GUIDA IL CERVELLO - Effettuare una manovra d’emergenza tempestivamente può ridurre le conseguenze di uno scontro o evitarlo del tutto, se è vero che a 50 km/h una vettura percorre quasi 14 metri ogni secondo: basterà quindi frenare con 0,5 secondi di anticipo per fermarsi 7 metri prima. Non a caso la Nissan sta lavorando ad una tecnologia per migliorare i tempi di reazione dei guidatori e mostrerà i risultati dei primi studi al CES di Las Vegas (9-12 gennaio), una delle principali rassegne al mondo dedicate alle nuove tecnologie. Il costruttore giapponese farà vedere in questa occasione il sistema Brain-To-Vehicle, un caschetto da indossare mentre si è al volante che elabora i messaggi provenienti dal cervello e fa compiere all’auto determinate operazioni prima che il guidatore le metta in pratica.
REAZIONI IMMEDIATE - Il sistema Nissan Brain-To-Vehicle (abbreviato in B2V) è in grado di prevedere e rilevare alcune volontà della persona al volante, a patto che questa abbia in testa un caschetto dotato di sensori e nell’auto ci siano altri apparecchi che elaborano le informazioni raccolte: decodificando l’attività cerebrale sarà possibile ad esempio ridurre i tempi di reazione quando il guidatore vuole girare il volante o schiacciare un pedale, stando alla Nissan, secondo cui il Brain-To-Vehicle potrà inoltre rivelare il grado di comfort del guidatore e modificare di conseguenza alcune regolazioni nell’abitacolo. Il costruttore stima che una tecnologia di questo genere possa anticipare di 0,2/0,5 secondi i movimenti del pilota, a tutto vantaggio della sicurezza. La Nissan fornirà maggior informazioni sul sistema in occasione del CES 2018.