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Il ministro Passera: “Attendo segnali dalla Fiat”

22 agosto 2012

Anche il responsabile dello sviluppo economico del governo ha affermato di voler comprendere le reali intenzioni della Fiat per quanto riguarda gli impianti produttivi in Italia. Secondo Passera qualche chiarimento dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.

ANCHE LA FIAT A RIMINI - Il discorso del ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini è stato molto seguito e commentato per i suoi contenuti generali. Ma giù dal palco degli oratori il ministro non ha mancato di affrontare temi particolari, tralasciati nel discorso ufficiale. Tra questi anche la vicenda Fiat.

IL MINISTRO VUOLE SAPERE - Parlando con i giornalisti, il ministro Passera ha detto di seguire con grande attenzione l’operato della Fiat, essendo in attesa di segnali concreti che indichino le reali volontà della casa automobilistica a proposito dei suoi impianti di produzione in Italia. “Vogliamo comprendere le intenzioni della Fiat e contiamo che un chiarimento debba venire nelle prossime settimane” ha affermato il ministro.  

INTENZIONI E FATTI CONCRETI - Come noto la Fiat ha parlato molto di nuovi investimenti in Italia e in particolare l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha recentemente affermato di voler fare tutto il possibile per poter mantenere una base produttiva in Italia. Ma oltre alle parole non sono seguiti fatti concreti, che invece sono tutti andati nella direzione dell’alleggerimento della produzione (chiusure, fine della produzione di alcuni modelli, cassa integrazione). 

DIPENDE DAL MERCATO - L’ultima presa di posizione della Fiat ha rimandato alla fine del terzo trimestre dell’anno per dar corso a iniziative concrete di investimenti, o altro, in base all’andamento del mercato europeo. La casa italiana nel secondo trimestre dell’anno ha accusato perdite per 139 milioni di euro, contro i 207 del primo trimestre, e persistendo tale tendenza stagnante la Fiat preferirà attendere un’inversione di tendenza prima di avviare nuovi investimenti. 

RISCHIO ITALIA - Questa strategia è duramente criticata da chi non la ritiene credibile, in quanto così facendo la Fiat si condannerebbe a essere irrimediabilmente in ritardo al momento dell’avvio della ripresa economica. In sostanza, si crede che tale approccio nasconderebbe la volontà di abbandonare l’Italia come sede di produttiva.



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Ritratto di MatteFonta92
22 agosto 2012 - 16:37
3
Non ci vuole molto per capire che il caro Marchionne vorrebbe chiudere tutti gli stabilimenti in Italia e trasferirli altrove, magri in Brasile o in Cina... del resto, gli ostacoli burocratici e l'enorme pressione fiscale italiana scoraggerebbero qualunque imprenditore a investire qui.
Ritratto di gig
22 agosto 2012 - 19:41
Hai ragione! :)
Ritratto di Boghero
23 agosto 2012 - 08:48
Che sono i sindacati che decidono chi devi assumere... devi riassumere anche chi ruba o non fa un kzz... per qualsiasi cosa bisogna aprire un concilio ecumenico... e trattare con gente che vive utopie strafallite da quarant'anni... dove il governo di t0nnici ha dimostrato di essere l'estensione dell'accozzaglia che c'è in parlamento. Scusate ma definire tecnici quella manica di svenduti... da tecnico proprio non me la sento. O sono incapaci o stanno per svendere tutto... L'Italia è morta.. Servio.. via a gambe levate... altro che albania nei tempi d'oro... Qui comandano i giudici.. devi fare come De BEnedetti .. pagarli bene.. molto bene..
Ritratto di Porsche
22 agosto 2012 - 16:49
Passera, ci sei o ci fai ? Se vuoi ti chiarisco io le idee !!! Stanno galleggiando, con la speranza che riprenda il mercato, per cui si affidano a cose esterne all'azienda a fattori non direttamente controllabili (ripresa economica ???). Esattamente la politica che li porterà allo sfracello perchè alla guida c'è un incapace elogiato per 10 anni ma che adesso rischia, almeno lo spero per l'azienda che guida.
Ritratto di Vincenzo1973
23 agosto 2012 - 12:10
si vede che c'hai capito tutto..
Ritratto di Porsche
23 agosto 2012 - 12:15
Investo, no non investo. Investo non investo, questo è il dilemma ? Persona affidabile od emerito incapace ? Dopo le frasi pronunciate contro Vw, penso sia evidente a tutti. Capisco che ai tifosi da fastidio, ma avere un banchiere ai vertici di una azienda auto deve essere proprio brutto.
Ritratto di Vincenzo1973
23 agosto 2012 - 12:42
lo stemmino che hai messo mi fa pensare lo sia piu te di me. vado con ordine. ha preso Fiat (che era morta) e l'ha fatta risollevare. ha preso Chrysler (che era morta grazie alla proprieta' Mercede) e' l'ha fatta rinascere. sta persino esportando alla grande la 500 negli USA cancellando di botto il FIAT inteso con Fix It Again Tony (provaci ancora Tony), e recuperare credibilita' e' sempre difficilissimo. senza contare i grandi risultati in Sud America e l'ingresso finalmente nel mercato Cinese (in ritardo ma i soldi non si trovano sugli alberi). Il problema e' il mercato europeo, ma il suo interesse e' vendere, quindi le provera' tutte. Quindi da qui a chiamarlo incapace ce ne passa, significa parlare senza conoscere. Usufruisce come tanti della cassa integrazione ma a differenza delle precedenti gestioni targate Agnelli non ha piu preso una lira dall'Italia (cosa che ha generato un mostruoso intreccio di interessi che l'ha resa poco competitiva). ristruttare un'azienda di queste dimensioni e' un'impresa titanica, ma si sa' da dietro una tastiera siamo tutti professori e piu bravi degli altri.
Ritratto di Porsche
23 agosto 2012 - 12:58
che fiat inizio anni 2000 era cotta e pronta ai libri in tribunale siamo certi. Ora però ha stufato Marchionne. Dopo le ultime sparate penso che non ci capisca tanto di auto. Un banchiere. In questi anni ha pensato solo al lato finanziario, valore delle azioni, e idiozie simili. Si idiozie, perchè se il prodotto non c'è alla lunga perdi. L'anno scorso farneticava che fare uscire nuovi modelli adesso sarebbe stato un suicidio, esattamente l'opposto dei suoi concorrenti che stanno cercando di proporre infinite varianti di modelli magari con lo stesso telaio (quì solo i più forti ci sono). In definitiva fa il contrario di quello che fanno gli altri. Dietro la tastiera tutti bravi, ma devi fare i conti con i numeri. Tedeschi, Giapponesi (solo toyota) e Koreani vanno a gonfie vele e sono loro che stanno facendo la battaglia VERA per la leadership mondiale (alla fine nessuno avrà la meglio sulle altre, vista l'enorme concorrenza che c'è possono tranquillamente coesistere anche se per il sottoscritto i tedeschi sono invincibili nel vero senso della parola). GM e gruppo Nissan-Renault non esistono perchè sono degli intrallazzatori di numeri che vengono sorretti artificialmente in piedi dai loro governi, difatto sono dei dopati (che tutti sanno esserlo) che competono con gli altri che dopati non sono, e faticano pure a tenere il passo. Queste non sono case automobilistiche, sono propagande per i voti del popolo.
Ritratto di LucaPozzo
24 agosto 2012 - 09:58
Vincenzo, non ti scaldare così tanto per un "incapace" o termini simili. Non lo sai che su questo sito è pieno di amministratori delegati pronti per fare grandi cose? Appena qualche casa si degnerá di venirli a scoprire qui vedrai che risultati.
Ritratto di mecner
22 agosto 2012 - 16:54
Passera non ha alcun diritto di chiedere spiegazioni a Mr. Fiat circa gli investimenti ed i suoi piani industriali in Italia. La vicenda ultima di Pomigliano delle assunzioni forzate per 'sentenza' dei 145 operai, la dicono lunga sulle future ipotesi di sviluppo industriale nel nostro Paese. Invito tutti i 'ben intenzionati' investitori stranieri a stare MOLTO lontani dall'Italia. Almeno fino a quando ci saranno in vigore queste normative. A distanza di 10 mesi del Governo Monti nessuna nuova assunzione è stata fatta e nessun nuovo imprenditore ha iniziato una nuova impresa. Sono aumentati, invece, la disoccupazione, le tasse, la benzina, lo spread, la delinquenza, l'immigrazione clandestina, i reati (furti, ecc.) e,.....chi più ne ha più ne metta. Ministri..................FATE I SERI
Ritratto di Claus90
22 agosto 2012 - 17:18
La politica della fiat è giusta, per me se portano la sede produttiva all'estero si salvano, in italia non si può fare impresa il governo è contro gli imprenditori, non parliamo poi dell'iva alle stelle, con la scusa della crisi a roma ci mangiano troppo su, e questo lo pagano gli operai e le imprese che falliscono da sud a centro a nord.
Ritratto di mustang54
22 agosto 2012 - 17:52
2
Quelli di fumo come i pellerossa???
Ritratto di francesco alfista
22 agosto 2012 - 18:43
la crisi e fiat investira'...se si le dara' la possibilita'...!!tra tasse e fisco e sindacati.....la vedo difficile....anche se le intenzioni fiat le ha..!!
Ritratto di fogliato giancarlo
22 agosto 2012 - 20:39
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Ritratto di lucios
22 agosto 2012 - 20:48
4
.......tu e Serginho sembrate come due compari che non si trovano più coi conti, quindi ognuno per la propria strada, solo che a pagare sono gli italiani!
Ritratto di Merigo
22 agosto 2012 - 21:45
1
Più volte si è già discusso sul tema del perché sempre e solo la FIAT! D'accordo che è italiana, d'accordo che ha storiche radici in Italia, d'accordo che la T sta per Torino, ma perché dobbiamo sempre chiederci perché sia sempre e solo la FIAT a produrre in Italia? Se se ne andasse non sarebbe un'anomalia, ma farebbe semplicemente come tutti gli altri produttori mondiali di automobili che in Italia non ci hanno mai messo il naso, con la sola eccezione del Gruppo Volkswagen che a Sant'Agata ci ha trovato la Lamborghini e almeno per ora la ha lasciata lì; e PSA che con Sevel Sud produce da decenni in joint venture con FIAT i veicoli commerciali. Tutti gli altri se hanno prodotto in Italia è stato tramite produttori locali ( che guarda caso hanno abbassato la serranda), come Pininfarina che ha prodotto per Mitsubishi, Peugeot, Cadillac e Ford, e Bertone per Opel e BMW (la quasi moto C1), ma nessuno mai è venuto direttamente. Per la verità è dagli anni 70 che la Honda produce motociclette ad Atessa (a 500 m da Sevel Sud), ma le auto le produce in tutta Europa ma non in Italia: e vorrete mica ribattere che non ci hanno mai pensato? Saranno mica geograficamente baricentriche in Europa la penisola iberica e la gran Bretagna, eppure ci producono quasi tutti! Eppure sono Paesi dove i costi non sono da Paesi emergenti che ancora per poco saranno convenienti, come Slovenia, Polonia, Ungheria e Romania (che ormai da mò nella CE tra non molto avranno comunque costi del lavoro pari alla "vecchia" Europa), ma Paesi ricchi e cari dove produrre: e allora perché nessuno in Italia? Il Ministro Corrado Passera si ponga questo di problema. E si chieda anche come mai la Alcoa (n°1 al mondo nell'alluminio) voglia lasciare la Sardegna, e perché la Thyssen dopo la sentenza della strage di Torino in cui l'AD è stato condannato per omicidio volontario, abbia già chiuso lo stabilimento di Torino e voglia lasciare Terni, o perché Ryanair voglia guarda caso lasciare anche lei il Bel Paese, e perché nessuno che non sia un commerciante (vedi IKEA) venga ad investire per produrre in Italia. Se lo chieda Ministro, non lo chieda a Marchionne, perché Lui è vero che è nato in provincia di Chieti (guarda caso dove c'è Atessa) da padre Maresciallo dell'Arma, ma da piccino vive in Canada ed ora è domiciliato in Svizzera, e con tre passaporti è il meno italiano che ci sia per fare perdere soldi all'Azienda di cui è AD, in nome dell'Italia. Quindi nell'era della globalizzazione il Ministro inviti uno "straniero" a restare e gli altri a venire invece di chiedere, perché potrebbero anche rispondergli male. Ai blogger di cui rispetto il pensiero ma magari giovani e poco informati, ricordo che FIAT in Italia è ovvio che sia stata aiutata, ma forse meno di come lo sono le altre Case nei rispettivi Paesi o come lo sono per andare a produrre per esempio in Serbia come ha appena fatto FIAT. Ma il concetto è più profondo: FIAT in Sicilia era considerata al pari dei dipendenti regionali (4 volte più della Lombardia) o dei forestali (10 volte più del Piemonte), cioè un parastato assistenziale, cui FIAT doveva soggiogarsi finché i costi non sono stati più sopportabili, cioè quello che dava il parastato non rendeva comunque competitivo Termini Imerese. Marchionne da italiano "straniero" ha affrancato FIAT da questo e forse è questa la domanda che vuole porgli il Ministro: cosa o quanto vuole per rimanere ora che non c'è non c'è più quel vecchio sistema burocratico ma neanche più quel mercato, nel quale un'auto purché fosse, la vendevi.
Ritratto di Vincenzo1973
23 agosto 2012 - 12:14
ma stai scherzando o cosa? hanno dovuto mettere le pezze ad un paese intero che stava franando per colpa dei solito noti incapaci (destra, sinistra e centro) che nel frattempo scappavano lasciando le rogne ai tecnici. stanno facendo miracoli. leggi qualche giornale ogni tanto e lascia stare novella 3000. Prima di incentivare devi chiedere a chi ne ha. pago l'Imu e altro in piu e non mi fa piacere ma sempre meglio che veder crollare un paese...senza contare che il 90% di quelli che hanno macchinoni sopra i 250cv sono evasori. non si stratta di far la caccia alle streghe ma di guardarsi intorno senza avere il prosciutto sugli occhi
Ritratto di Vincenzo1973
27 agosto 2012 - 11:21
fanno parte delle prerogative del parlamento, che si autogestisce tali spese, in virtu dell'improrogabile principio di indipendenza rispetto agli altri poteri. Monti sta tagliando auto blu a rotta di collo giusto per citarne una. I parlamentari, gli stessi che ci hanno lasciato in questo caos, sono gli stessi che sono andati in ferie un mese, tanto a lavoro (agosto compreso) c'erano sempre i tecnici che si sono concessi solo qualche giorno. La decisione di abbassare gli stipendi spettano a Di Pietro, Bersani, Casini, Fini, La Russa, Alfano ecc ecc giusto per citare i piu noti e non a Monti. Non me la posso prendere con chi e' al governo da meno di un anno e sta facendo di tutto. fatto caso che non si parla piu di dafault Italia? e' cmq ancora grave la siatuazione..sia chiaro lo co. e a chi lo si deve? a Monti ovvio mica a quei vigliacchi che sono scappati lasciando a lui le rogne. Ripeto non mi fa piacere questa situazione, ma non posso prendermela con Monti, la differenza tra lui e gli ultimi 20 anni di politica e' semplicemente imbarazzante...
Ritratto di fogliato giancarlo
27 agosto 2012 - 23:56
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Ritratto di Vincenzo1973
28 agosto 2012 - 10:58
rispetto tutte le idee, anche quelle che non condivido. ma il tuo discorso mi sembra troppo semplicistico. saluti
Ritratto di Vincenzo1973
28 agosto 2012 - 10:58
rispetto tutte le idee, anche quelle che non condivido. ma il tuo discorso mi sembra troppo semplicistico. saluti
Ritratto di fogliato giancarlo
28 agosto 2012 - 20:45
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Ritratto di yeu
23 agosto 2012 - 04:01
Caro Passera, se vuoi sapere cosa vuole fare Fiat, non devi chiederlo a Marchionne per il semplice motivo che neanche lui vuole una situazione del genere e questo mi sembra quantomeno logico. Se riduce la forza lavoro e gli investimenti lo fa perchè il mercato, rispetto al 2007, si è dimezzato e se analizziamo bene la produzione si è ridotta certamente, ma non si è dimezzata, quindi forse la buona volontà potrebbe ancora esserci, quella stessa buona volontà che molte aziende hanno e che proprio la politica sopprime costriggendo le aziende ad andarsene o peggio ancora a chiudere. Tutti i politici dei paesi costruttori viaggiano su auto prodotte dalle mani del prorio popolo, mentre non si vede mai un politico italiano su un'auto prodotta da mani patrie. Vergogna!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
23 agosto 2012 - 19:51
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Ritratto di DaveK1982
23 agosto 2012 - 15:14
7
e il suo unico cruccio è mantenere l'azienda produttiva a livello di utili. Se il nostro ministro, e il nostro governo in generale, vuole che fiat tenga aperti gli stabilimenti in italia basta fare in modo che questo sia economicamente vantaggioso per l'azienda. Tutto qui. E poi perché siamo sempre attaccati al cordone ombelicale della fiat? Perché non convincere altri costruttori a venire qui? In UK ormai non hanno più alcun marchio automobilistico, sono tutti in mano a stranieri, però producono auto per conto di honda, toyota, nissan, gm, mini, land rover ecc...
Ritratto di caronte
26 settembre 2012 - 12:57
marchionne imporrà i suoi voleri che saranno o cassa integrazione o chiusura delle fabbriche. Ma tutto questo è inaccettabile perchè i lavoratori hanno una famiglia sulle spalle.