SOTTO I 2 MILIONI DI AUTO - Con la fine dell'anno che si avvicina, iniziano le prime previsioni sull'andamento delle immatricolazioni in Italia per il 2010. Secondo i dati diffusi dal Centro Studi Promotor GL events, quest'anno si concluderà con 1.955.000 immatricolazioni, il 9,4% in meno rispetto al 2009. Un volume che, stando allo studio, dovrebbe mantenersi sostanzialmente invariato anche per l'anno prossimo. Per una vera ripresa, come sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, bisognerà aspettare il 2013 quando si tornerà a volumi pre-crisi con 2,2 milioni di nuove auto immatricolate l'anno.
“SALVATI” DALLA CODA INCENTIVI - Secondo Quagliano, “senza la coda degli incentivi 2009 nel primo trimestre, il risultato atteso per il 2010 avrebbe potuto essere anche peggiore”: calo del 14,7% rispetto al 2009 e solo 1.840.000 nuove auto immatricolate. Un volume drasticamente ridotto rispetto a quello che mediamente si è registrato nel periodo 1997-2007 quando ogni anno venivano immatricolate circa 2.345.000 nuove auto.
UN 2011 ANCORA DIFFICILE - Il trend degli ultimi mesi, in linea con una previsione annua di 1.840.000 auto immatricolate, dovrebbe protrarsi fino a marzo dell'anno prossimo, quando, secondo Quagliano, “si potrebbe avere una moderata ripresa che porterebbe le vendite a 1,96 milioni nel 2011”. Questa potrebbe avvenire grazie alle aggressive politiche commerciali dei costruttori che non vogliono ridurre ulteriormente le vendite, l'arrivo nel 2011 di tante importanti novità e, non meno importante, l'effetto sostituzione che si dovrebbe avere per molte delle auto immatricolate nel 2007 grazie allo scadere delle varie formule di leasing. Se gli elementi potenzialmente positivi per una crescita del mercato auto non mancano, secondo Quagliano, in assenza di una campagna che incentivi l'acquisto di nuove auto o una repentina ripresa dell'economia in generale, questa potrà completarsi solo a partire dal 2013, se non il 2014.



