INNOVAZIONI IMPORTANTI - Dopo la cintura di sicurezza, che nel 2009 ha festeggiato i 50 dall'introduzione sulla prima auto (la Volvo PV544 del 1959, leggi qui la news), torniamo a parlare dei sistemi di sicurezza passiva. Quest'anno, infatti, la Mercedes festeggia i 30 dall'introduzione su un suo modello dell'airbag, quello che è stato ribattezzato il “pallone salvavita”. Presentato sulla Classe S serie W126 (nella foto sotto) al Salone di Ginevra del 1981 come un accessorio a pagamento, a partire dal 1992 l'airbag per il guidatore è diventato parte integrante delle dotazioni di sicurezza delle auto Mercedes, seguito nel 1994 da quello per il passeggero anteriore.
La Mercedes offre l'airbag come optional nel 1981 sulla Classe S.
LA PRIMA È AMERICANA - La Mercedes, però, non è stato il primo costruttore a utilizzare l'airbag sulle proprie vetture. Per quanto iniziò già nel 1966 a studiare e sviluppare gli airbag, la prima auto al mondo ad esserne equipaggiata è stata l'americana Oldsmobile Toronado del 1973 (nella foto qui sotto). In ogni caso viene riconosciuto che i “padri” dell'airbag furono il tedesco Walter Linderer e l'americano John W. Hedrik, primi a brevettarlo rispettivamente nel 1951 e 1953.
Nel 1973 il primo airbag viene montato sulla Oldsmobile Toronado.
GIOCO DI SQUADRA - Abbinati alle cinture di sicurezza, gli airbag aiutano a ridurre le lesioni in caso d’urto: si gonfiano in frazioni di secondo (grazie a piccole cariche pirotecniche che innescano delle “micro-esplosioni” controllate) ed evitano l’impatto tra i punti più delicati del nostro corpo, come testa e torace, e le parti rigide dell’abitacolo. Gli airbag non sono esplicitamente imposti dalla cinquantina di norme che le auto devono rispettare. Di fatto, però, sono indispensabili per superare le prove d’urto come quelle dell'EuroNcap e, salvo rare eccezioni (tipo qualche fuoristrada), almeno quelli frontali sono di serie per tutte le auto. Oggi sono sempre più diffusi anche i “cuscini” laterali e a tendina che proteggono torace, bacino e testa negli urti di lato, persino su utilitarie e citycar. E iniziano a comparire quelli per le gambe che, inseriti nella parte bassa della plancia, dovrebbero limitare le conseguenza dell'urto, altrimenti inevitabile, della plancia stessa con le ginocchia.
Un airbag "attivato" va subito sostituito.
NON “SCADONO” - Fino a qualche anno fa, le case raccomandavano di cambiare gli airbag dopo 10-15 anni dalla prima immatricolazione della vettura (in genere è scritto su un adesivo sul montante dietro la porta anteriore o nel cassetto portaoggetti; altrimenti, chiedete in concessionaria). Ora quasi tutti i modelli hanno “cuscini” e, soprattutto, cariche pirotecniche che durano per tutta la vita dell’auto. Dopo un incidente, invece, entrambi vanno sostituiti se si sono attivati (come nella foto qui sopra).
MEGLIO SAPERLO - È bene ricordare che, in caso di urto, chi non allaccia la cintura di sicurezza, può subire danni mortali dagli airbag: durante l’urto, il corpo viene spinto violentemente contro il cuscino che si sta gonfiando rapidamente (in soli 30 millisecondi). Il loro gonfiaggio può avvenire anche in conseguenza di urti a bassa velocità (persino a 20 km/h): dipende dalla rapidità della decelerazione subita dall’auto.