GIÀ ORDINABILE, MA SOLO SU INTERNET - La piccola Suzuki Swift è presente al Salone di Ginevra in veste completamente rinnovata, puntando su un aspetto più “maturo”, su un maggiore spazio (il bagagliaio cresce da 211 a 265 litri) pur rimanendo decisamente compatta (è lunga 384 centimetri e larga 174) e su una tecnologia molto raffinata per la categoria, con particolare accento su sicurezza, prestazioni e consumi. La nuova Suzuki Swift arriverà ad aprile e i prezzi saranno comunicati a fine marzo (ipotizziamo una base di partenza attorno a i 14.000 euro). Tuttavia, dal sito suzuki.it si può già ordinare la versione speciale Web Edition. Realizzata in sole 10 unità, superaccessoriata, con il motore più potente (il 1.0 turbo con tecnologia ibrida SHVS da 111 CV) e il tetto a contrasto nero opaco, è venduta a 16.900 euro; nel prezzo è incluso anche un corso di guida sicura in autodromo.
SOLO CON CINQUE PORTE - Pur mantenendo alcuni elementi del modello che va a sostituire (il parabrezza piuttosto verticale con montanti neri e il tetto piatto), la Suzuki Swift ha una linea meno sbarazzina: la mascherina esagonale è più estesa e sporgente, i fari (anche a led) più piccoli, mentre le luci posteriori sono più grandi e spigolose. Diversamente del modello precedente, la Swift ci sarà solo a cinque porte; per renderle meno evidenti, le (comode) maniglie delle porte posteriori sono subito dietro i finestrini, mascherate da un sinuoso profilo nero che si unisce al lunotto.
SPAZIO E TECNOLOGIA - L'abitacolo della Suzuki Swift è decisamente ampio in rapporto alle dimensioni esterne: in quattro si sta comodi, e viaggiare in cinque non è certo una tortura. La plancia, ravvivata da un inserto orizzontale colorato (ripreso nelle porte), ha un bel cruscotto sportivo, intonato con il volante a tre razze appiattito nella parte inferiore. Al centro della consolle c'è il display a 7 pollici a sfioramento dell'impianto multimediale; piuttosto reattivo e dotato anche dei protocolli Apple CarPlay e Android Auto per gestire lo smartphone dall'impianto dell'auto, è però posto un po' troppo in basso (consultarlo può distrarre). Pratici e riusciti i comandi del “clima” automatico monozona e ben rivestiti i sedili (molto avvolgenti), ma in generale le plastiche sono rigide e non molto gradevoli al tatto.
DIETA FERREA - Il pianale della Suzuki Swift è interamente nuovo, e, insieme ad altri affinamenti tecnici, ha permesso di risparmiare addirittura 120 chilogrammi nel peso dell'auto, che ora parte da soli 840 kg. Quanto ai motori, come prima niente diesel, ma un 1.2 a quattro cilindri con 90 cavalli (Dualjet) e il tre cilindri Boosterjet 1.0 turbo da 111 (con una coppia motrice di 170 Nm), entrambi abbinabili a un piccolo motore elettrico da 3 cavalli, che trasforma la Swift in un'ibrida. La 1.0 SHVS, in particolare, dovrebbe abbinare prestazioni assai brillanti (la casa dichiara 195 km/h di punta) con consumi molto ridotti: 23,3 km/litro in media, in base ai dati ufficiali. Saranno disponibili anche le versioni a trazione integrale e quelle con il cambio automatico (adesso a sei marce invece che a quattro).
SIZUREZZA OK - Davvero notevole la dotazione di sicurezza: la Suzki Swift ha (di serie o a richiesta) il cruise control adattativo con frenata automatica di emergenza, gli abbaglianti automatici, i fari a led, l'avviso in caso di abbandono involontario di corsia e iol ssitema che invita a fermarsi dopo un certo tempo di guida, per evitare colpi di sonno.