PREVISIONI AL RIBASSO - Secondo i dati comunicati dalla società inglese J.D. Power, a settembre il mercato delle nuove auto in Europa ha subito un calo del 10,4% rispetto a settembre 2009. Una tendenza al negativa che ormai si protrae da diversi mesi e che, secondo le previsioni degli analisti, continuerà anche nei prossimi mesi: il 2010 si dovrebbe chiudere con una flessione del 6,4% e circa 12,8 milioni di auto immatricolate. Un volume che per il 2011 si annuncia ancora in calo del 1,8%, ben lontano dai 14,8 milioni di veicoli targati nel 2007, anno pre-crisi.
LO PENSANO ANCHE I “BOSS” - Che il 2011 sarà un anno ancora segnato dalla crisi lo hanno ribadito anche alcuni top manager dei principali gruppi automobilistici in occasione del Salone di Parigi. Come ha dichiarato ad Automotive News Carlos Goshn, amministratore delegato della Renault-Nissan, l'anno prossimo le immatricolazioni subiranno un'ulteriore flessione del 2%. Più cauto Sergio Marchionne (Fiat-Chrysler), secondo il quale il 2011 “non sarà né meglio, né peggio del 2010”. Per Allan Rushforth, vice presidente del gruppo Hyundai in Europa, il mercato dovrebbe ritornare ai volumi pre-crisi solo dal 2014.
MALE ITALIA E GERMANIA - A determinare un quadro così pesante ci hanno pensato i principali mercati nazionali. Se in Italia a settembre le immatricolazioni si sono contratte del 18,9% (qui per saperne di più), la situazione non è migliore negli altri Paesi. In Germania, la "piazza" più grande per volumi di vendita, il calo è del 18% se si guarda al solo settembre, ma è del -27,5% se si prendono in considerazione i primi 9 mesi del 2010.
REGGONO ANCORA - “Tonfo” anche in Spagna dove, con la fine degli incentivi, le immatricolazioni sono scese del 27,5%, anche se da inizio anno il conto è ancora positivo: + 16,2%. Sul filo del pareggio Francia e Inghilterra che a settembre hanno registrato rispettivamente un -8 e -9%, ma da inizio anno vantano ancora una progressione positiva: + 0,8 per la Francia e + 7,8 per l'Inghilterra.