le Citroën, DS e Peugeot) da agosto 2017. La FCA invece ha perso il 2,3%, scenendo da 965.073 a 942.834 vetture, lo stesso risultato della Ford: il suo -2,3% vale poco più di 21.000 automobili in meno (da 931.353 a 910.391).