Secondo i dati forniti dall’Unrae, anche a giugno del 2021 il mercato italiano dell’auto mostra una contrazione rispetto al 2019, anno che è stato preso come riferimento poiché il 2020 non può essere ritenuto statisticamente rilevante. Sono diversi i motivi che frenano la crescita del settore e vanno dall’esaurimento degli incentivi nella fascia più popolare (quella 61-135 g/km) fino alla crisi dei semiconduttori, che ha causato dei grossi rallentamenti alla produzione di auto. A giugno, con 149.438 immatricolazioni si è registrato un calo del 13,3% rispetto a giugno 2019 (172.300 unità), nonostante un giorno lavorativo in più. Il recupero rispetto a giugno 2020 è invece di un +12,6%. Nel primo semestre 2021 la perdita rispetto allo stesso periodo 2019 è di circa 200.000 unità, con 884.750 immatricolazioni complessive, che si aggiunge alle oltre 500.000 autovetture perse nel 2020.
Le immatricolazioni registrano un ulteriore calo dei privati rispetto al 2019 (-8,5%), con una quota al 57%, in contrazione rispetto al 61,5% del primo semestre. Il noleggio a lungo termine, con un +8,5%, è l’unico canale in crescita, con una quota che sale al 19,5% nel mese. Il noleggio a breve perde invece il 28,6% dei volumi immatricolati.
Fra le alimentazioni scendono progressivamente benzina e diesel, che si fermano in giugno rispettivamente al 30,3% e 22,4%. In leggera crescita Gpl e metano, all’8,2% e al 2,4% di quota nel mese. Forte avanzata per le vetture elettrificate: le ibride (HEV) confermano nel mese di giugno il 27,4% di quota, in linea con il primo semestre, toccano il 4,7% di penetrazione sia le vetture elettriche che le plug-in (rispettivamente al 3,4% e al 4,3% in gennaio-giugno).
In flessione tutti i segmenti del mercato (lieve quella del segmento D), con un leggero recupero di quota per le utilitarie. Tra le tipologie di carrozzeria, solo le berline presentano una quota in recupero (al 47% del totale), leggera contrazione per le suv, che si attestano al 45,8%, e per le station wagon, al 3,5%.
Il mercato dell’usato a giugno del 2021 chiude in calo del 5,8% sul 2019 con 304.025 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. La prima metà dell’anno archivia così una flessione del 18,6% rispetto al 2019 con 1.771.835 passaggi complessivi.
Secondo l’Unrae grazie agli incentivi, in circa 3 mesi e mezzo è stato possibile rottamare 185.000 vecchie auto, per il 95% sostituite con nuove vetture della fascia 61-135 g/km. L’associazione si auspica l'estensione fino al 2026 dell’Ecobonus per la fascia di emissioni tra 0 e 60 g/km di CO2 e il rifinanziamento per tutto il 2021 degli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione.
Per quanto riguarda i costruttori il gruppo Stellantis a giugno ha registrato 56.554 targhe, con una contrazione del 12,3% rispetto a giugno del 2019, anno in cui FCA e PSA avevano venduto 64.469 auto. Nonostante questo Stellantis è saldamente al primo posto tra i costruttori, secondo il Gruppo Volkswagen che a giugno ha venduto 26.841 vetture, con una contrazione del 3,29% sul 2019 (27.753). Tra i vari brand del gruppo Stellantis “profondo rosso” per Alfa Romeo che segna un -57,2% attestandosi a 1.096 immatricolazioni. Cala del 4,73% la Fiat con 22.191 targhe a fronte delle 23.293 dello scorso anno, ma rimane comunque al primo posto. Nel Gruppo Volkswagen da segnalare la crescita di Skoda, che con 2.910 targhe cresce del 12,75 rispetto al 2019 (2.581).