CONFRONTO COL 2019 - Niente svolta nemmeno a marzo 2021. Il mercato dell’auto in Italia continua la sua flessione, anche nel mese appena trascorso, registrando un calo del 12,7% rispetto allo stesso mese del 2019 (nel marzo del 2020, a causa del lockdown totale, sono state immatricolate 28.415 auto). Nello specifico, le immatricolazioni a marzo ammontano a 169.684 unità (24.600 vetture in meno rispetto a marzo 2019), nonostante il beneficio di due giorni lavorativi in più. Questi primi tre mesi del 2021 vengono archiviati con 446.978 immatricolazioni, in calo del 16,9% rispetto al gennaio-marzo 2019.
BENE I PRIVATI - I privati valgono valgono 61,3% del mercato (+6,3%), con una quota di 105.000 immatricolazioni. In virtù degli effetti degli incentivi i privati chiudono il primo trimestre in crescita, con una quota del 64,5%. Per quanto riguarda le altre forme di possesso, il noleggio a lungo termine registra una flessione contenuta (-4,5%), con una quota di mercato del 17%. Più forte la flessione del noleggio a breve termine, che cala di oltre il 55%, con 10.500 auto immatricolate e una quota di mercato del 6,1% (3,8% nel 1° trimestre). Infine, le auto-immatricolazioni di case e concessionari, hanno rappresentato il 9,2% dei volumi di vendita mensili.
IBRIDE IN CRESCITA - Per quanto concerne la tipologia di alimentazione si registra una forte crescita delle auto ibride che a marzo sono il secondo motore preferito dagli italiani, con una quota del 27% e 46.246 targhe sorpassano il diesel, in calo, che si ferma al 24,4% di rappresentatività con 41.775 immatricolazioni (nel cumulato le ibride presentano una quota del 26,8% e il diesel del 25,4%).
Primo posto per il motore a benzina, con il 31% di rappresentatività (33,1% in gennaio-marzo) e 53.072 immatricolazioni. Per quanto riguarda le altre alimentazioni, il metano sale al 2,6% di quota, il Gpl si posiziona al 6,1% (5,8% in gennaio-marzo). In crescita le ibride plug-in con batteria ricaricabile all’esterno, salite al 4,5% di quota con 7.732 targhe, e le elettriche pure, che con il 4,3% superano il metano e piazzano 7.362 unità immatricolate.
UTILITARIE SEMPRE IN TESTA - Focalizzando l’analisi sui segmenti, a marzo le utilitarie risultano le più rappresentative, con una quota del 38,8%, seguite dalle medie al 29,6% e dalle city car, al 15,7%. Stabili le superiori, 1,8 %, e le alto di gamma, con una quota dello 0,3%. Fra le carrozzerie, prosegue la crescita di rappresentatività dei crossover e fuoristrada, che in marzo coprono quasi la metà delle vendite e quella delle sportive come cabrio, spider e coupé. In calo le berline, che valgono il 44,1%, le station wagon, al 4,1%, monovolume e multispazio.
I COSTRUTTORI - Per quanto riguarda i costruttori, al primo posto troviamo Fiat, con 26.400 targhe, al secondo Volkswagen, 13.690, e al terzo Peugeot, 11.446. Stallantis è il maggior costruttore in Italia, con 68.449, seguito dal Gruppo Volkswagen, a quota 25.833, e al terzo posto dal Gruppo Renault, fermo 14.230 unità.