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Milano, EqSharing: chiude il servizio, “aprono” le polemiche

26 ottobre 2015

Il progetto dei quadricicli elettrici comunali “in condivisione” è stato un fallimento. Ma il suo (ex) gestore, l’azienda Nhp, attacca Palazzo Marino.

Milano, EqSharing: chiude il servizio, “aprono” le polemiche
FINE DELLA STORIA - È ufficiale: EqSharing chiude, lo riporta il Corriere della Sera. Lanciato a Milano con un bando pubblico all’interno del piano Electric City Movers, nell’ottobre del 2013, il progetto dei quadricicli elettrici comunali Free Duck della Ducati Energia “in condivisione” è un capitolo chiuso: il servizio era già stato sospeso a maggio 2015, ma già da luglio 2014 s’era capito che le cose non andavano affatto bene (vedi news qui).
 
COLLASSO ANNUNCIATO - Noleggiabili presso le 28 “isole digitali” di Milano, i 118 mezzi a batteria, spinti da due piccoli motori da 2 kW integrati nelle ruote posteriori, non hanno retto la competizione del car sharing privato a flusso libero. Ma la Nhp, la società a cui era stata affidata la gestione del servizio, non ci sta. E attacca il comune: “Le criticità erano gestionali, tecnologiche e operative”. La Nhp, infatti, sostiene di aver segnalato i problemi già a dicembre 2013, ma che Palazzo Marino “era rimasto inerte”. I guai? Ritardi nella consegna dei veicoli e nella partenza del servizio, nel completamento delle “isole digitali”, nell’adeguamento dei call center. Segnalazioni che, invece, a Palazzo Marino non risultano. Intanto, i Free Duck giacciono abbandonati ai vandali nelle vie della città.


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Ritratto di as.crni
26 ottobre 2015 - 19:35
Non ha funzionato perchè non c'era neanche un euro da RUBARE!!!!
Ritratto di PongoII
26 ottobre 2015 - 20:43
7
Ed "i Free Duck (che) giacciono abbandonati ai vandali nelle vie della città", sono forse stati regalati? La notizia è lo sperpero di denaro pubblico, semmai. Situazione inusitata in Italia...
Ritratto di Ennio s
27 ottobre 2015 - 13:37
Esatto, lo scandalo non è che il servizio non ha funzionato, ma soprattutto che si lasciano ai vandali i veicoli ancora buoni. Se non siete capaci di proteggerli regalateli a chi ha difficoltà a camminare, alle associazioni od al limite anche ai pizzaioli con consegna a domicilio.