DISCORSO SPINOSO - Parlare di assicurazioni auto e di Napoli non c’è modo di avere un approccio positivo. Per chi è lontano dalla città partenopea si tratta di un tema intriso di delinquenza e comportamenti truffaldini; per i napoletani onesti è invece una questione che li fa sentire discriminati, trattati come responsabili di colpe che non hanno. La questione è nota: dato che le statistiche relative agli incidenti e ai costi di riparazione sono fortemente anomali rispetto a quelli del resto del Paese, le polizze a Napoli e dintorni costano più care e impediscono magari una riduzione dei costi generalizzata.
20% DI SCONTO - Forse però la realtà è arrivata a una svolta. L’amministrazione comunale napoletana ha raggiunto un’intesa con una compagnia di assicurazione (la ConTe, del gruppo inglese Admiral) secondo cui gli assicurati che rispondono a un determinato profilo, hanno ridotta la tariffa assicurativa del 20%. Nel sito del Comune relativo all’iniziativa non si fa cenno alla tipologia di polizza; nel sito internet della ConTe l’operazione napoletana non è evidenziata.
4 “PALETTI - Quattro sono gli elementi che secondo la ConTe e il Comune fanno individuare l’automobilista corretto: 1) aver pagato la Tarsu (il balzello per la nettezza urbana) nel 2010, quando Napoli visse il periodo dell’emergenza spazzatura; 2) installare sulla vettura la “scatola nera” che consente un controllo dell’uso della vettura; 3) accettare, in caso di incidente che la compagnia deve risarcire, di far riparare la vettura presso una delle carrozzerie convenzionate; 4) rinunciare a far ricorso a un proprio avvocato sino a quando non scadano i termini entro cui la compagnia è chiamata a pagare.
PERCHÉ LA SPAZZATURA - Se i punti 2 e 3 sono facilmente riconducibili alla volontà della compagnia di rimuovere alcuni degli elementi più utilizzati nelle pratiche truffaldine, il primo e il quarto punto richiedono un minimo di spiegazione. Per quanto concerne il primo, il ragionamento del Comune e della compagnia assicurativa è stato questo: coloro che sono in regola con il pagamento della Tarsu di quel periodo difficile (due terzi dei contribuenti napoletani) ha testimoniato un corretto senso civico, e inoltre a un controllo incrociato con i dati relativi ai sinistri stradali è risultato che quei due terzi di napoletani hanno denunciato meno ricorso alle assicurazioni per incidenti stradali.
AVVOCATO ACCRESCE I COSTI - Per quel che riguarda il punto 4 si tratta invece di arginare un fenomeno tutto napoletano: nella città partenopea il ricorso al proprio legale in caso di sinistro stradale è otto volte superiore a quanto succede nel resto d’Italia. Probabilmente il comportamento è una sorta di autodifesa di fronte all’atteggiamento molto cauto delle compagnie nel riconoscere il diritto al risarcimento, ma tant’è questa prassi finisce con il far lievitare i costi.
DA LUGLIO - Le polizze cominceranno a essere sottoscritte dal primo luglio, ma già nelle settimane passate era stata organizzata una procedura di “prenotazione” via internet ritenuta indispensabile per vedere il responso della cittadinanza all’iniziativa. E la risposta c’è stata, visto che le prenotazioni sono state alcune migliaia.
NON ESLUSIVA - L’operazione è nata per iniziativa del Comune di Napoli che si è rivolto al mondo delle assicurazioni prospettando l’ipotesi e la prima compagnia a rispondere positivamente è stata la ConTe, ma la convenzione stipulata tra amministrazione comunale e ConTe non è esclusiva e l’auspicio del Comune è che in breve tempo anche compagnie aderiscano all’iniziativa. A essere interessati sono gli automobilisti di Napoli ma anche in questo caso si spera e si conta che anche altri comuni sottoscrivano convenzioni analoghe a quella siglata dal Comune di Napoli e la ConTe.