PROTAGONISTA - Lido Anthony Iacocca, iconica figura di spicco del mondo dell’automobile, padre della Mustang e fautore del salvataggio della Chrysler, è deceduto all’età di 94 anni. Concreto e diretto, Iacocca, nato nel 1924 ad Allentown (Pennsylvania), è stato protagonista delle sfide dell'industria automobilistica americana nella seconda parte del ‘900, prima come presidente della Ford, poi come presidente e amministratore delegato della Chrysler. Ecco le tappe principali della sua ascesa a Detroit.
INIZIA ALLA FORD - Iacocca, detto “Lee”, figlio di immigrati italiani arrivati negli Stati Uniti da San Marco dei Cavoti, un piccolo comune della provincia di Benevento, prima di approdare nel mondo dell’auto, ha conseguito una laurea in ingegneria industriale. I genitori, proprietari di una piccola trattoria chiamata Yocco’s Hotdog, a seguito della grande depressione cambiarono attività imprenditoriale, passando dalla ristorazione alla gestione di una serie di concessionarie di auto di proprietà. L’avvio della carriera di Iacocca è datato 1946, quando passò alle dipendenze della Ford, dapprima dimostrando grandi doti di venditore di auto e, successivamente, grazie al successo della campagna “56 per '56 dollari”, riuscì ad ottenere posizioni di spicco nella dirigenza, fino a diventare presidente.
LA MUSTANG IL SUO CAPOLAVORO - Il capolavoro di Iacocca è indubbiamente la Ford Mustang, uscita nel 1964, un modello che abbraccia la filosofia dell’auto americana. Grazie ad un’acuta capacità di pianificazione del prodotto (a fronte di un ridotto budget) e all’ottimo rapporto qualità-prezzo, la Ford Mustang fu subito un successo. La vettura andava letteralmente a ruba: dal 1964 al 68 ne furono vendute ben 2 milioni. Una volta arrivato all’apice della sua carriera alla Ford, nel 1978 Henry Ford II decide di licenziarlo, a causa differenti punti di vista sullo sviluppo dei futuri prodotti.
GLI ANNI ALLA CHRYSER - Lee Iacocca però non ebbe nemmeno il tempo di riposarsi perché il 2 novembre dello stesso anni venne assunto della Chrysler, azienda che versava in condizioni disastrose, con quasi 160 milioni di dollari di perdite nel terzo trimestre. Il 20 settembre del 1979 Iacocca divenne presidente e amministratore delegato dell’azienda. Gli anni in Chrysler hanno messo in evidenza le straordinarie capacità del manager italo-americano di gestire e salvare un’azienda dalla bancarotta. Iacocca, nel pieno della crisi, ha esercitato pressioni sul presidente Jimmy Carter e sul Congresso al fine di ottenere dal governo federale una garanzia di prestito di 1,5 miliardi di dollari; somma di denaro che restituì con largo anticipo, grazie ad una profonda ristrutturazione dell’azienda e alla creazione di una capillare rete commerciale. Lo stesso Lee Iacocca divenne l’iconico volto di alcuni storici spot. Vincente la sua intuizione che le minivan sarebbero state tra le protagoniste del mercato: nel 1984 lancio la Plymouth Voyager, un'auto di grande successo che costrinse molti rivali a realizzare prodotti simili. L’uscita di scena di Iacocca, all’età di 68 anni, è datata 1992.