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Mercedes 190, la “nonna” della Classe C

19 gennaio 2014

Ben 40 anni fa nasceva l’idea della Mercedes 190, il primo modello "piccolo" della casa che avrebbe poi generato la genia della Classe C.

Mercedes 190, la “nonna” della Classe C
L’ANNIVERSARIO DI UN PROGETTO - L'ultima generazione della Mercedes C è stata appena lanciata e oggi la Mercedes produce anche auto più piccole; questo non scandalizza nessuno. Ma ci fu un tempo in cui un'auto della categoria della C sembrava un'eresia, un errore fatale per una casa che era conosciuta per le sue auto di lusso. Un'auto così impoverirà il marchio Mercedes che poi non sarà più in grado di chiedere certe cifre per le sue ammiraglie di lusso si diceva da più parti all'inizio degli Anni 80 quando fu annunciata la Mercedes 190 (nelle foto). Niente di più sbagliato: la 190 è stata l'inizio di una nuova “stirpe” di auto che ha portato, generazione dopo generazione, all'attuale Classe C una delle auto più vendute della Stella. La Mercedes 190, che fu lanciata sul mercato nel 1983 ma il “disciplinare” che ne sancì la produzione fu deliberato molti anni prima il 4 febbraio 1974, appunto 40 anni fa tondi tondi tra pochi giorni.
 
 
IDEA NON NUOVA - Mercedes 190 fu il nome del modello presentato ufficialmente nel novembre del 1982, a Siviglia. Al momento della nascita dell’idea e poi per tutto il tempo della sua gestazione (otto anni, non pochi) il nome di riferimento fu W 201. Al momento della presentazione nelle istanze di potere della Mercedes, il suo progetto non era altro che l’ennesima proposta di un modello più piccolo di quelli della tradizione Mercedes. Progetti però tutti abortiti prima di arrivare alla fase di progettazione esecutiva.
 
OTTO ANNI DI SVILUPPO - La Mercedes W 201 invece colse nel segno e dall’inizio del 1974 cominciò un lavoro di ideazione, progettazione e sviluppo che portò a mettere a punto il modello che si conosce, iniziatore della strategia Mercedes di “democratizzazione” della sua offerta, cioè di ampliamento verso il basso della gamma. 
 
 
SCELTE SECONDO LE ESIGENZE - Se l’idea di quel nuovo modello più compatto del solito trovò attuazione non fu solo per una valutazione interna. A spingere verso la scelta fu anche il varo della legge americana del Clean Air Act, che negli Usa imponeva auto più attente ai consumi (entro la soglia degli 8,3 litri/100 km). Realizzare auto più sobrie, quindi anche più compatte, divenne una sfida inevitabile per tutti i costruttori. Mercedes compresa.
 
SCONCERTO E SUCCESSO - Il lavoro fatto evidentemente fu buono, perché dopo lo sconcerto iniziale provocato dalle dimensioni inusuali per la marca e per il design innovativo, opera del designer italiano Bruno Sacco, la vettura incontrò grandi consensi. Per essere un modello “con la Stella” aveva dimensioni più contenute del solito (442 cm di lunghezza) ma non perdeva nulla dei contenuti (comfort, sicurezza, affidabilità) e della personalità delle Mercedes. E quello era appunto la “missione” avuta dai progettisti. Forte degli spazi aperti per le vetture della Mercedes, la 190 rimase in produzione sino al maggio del 1993, quando fu svelata la sua erede che assunse il nome di Classe C che poi negli anni è evoluta e si è rinnovata sino all’ultima edizione, che sta affrontando il mercato.
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Ritratto di lucios
19 gennaio 2014 - 16:54
4
...ma ricordo i complessi di inferiorità di chi l'aveva, perché fu considerata, con sbaglio, la Mercedes dei poveri, almeno inizialmente......però gli interno erano un po' troppo austeri.....la 200-300 dell'84 fu un'altra cosa....
Ritratto di Fr4ncesco
19 gennaio 2014 - 17:30
2
Io questo modello lo associo sempre all'auto dei rom. E' sempre stata diffusissima nelle loro comunità e visto che la mia considerazione non è proprio personalissima, credo che un danno all'immagine all'esclusività Mercedes, al di là del successo commerciale, l'abbia fatta. Poco male visto che ora commercializzano pure vetture su base Kangoo...
Ritratto di Merigo
19 gennaio 2014 - 17:47
1
Dici bene ma se vai in Africa o nella ex Unione Sovietica, ci sono solo Mercedes. Non le ultime belle e luccicanti, ma le 200, 250 D con 300.000 km a salire. E' dovuto alla loro robustezza. In Europa del ricco Nord, il Cliente acquista l'ultimo modello che vende quando esce il modello successivo. La vecchia va nel Sud o Est Europa da cui 200.000 km dopo va a finire in Africa e in Medio Oriente. Ho preso un taxi ad Addis Abeba Mercedes 200 D con 530.000 km e a Leningrado (non era ancora ridiventata San Pietroburgo) una 190 D con 480.000 km: in entrambe la meccanica sembrava andare a dovere ma ti posso lasciare immaginare in che stato fossero i sedili. Vista in questa ottica, a mio modesto parere essere la "macchina degli zingari" è un titolo di merito, aggiungendo che per di più gli zingari a quelle Mercedes ci fanno trainare roulotte mastodontiche. Ciao.
Ritratto di Fr4ncesco
19 gennaio 2014 - 19:06
2
Si infatti. Vabè che l'immagine non è tanto bella, ma di fondo c'è anche il fatto che siano vetture robuste e perfettamente funzionanti anche con tanti km e tanti anni nei posti più disparati, infatti sono sempre presenti in quei Paesi con dei parchi auto piuttosto obsoleti. Una buona pubblicità riguardo l'affidabilità (sempre se la Mercedes abbia mantenuto quegli standard di costruzione).
Ritratto di Merigo
19 gennaio 2014 - 17:38
1
C'è qualcosa che accomuna le auto tedesche: i designer italiani. La Volkswagen come noto deve tutto a Giorgietto Giugiaro che inventò letteralmente la Golf e la tolse dal pantano del dopo Maggiolino in cui non riusciva a partorire nulla di meglio della K70. Addirittura a Capo dei Capi del design della Capo Gruppo VAG si è poi piazzato Walter de Silva. VAG che l'Azienda di Giugiaro, l'Italdesign, se la è addirittura comperata. Oggi per i 40 della 190 ci viene ricordato come Bruno Sacco è stato a Capo del Design di Mercedes-Benz con risultati più che eccellenti. Bravi loro a capire che il design automobilistico italiano era al top e a portare a casa loro i migliori uomini.
Ritratto di fabri99
19 gennaio 2014 - 18:53
4
Concordo pienamente, Sacco ha creato dei veri capolavori, delle auto di successo ed è parte del successo di Mercedes. E lo stesso vale per altri designer: non ci sono solo italiani, basti pensare a Bangle, che mi piace molto, Callum, che sforna auto sempre più belle, Schrycher, che ha portato Kia-Hyundai dove è adesso, Fisker eccetera... Però gli italiani ha spesso e volentieri avuto una marcia in più: i carrozzieri italiani hanno creato alcune tra le auto più belle di sempre, per non parlare di marchi come Lancia, Alfa, Ferrari e Maserati che nel passato creavano capolavori... Per non parlare della cattiveria di Lamborghini, pochi potevano competere. Ed è una tristezza che ora l'auto italiana sia ridotta così...
Ritratto di 911 Carrera
20 gennaio 2014 - 00:41
La Golf non fu inventata, fu creata ispirandosi alla 128, a cui tolsero la coda (poi messa su Jetta), x renderla ben distinguibile. La Fiesta nacque dalla 127. Ai tempi eravamo NOI quelli da copiare e imitare.
Ritratto di gattus
19 gennaio 2014 - 17:40
Una delle più belle Mercedes di tutti i tempi, austera ed elegante, per nulla appariscente ma innegabilmente di classe!
Ritratto di PariTheBest93
19 gennaio 2014 - 18:06
3
Questa volta concordo su tutto :)
Ritratto di pi67
19 gennaio 2014 - 17:47
associati il cervello, la 190 e' stata un auto dalla qualita' eccelsa che ha permesso a molte persone di macinare migliaia di chilometri.Addirittura se vai all'estero se ne vedono ancora molte circolere.(uguale alle lancia thema )
Ritratto di fabri99
19 gennaio 2014 - 18:56
4
Grande auto, l'inizio di un successone, un'auto mitica, disegnata dal grande Bruno Sacco... Un successone Mercedes, la nonna della Classe C...
Ritratto di checco59
19 gennaio 2014 - 19:46
Ho venduto la mia da un mese con più di 300000 Km perfettamente funzionante ...auto veramente mitica per robustezza e affidabilità ............sicuramente ne fara' altri 300000 Km : secondo voi quelle attuali con tutta l'elettronica dentro faranno senza problemi questi Km..?
Ritratto di Fr4ncesco
19 gennaio 2014 - 20:14
2
Le vetture attuali sono programmate per durare 6-9 anni, dopodichè iniziano ad avere sempre più problemi fino a quando dopo 12 anni i costi di riparazione superano quelli del valore. Giusto il tempo per diventare di seconda mano, poi si "autodistruggono" altrimenti poi la domanda di auto calerebbe. Ciò vale per qualsiasi oggetto industriale, vedi l'obsolescenza programmata.
Ritratto di Merigo
20 gennaio 2014 - 14:16
1
Che qualsiasi oggetto costruito oggi sia costruito peggio di come era costruito 30 anni fa è tristemente certo, tristemente per noi consumatori ovviamente. Che sia uno stendi biancheria, un frigorifero o un'automobile. Gli oggetti di una volta non arrivavano e arrivano mai alla fine se non per maldestri incidenti. Ho uno stendi biancheria che ha poco meno di 30 anni, con i tubi plastificati come nuovi, mentre a quelli comprati recentemente la plastica si sfoglia dopo 1 anno lasciando a vista il tubo ossidato. Ho un frigorifero Naonis da 40 anni per di più usato in una seconda casa, quindi stacca/attacca, che va a meraviglia mentre ne ho già cambiati altri che non sono arrivati a 10 anni. E lo stesso è per le automobili, con l'unica attenuante che oggi nelle automobili ci sono molte più cose che si possono rompere. Quelle 190 e 200 che ho citato nell'altro post non avevano né la chiusura centralizzata né il climatizzatore, né il common rail né il turbocompressore, né il catalizzatore né il FAP, per citare alcune delle "migliorie" che nelle auto moderne ci lasciano se non a piedi in avaria. L'immobilizer mi ha lasciato letteralmente a piedi una volta su una Megane e una su una A4, entrambe semi nuove: l'auto non riconosceva più la chiave e per depannarla ci vollero l'assistenza Renault e Audi che con il computer le sbloccarono (non prima di avere verificato che non stessi cercando di rubarle!). Il climatizzatore automatico andò in panne (ovviamente a luglio!) su una Dedra (semi nuova) per colpa della "valvola VAE", che non so ancora oggi cosa sia ma me ne ricordo il nome perché non si rompeva come un bicchiere, ma andava un poco sì un poco no, tanto che in officina non mi capivano e mi tirò scemo! Il turbo mi andò in panne in una Brava, anche questa semi nuova, e quando succede riesci a mala pena a muoverti! Il FAP intasato su una Croma (successe a soli 30.000 km) mi ha consentito giusto di arrivare in officina, e mi hanno detto che è comune a tutte le auto Euro 4 e c'è chi, disperato, se lo sia fatto addirittura smontare su auto di ben maggiore pregio di una Croma. A quella Megane rimaneva il gas incantato a 4.000 giri e nessuno mi credeva fino a che mi successe vicino alla mia officina Renault in cui entrai con il motore imballato e quando mi hanno visto scendere e il motore rimanere a 4000 giri finalmente mi credettero: anni dopo ho letto che quel difetto diventò un croce delle Nissan, guarda caso Gruppo Renault, negli States. In definitiva quindi non credo in un sadico programma delle Case automobilistiche, perché si può costruire male ma non che si possa decidere quanto male, e i costi di richiamo o comunque di riparazione in garanzia costano molto di più che costruire bene, quindi ritengo che sia dovuto a quante cose in più si possano rompere. Certamente però, se si è abituati storicamente a costruire "solido" come sono in Mercedes, forse ci sono meno probabilità di altri che tutto si rompa, anche se le mie esperienze di cui sopra ricoprono un discreto ventaglio di Marchi: Audi, Fiat, Lancia e Renault (in rigoroso ordine alfabetico). Saluti.
Ritratto di 911 Carrera
20 gennaio 2014 - 16:58
2000 cc, senza nulla, 250000 km, SOLO normale manutenzione. Poi la rubarono.... Forse l' antifurto dovevo metterlo...
Ritratto di Beppe74
19 gennaio 2014 - 22:03
Nella sua austerità tipica tedesca, interni un po' terrificanti coadiuvate da robustezza e concretezza hanno inventato un segmento per Mercedes fino ad allora sconosciuto
Ritratto di Beppe74
19 gennaio 2014 - 22:04
Nella sua austerità tipica tedesca, interni un po' terrificanti coadiuvate da robustezza e concretezza hanno inventato un segmento per Mercedes fino ad allora sconosciuto
Ritratto di 911 Carrera
20 gennaio 2014 - 00:45
Eppure prendeva sonore bastonate, insieme alla 200, e alla BMW 316, 318, 320, dalla mitica ed ultima ALFA ROMEO. LA 75. Solo che le 75, oggi, sono praticamente estinte, ben lontane dai 300000 km. di questo gioiello Mercedes.
Ritratto di MatteFonta92
20 gennaio 2014 - 12:56
3
Un'auto mitica, un'assoluta icona della storia del marchio di Stoccarda. Nonostante siano passati ben 40 anni, le sue linee sono ancora oggi stupende ed intramontabili, così come la sua robustezza, diventata proverbiale. Auguri per questo grande anniversario!
Ritratto di MatteFonta92
20 gennaio 2014 - 12:57
3
Un'auto mitica, un'assoluta icona della storia del marchio di Stoccarda. Nonostante siano passati ben 40 anni, le sue linee sono ancora oggi stupende ed intramontabili, così come la sua robustezza, diventata proverbiale. Auguri per questo grande anniversario!
Ritratto di AyrtonTheMagic
20 gennaio 2014 - 14:53
1
ne ho guidate diverse tra cui la mitica 2,3 16v. Ero un ragazzino e quindi sognavo le 205 Gti, la R5 Gt turbo, la Golf Gti, le Uno Turbo e quindi apprezzavo le qualità eccelse della guida Mercedes, ma non era il mio genere. Ho visto una 2.0 E con 1.200.000 km tutti tagliandati nel concessionario dove lavoravo.. unica sostituzione nello storico assistenza era la frizione! Il bello è che da lì avrebbe continuato a viaggiare.. è vero che erano tutti chilometri fatti in autostrada, comunque tanto di cappello perché la macchina nel suo insieme era ancora ottima! Magari le fasce un po meno... Complimenti MB
Ritratto di nero zabriski
20 gennaio 2014 - 15:43
Bella, senza tempo, attuale ieri come oggi. Lo capivi subito che era una Mercedes al 100% perchè era una austera, sobria, berlinona con tre volumi distinti, disponibile in una moltitudine di motorizzazioni e di colori, alcuni dei quali, diciamo "tedeschi" come l'avorio e il verdone e che si faceva pagare tutto, pure la 5^ marcia... Un rimpianto per quel periodo in cui le tedesche erano tedesche senza mezze misure e senza troppi sfarzi gorici e barocchi... Solide, indistruttibili e cattive (la E 2,3 1,6 rielaborata cosworth) per dirne una... E chi ne sognava uno poteva poi sfogarsi comprandosi magari una Fiesta Turbo con 133 cv VERI e la frenata tipo "segno della croce" o una 205 Rallye... Che bel periodo gli anni 80 per l'auto, tanta mondezza e tante perle!
Ritratto di antonioernesto
20 gennaio 2014 - 17:21
e ricordo che nel mandarmi in viaggio premio a Stoccarda presso uno zio molto ben inserito nella società tedesche mio padre si raccomandò di informarmi, presso lo zio, sulla possibilità o meno di acquistare direttamente in fabbrica una 190, magari a prezzi più contenuti di quelli praticati allora in Italia. Mi fu risposto che si poteva pagare in contanti e poi ordinare una 190 del colore desiderato, attendere i tempi necessari e poi andare a ritirarla. Mercedes è sempre stata Mercedes e lo sareebbe ancora di più oggi se non avesse cominciato a scopiazzare le varie BMW, Audi etc. ..roba da trogloditi!