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Anche a settembre immatricolazioni in calo: -18,9%

04 ottobre 2010

Con la contrazione del mercato che continua inesorabile, Anfia e Unrae, le associazioni dei costruttori e degli operatori del settore auto, tornano a chiedere misure di rilancio delle vendite.

SEMPRE IL SEGNO MENO - Ormai è una costante: la flessione delle immatricolazioni sembra non avere fine. In base ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese di settembre in Italia sono state immatricolate 154.429 autovetture nuove, in flessione del 18,9% rispetto al settembre del 2009, quando le immatricolazioni furono 190.389. Se consideriamo i primi 9 mesi del 2010, le immatricolazioni sono state  1.542.433, il 4,35% rispetto ai primi nove mesi del 2009, che avevano fatto registrare 1.612.581 targhe. Su questo risultato pesano ancora i primi tre mesi del 2010, dove la “coda” degli incentivi 2009 ha consentito immatricolazioni a livelli alti.

CHIEDONO INTERVENTI - “Era da 14 anni che il mercato dell’auto in Italia non proponeva dati così deludenti e non ci sono concreti elementi per prevedere una significativa inversione di tendenza anche per gli anni a venire”, ha sottolineato Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione che rappresenta le case estere operanti in Italia. Secondo l’Unrae, occorre un piano di sviluppo, all’interno del quale il settore dell’automobile è forza trainante con 1.200.000 persone fra addetti diretti ed indiretti. “Occorrono azioni tese al rilancio dei consumi, continua Filipponi, attraverso progetti strutturali, che stimolino il rinnovo del parco circolante e che introducano l’automobile in una fiscalità più moderna, abbandonando quel sistema ormai arcaico che colpisce la proprietà invece di incidere fiscalmente sull’uso”.
 

BENZINA + DIESEL
Pos. Marca Modello Sett. 2010 Genn./sett. 2010
1 Fiat Punto 10.771 123.484
2 Fiat  Panda 10.014 107.778
3 Fiat 500 6.476 75.225
4 Ford Fiesta 6.110 81.354
5 Citroën C3 4.225 48.879
6 Volkswagen Golf 4.021 41.420
7 Volkswagen Polo 3.920 37.491
8 Lancia Ypsilon 3.527 35.638
9 Opel Corsa 3.191 40.503
10 Toyota Yaris 2.806 -


DIESEL
Pos. Marca Modello Sett. 2010 Genn./Sett. 2010
1 Fiat Punto 5.146 40.807
2 Ford Fiesta 2.899 28.980
3 Volkswagen Golf 2.638 26.844
4 BMW Serie 3 1.919 -
5 Ford Focus 1.799 17.379
6 Audi A4 1.693 14.214
7 Citroën C3 1.655 14.491
8 Fiat Bravo 1.652 15.035
9 Nissan Qashqai 1.643 18.314
10 Renault Mégane 1.625 16.675

 

MALE ANCHE IL GAS - Le alimentazioni diesel tornano a rappresentare il 50% del mercato, recuperando 10 punti di quota rispetto al settembre 2009, mentre le benzina si posizionano al 40% rispetto al 32,9% di un anno fa. Di contro, le vetture a gas (gpl e metano) hanno perso quasi 17 punti, raggiungendo appena il 10% del mercato contro il 26,8% di un anno fa (quando erano “incentivate”). Quanto infine all’usato, i 389.900 passaggi di proprietà hanno registrato una crescita del 5,9% rispetto ai 368.077 del settembre 2009. I primi 9 mesi dell’anno evidenziano un lieve incremento pari all’1,3% e 3.307.898 autovetture trasferite.

CHI SALE E CHI SCENDE - Analizzando i risultati dei vari costruttori non tutti se la passano male. È il caso dell'Audi che a settembre fa registrare un +20,47% rispetto al settembre 2009, il gruppo BMW (che conta anche Mini) con +14,09% (+17,32 BMW e +5,81 Mini), Chrysler e Dodge che fanno segnare rispettivamente +73,91 e 59,88%, la Mitsubishi con +73,86% e la DR Motor con un quasi incredibile 161,80%. Chi la passa male sono invece il gruppo Fiat che a settembre fa segnare un -26,28% delle immatricolazioni (-12,13% se consideriamo il periodo gennaio-settembre 2010). Ma anche la Ford con -34,36%, la Toyota con -22,55%, la Dacia con -41,79%, la Kia con -29,72%.

> Le immatricolazioni divise per marca



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Ritratto di bottazzi
4 ottobre 2010 - 15:48
ma i costruttori pensano che la gente tutti gli anni cambi auto? Se volete che la gente torni a comprare, intanto aumentateci, e di parecchio, gli stipendi, "cari" governanti, e voi costruttori fate costare meno le vetture...cambierei volentieri la mia onesta 206 di 9 anni col qualcosa di più prestazionale, ma si viaggia intorno a cifre di 25.000 €....
Ritratto di Jinzo
4 ottobre 2010 - 17:02
vorrei cambiare auto, ma viaggio sempre volentieri sulla mia marbella già d'epoca con un motore a carburatore 850cc a 4 marce che con 10 euro cammino una settimana, che di sicurezza ha fortunatamente un freno.... ora le auto costano tanto e ti ridono pure in faccia per una macchina alla gente ridicola... poi con 400€ al mese finanziamenti nn ne fanno!!!! COME SI FA!!!!
Ritratto di nicola1968
4 ottobre 2010 - 18:54
abbassare i prezzi e niente cavilli frega soldi quando si fa un finanziamento: 250 euro per finanziamento protetto o altri nomi, ma non basta la cedola stipendio?, in contanti non scontano granchè perchè si ha l'interesse a proporre la finanziaria amica e a spingere il cliente a rateizzare. Che si tengano pure le loro auto finchè continueranno a trattare i clienti dall'alto in basso e come polli da spennare
Ritratto di trautman
4 ottobre 2010 - 19:25
Mi fanno ridere quando esaltano il +161% di Dr o il +74% di Chrysler: la prima ha venduto 233 auto a settembre, la seconda 80, mica migliaia come i costruttori piu' importanti.
Ritratto di follypharma
5 ottobre 2010 - 10:49
2
il mercato e' stato pompato per anni dagli incentivi e senza di essi non gira piu'...e' questo il succo...infatti le uniche case che non calano sono quelle che non usano incentivi (cioe' marchi per auto medio grandi). D'altro canto non e' giusto incentivare e basta, le auto attuali costano troppo e spesso sono ingiustificatamente troppo GROSSE, i venditori sono troppi, le rate in realta' sono solo un modo per fregarti...quanti di noi sarebbero veramente disposti a cacciar fuori 35000 di botta per una audi a3 ??? senza le rate nessuno comprerebbe piu' nulla, pero' non e' giusto! I prezzi delle auto dovrebbero essere tali da consentire alla gente di acquistare eventualmente anche senza rate..allora si che il mercato sarebbe sano. ma non succedera' mai, rimetteranno gli incentivi e le case ingrasseranno di nuovo per un annetto salvo poi lamentarsi di brutto l'anno dopo.. che pena.. solo tanta pena
Ritratto di Pablo
5 ottobre 2010 - 17:49
sul numero di ottobre alla pag 16 si parla della chevrolet Cruze 5 porte per la quale scommettete che nel nostro paese troverà migliore accoglienza rispetto alla tre volumi. E aggiungete che gli italiani non apprezzano le berline col baule sporgente... Scusate ma credo che siete in netto contrasto con cio che dice la pubblicità che in questi giorni promuove la Cruze come "berlina sportiva piu venduta in Italia" / sul sito idem ovviamente. E aggiungo..che da sempre gli italiani mi risultano essere stati sempre molto attratti dalle berline con la coda ( bmw serie 3, mercedes, audi, 159 ecc ) come stanno le cose?
Ritratto di marvel
5 ottobre 2010 - 18:21
leggo molti articoli sul crollo delle vendite di auto nuove. Mi domando se gli analisti del settore riescono veramente ad intepretare i risultati negativi e prospettare soluzioni che non vadano incontro a richieste di incentivi governativi. Per la legge della domanda e dell'offerta se una cala l'altra deve crescere ma, a quanto pare, nel mondo auto questa regola non esiste. Quanto detto l'ho constatato personalmente in queste settimane dove avevo caldeggiato la sostituzione della mia gloriosa astra. Ho girato molte concessionarie e alla fine ho preferito mantenermi ancora la mia auto di 11 anni. Alla faccia degli incentivi...............
Ritratto di lollo76
5 ottobre 2010 - 19:30
1
non si possono spendere tutti questi soldi per machine che tra 10 anni dovremo buttare! visto l'elettronica che hanno! alla faccia della panda a carburatore di 20 anni che ancora circola!!!!!! amen
Ritratto di Pietro75r
5 ottobre 2010 - 19:59
sono d'accordo con un paio di lettori, cambiare l'auto oggi per uno come me (impiegato statale) è diventato impossibile, i costruttori dovrebbero abbassare i prezzi soprattutto delle berline medie, oggi con 16/17 mila euro al massimo ti compri una Kia c'eed. io possiedo una Classe A di 7 anni, e finchè cammina non la cambierò