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Motiv, l’ovetto a guida autonoma di Gordon Murray

Pubblicato 11 febbraio 2020

Leggero e compatto, il quadriciclo Motiv ha la guida autonoma ed è studiato per le città congestionate.

Motiv, l’ovetto a guida autonoma di Gordon Murray

TAGLIA XS - La Gordon Murray Design è la società di ingegneria fondata nel 2007 dall’ingegnere sudafricano autore di geniali monoposto di Formula 1 e auto stradali, compresa la mitica McLaren F1. Il nuovo progetto della GMD, portato avanti insieme alle società Delta Motorsport e ItMoves, è un quadriciclo elettrico chiamato Motiv pensato per le città, dove può far valere la lunghezza di 254 cm e la larghezza di 131, dimensioni che dovrebbero permettergli di sgusciare nel traffico. A tale scopo concorrono anche le ruote poste alle estremità della carrozzeria, per aumentare la maneggevolezza.

UN PICCOLO UFFICIO - Le portiere del Motiv si aprono verso l’alto e l’abitacolo è pensato con consentire un facile accesso anche a passeggeri disabili o all’operatore che deve caricare delle merci. Infatti ne esiste una versione da lavoro, con pianale modificato, che dispone di una capacità di carico di 1.100 litri. Oltre al sedile, l’interno è dotato di una mensola per il pc, di una nicchia in cui alloggiare una valigia e di uno schermo di 24”: non ci sono il volante ed i comandi, perché il Motiv è un veicolo a guida autonoma.

DAL 2022 - Il Motiv ha un telaio in alluminio al quale vengono fissati gli organi meccanici e la carrozzeria, quest’ultima in materiali plastici. Ciò permette di contenere i costi ed il peso, perché il Motiv ha una massa inferiore a 450 kg (batterie escluse) ed è omologabile come quadriciclo, pur rispettando gli standard di sicurezza delle automobili. Sotto il pavimento sono alloggiate le batterie di 17,3 kWh, che si rigenerano dal 20% all’80% in 40 minuti attraverso una rete elettrica ad alta potenza. Le pile alimentano un motore da 32 CV e 48 Nm di coppia, che dà trazione alle ruote posteriori: il Motiv ha bisogno di circa 8 secondi per raggiungere la velocità massima di 65 km/h. L’autonomia ufficiale è di 100 km.



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Ritratto di Road Runner Superbird
11 febbraio 2020 - 13:58
In un contesto di mobilità urbana, in alternativa agli autobus, se non si vuole dipendere da orari e fermate stabilite o avere maggiore privacy rispetto ad un mezzo affollato con gente di ogni estrazione, avrebbe un suo perchè. Penso ad un forestiero arrivato in città in aereo o treno, che non ha bisogno degli ingombri di un'auto a noleggio o non vuole sborsarsi per i taxi.
Ritratto di Al Volant
11 febbraio 2020 - 15:20
Sinceramente difficile dire a che serva adesso, dal momento che la guida autonoma fa schifo.. Nel futuro magari.. Ma nel futuro le città potrebbero anche essere deserte..Senza lavori manuali, ogni tipo di lavoro si potrà fare tranquillamente in remoto, da casa, anche in team in stanze virtuali..
Ritratto di Al Volant
11 febbraio 2020 - 15:39
che poi..senza volante.. Ma quando si guastano... Perchè tutto si guasta.. Che si fa ? Si scende dall'auto ( ammesso che si apra) e si dice alla gente dietro "Vengo in pace" ? Non la puoi nemmeno spingere e girare le ruote per accostarla sul bordo strada..
Ritratto di Yari1981
12 febbraio 2020 - 09:41
1
Ottima domanda ma qualsiasi azienda produca auto dice che le proprie sono esenti da malfunzionamenti... ovvio che la realtà è differente; ad oggi la Sua domanda è profonda e sensata, ma in un' epoca moderna superficiale e in un futuro da automi, La sua diventa soltanto una variabile del sistema
Ritratto di Dr.Torque
11 febbraio 2020 - 15:38
Vorrei vederne il crash test.
Ritratto di erresseste
11 febbraio 2020 - 15:47
La frittata, voleva dire... :)
Ritratto di Francesco Pinzi
12 febbraio 2020 - 12:31
è della capsule corporation?
Ritratto di Giulio Menzo
12 febbraio 2020 - 20:35
2
Come alternativa all'auto è ottima,ma la guida autonoma proprio non mi va giù