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La Mercedes SLK (ora SLC) compie 20 anni

17 aprile 2016

Venne introdotta nel 1996 la spider Mercedes SLK, che ha reso popolare la soluzione del tettuccio ripiegabile in metallo.

La Mercedes SLK (ora SLC) compie 20 anni
LA CAPOTE IN METALLO - Gli Anni 90 sono stati gli anni delle spider: per prima arrivò con largo anticipo la Mazda MX-5 (1989), seguita dalle Fiat Barchetta (1994), BMW Z3 (1995) e Porsche Boxster (1996). Sono modelli appartenenti allo stesso filone, dalle dimensioni compatte e piacevoli da guidare, tutte con capote rigorosamente in tela ripiegabile manualmente. Questa concezione viene in parte stravolta da una vettura coeva, la Mercedes SLK, che porta all’esordio la novità del tetto in metallo ripiegabile elettricamente: mai prima di allora una tecnologia così ricercata fu riservata ad un’automobile di grande diffusione. Aveva (e ha) il merito di coniugare i pregi di isolamento dal rumore e dagli agenti atmosferici di una coupé, con il piacere del vento tra i capelli di una spider. Una soluzione azzeccata, poi imitata anche dalla rivale BMW sulla Z4. La SLK di prima generazione esordì il 22 aprile 1996 e si appresta pertanto a compiere 20 anni di carriera.
 
Nelle foto sopra la prima generazione del 1996.
 
VARIO ROOF - L'esordio ufficiale della Mercedes SLK avviene durante la 66° edizione del Salone dell’automobile di Torino (1996), ma l’inizio della gestazione risale a qualche anno prima: la casa della Stella voleva infatti regalare una sorella minore alla più costosa e lussuosa SL, non lasciando campo scoperto ad un’avversaria come la BMW. I vertici affidano così allo storico designer Bruno Sacco il progetto di una spider più compatta e sportiveggiante, il cui design venne scelto e brevettato nel settembre 1993. L’anno successivo debuttano due prototipi. Il secondo di questi porta all’esordio il Vario roof, ovvero una capote in metallo ripiegabile alla pressione di un semplice comando. La tecnologia era quasi del tutto sconosciuta e prima di allora non riuscì mai ad affermarsi nei listini, ma sarebbe diventata popolare negli anni immediatamente successivi: a breve distanza furono introdotte le Peugeot 206 cc e Lexus SC430. 
 
La seconda generazione del 2004.
 
MENO DI 4 METRI - Il prototipo ottiene un buon successo e incuriosisce gli appassionati di vetture sportive, che accolgono la prima Mercedes SLK con grande trepidazione. La spider era disponibile all’esordio nelle varianti SLK 200 (136 CV) ed SLK 230 Kompressor (193 CV), ma in seguito furono lanciate le SLK 320 (218 CV) ed SLK 32 AMG (354 CV). La prima generazione ha codice di progetto R170, misura 399 cm in lunghezza e viene acquistata in 311.222 esemplari, che rimangono ad oggi la quota più significativa nell’intera produzione del modello. La seconda generazione (R171) debutta nel gennaio 2004 e mantiene la soluzione del Vario roof, ma il suo stile perde molti spigoli e ricorda le forme già viste sulla supercar SLR. La lunghezza aumenta di 7 cm e vengono introdotti nuovi sistemi di sicurezza, mentre la capote guadagna alcune migliorie: si ripiega in 22 secondi (prima erano 25) ed occupa meno spazio quando riposta nel baule.
 
La terza generazione del 2011.
 
PIÙ TECNOLOGIA - La Mercedes SLK del 2004 (R171) sconta il minor interesse per le spider che caratterizza gli Anni '00 e la concorrenza più agguerrita, non replicando i numeri di vendita ottenuti dalla progenitrice: la seconda generazione e quella oggi in commercio, la terza, hanno venduto insieme circa 360.000 unità. La terza serie (R172) debutta nel 2011 e riprende le forme della coeva SL, da cui eredita una moltitudine di tecnologie per migliorare l’esperienza a bordo: fra queste c’è ad esempio il sistema Magic Sky Control, optional, che permette di scurire e schiarire un cristallo del tettuccio in maniera da tenere l’abitacolo più fresco nelle giornate in cui il sole batte con intensità. La versione AMG monta un V8 da 421 CV. L’aggiornamento della R172 è stato svelato a fine 2015 e introduce una modifica al nome, che passa da SLK ad SLC: in questo modo l’acronimo Sportlich Leicht Kompact (Sportiva Leggera Compatta) viene sacrificato sull’altare della nuova strategia dei nomi Mercedes che la “ingloba” nella famiglia della Classe C.
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Ritratto di Ale94
17 aprile 2016 - 12:45
Stupendo quel tetto in metallo all epoca. Dava l idea di avere una coupè e una cabrio insieme.
Ritratto di lucios
17 aprile 2016 - 13:18
4
fu una grande innovazione
Ritratto di MAXTONE
17 aprile 2016 - 14:03
Pensare di aver vissuto quel periodo ed essere andato in giro con la prima SLK da nuova, un mio amico la ricevette in dono dal padre come regalo della maturità, mi fa sentire troooppo old! I fatidici vent'anni li ho compiuti proprio nel 1996 :D All'epoca mi sembrava un auto q 20V, piatta e rigidissima,mi avesse subito fatto capire quanto turistica fosse nel comportamento la SLK soprattutto tenendo conto del fatto che essendo una piccola spider avrebbe dovuto essere molto più reattiva di una grande berlina Volvo. Pur con qualche delusione sulle doti dinamiche ha però continuato ad affascinarmi.
Ritratto di MAXTONE
17 aprile 2016 - 14:07
Mi ha scritto male il commento: Quello che volevo esprimere era a proposito del raffronto da me fatto con un altra auto da me spesso guidata in quegli anni,la Volvo 850 20V.
Ritratto di luigi sanna
17 aprile 2016 - 17:06
5
Idem come te..1976..;-). Io ho avuto modo di apprezzarla più tardi (2001), ottima macchina da "rimorchio", effetto garantito! Una vera Icona, nettamente meglio la prima versione (come stile) bianca era perfetta. Purtroppo x lei non diverrà auto d'Epoca, con le nuove Leggi dovrà aspettare altri 10 Anni, non so i quante arriveranno indenni.
Ritratto di Claus90
17 aprile 2016 - 16:42
Anche la peugeot 206 aveva il tettuccio in metallo, per me è la soluzione migliore perchè non mortifica la linea dell'auto, cosa orribile con la capotta in tela
Ritratto di Claus90
17 aprile 2016 - 16:44
Tutte e tre le generazioni sono bellissime
Ritratto di Rav
17 aprile 2016 - 17:41
4
E' stata davvero una rivoluzione nel segmento col suo tetto ripiegabile in metallo e una linea che, soprattutto nella seconda edizione, non risente troppo dell'ingombro del tettuccio. A mio parere ad oggi la seconda edizione rimane quella più riuscita e bella con una linea che non risente del tempo, la prima è invecchiata anche se le rimane il fascino della prima coupè/cabrio, mentre l'attuale la trovo un po' migliorata col restyling ma abbastanza disarmonica tra frontale e coda. Comunque bisogna dare atto a Mercedes di avere anche in quel caso inventato un segmento. C'è comunque da dire che per le sue caratteristiche la SLK non è mai stata al 100% una rivale di MX5, Z3 e Barchetta, tetto in metallo a parte è comunque più comoda, meno sportiva e un po' più pesante, a tutti gli effetti una sorellina della SL.
Ritratto di Strige
17 aprile 2016 - 18:55
Adesso qualcuno mi insulterà, ma le prime due serie ho sempre sostenuto che fosse un'auto da donna.....poi è arrivata la terza serie e l'ho trovata molto bella invece. Ovviamente gusti personali....era come la classe A prima generazione, auto da donna....ora invece la classe A è molto ma molto bella.
Ritratto di onlyroma
17 aprile 2016 - 19:06
Sulla classe A sono d'accordo. Era da donna. Sulla Slk invece no. Non ci vedo bene solo donne al volante,diciamo che sia ststa un auto per tutti. Cmq la terza serie è stata per me la più bella.
Ritratto di Strige
17 aprile 2016 - 19:08
infatti spero che nessuno mi insulti per la prima parte. La terza dire che è bella è poco, è spettacolare. Mi piace troppo il frontale.
Ritratto di Giovannona Coscialunga
18 aprile 2016 - 07:03
Io ho la seconda serie e fa ancora la sua porc@ figura quando ci giro ! :)
Ritratto di riccardolfini
18 aprile 2016 - 13:29
Lei é un'auto icona. Se dici SLK tutti sanno di che auto si sta parlando. Forse lei doveva essere l'unica a mantenere il suo nome in questa operazione di riordino dei nomi fatta da Mercedes recentemente. Ora se dici SLC non tutti sanno di cosa si sta parlando. Credo che abbia perso parte della sua identità e della sua storia
Ritratto di 52armando
18 aprile 2016 - 23:45
1
LA MIGLIORE E' LA SECONDA ( R171) NON CE PARAGONE TRA L'ULTIMA E SOPRATUTTO LA PRIMA CHE ERA SI LA NOVITA' MA ANCHE LA PIU' BRUTTA, LA SECONDA CON LA LINEA DELLA SLR ERA STUPENDA , MAGNIFICA. L'HO AVUTA PER 3 ANNI E POI CAMBIATA SOLO PERCHE' AVEVO ALTRE ESIGENZE. INDIMENTICABILE. QUEL MUSO ERA BELLISSIMO. BASTAVA SOLO AGGIORNARLO. SALUTI
Ritratto di Sepp0
20 aprile 2016 - 13:55
Certo che però "reso popolare la soluzione del tettuccio ripiegabile in metallo" non si può leggere, eh. Il modello base nel 1996 costava 60 milioni del vecchio conio, che grossomodo sono almeno 50 mila euro di oggi. E oggi comunque la barbon ediscion costa 37 mila euro. La redazione ha uno strano concetto di "popolarità". :) La 206CC, quella sì che era popolare.