È BATTAGLIA - Comune di Milano contro negozianti. Le due parti sono in lite dopo la decisione di Palazzo Marino di bloccare il traffico il 12 maggio, con la DomenicAspasso. Perché, dicono i commercianti, gli incassi caleranno parecchio senza le auto, “proprio nel giorno della festa della mamma, quando si comprano fiori e pasticcini...”. Insomma, i più colpiti saranno, a loro dire, fioristi, pasticcieri e ristoratori.
DALLE 10 ALLE 18 - Quella di domenica è la terza DomenicAspasso dell’anno: una giornata senza auto e moto dalle 10 alle 18, “per vivere al meglio la città”, dice il Comune. In concomitanza con la Giornata mondiale della bicicletta, vedrà le due ruote come protagoniste, con decine di pedalate, tra cui Cyclopride. Saranno esentate dallo stop le auto elettriche e quelle munite di contrassegno per persone con disabilità, le macchine del car sharing, i mezzi di servizio e assistenza per il bike sharing, oltre a taxi, veicoli di soccorso e di polizia. Diverse deroghe ai mezzi privati, in particolare per chi deve partecipare a cerimonie religiose. Sarà possibile viaggiare per l’intera giornata in città con un unico biglietto singolo all’interno della rete urbana gestita dalla Atm. L’agevolazione sarà estesa alle linee extraurbane Atm: anche in questo caso il biglietto cumulativo (con tariffa coerente con la tratta percorsa) avrà validità giornaliera.
“UNA GIORNATA TRISTE” - Se il comune vede quella del 12 maggio come una domenica da festeggiare, i negozianti parlano di “giornata triste specie per fioristi e pasticcieri: per noi significa perdere il 50% almeno delle entrate, in una giornata importantissima”, dice Anna Lucia Carbognin, presidente dell’associazione milanese dei fioristi. Che aggiunge: “E non vengano a sbandierare la loro politica ecologista. Il verde è il nostro pane quotidiano. Bastava parlare e concordare un'altra giornata”. Imbufaliti anche Alfredo Zini (ristoratori Epam) e l'Unione del commercio: “Lo stop penalizza gli esercenti in un momento della crisi, soprattutto in periferia”. Polemica resa ancora più rovente dall’assessore all’Ambiente della Provincia Cristina Stancari: “Provvedimento inutile e dannoso, non solo per i disagi che crea ai cittadini, ma anche ai commercianti in un momento già difficile per il settore. Non porta alcun beneficio ambientale e crea confusione. I blocchi o le limitazioni del traffico, imposti d'inverno quando c'è una reale emergenza smog, sono condivisi e coordinati con i comuni dell'hinterland che hanno aderito al Protocollo per il miglioramento della qualità dell'aria”.
LA RISPOSTA DEL COMUNE - Pronta la replica dell’assessore al tempo libero, Chiara Bisconti: “Il 63% dei milanesi le apprezza. È un dato incoraggiante e importante, ma ciò non significa che non rispettiamo e non ascoltiamo le voci che legittimamente esprimono dubbi e opinioni diverse. È naturale che ogni qualvolta scegliamo una data si scontenti qualcuno. Il nostro sforzo è però finalizzato all'ascolto per ridurre dubbi e perplessità”.