Piccoli aggiornamenti nel look e un nuovo 1.2 ibrido “leggero” per la Suzuki Swift, che perde sette cavalli ma promette consumi di benzina più bassi. Sempre gradevole la guida e ottima la dotazione; così così le finiture.
Teatro Ariston. Sì, è proprio il suo il mondano red carpet che stiamo calcando prima di assistere al Festival della Canzone. Ma come siamo arrivati qui?
Compatta, ibrida e scattante, la Suzuki Swift 1.0 è ottima in città e gradevole nella guida brillante. Bassi i consumi e ottima la dotazione, ma le plastiche sono “povere”.
Con 140 cavalli, la più potente delle Suzuki Swift è vivace e facile da guidare, pur mantenendo un comfort che la rende adatta anche a un utilizzo quotidiano. Scomodo l’accesso al baule.
Con 140 cavalli, la più potente delle Suzuki Swift è vivace e facile da guidare, pur mantenendo un comfort che la rende adatta anche a un utilizzo quotidiano. Scomodo l’accesso al baule.
Piccola, leggera e veloce, la Suzuki Swift 1.0 Boosterjet RS (pronta al debutto nei campionati italiani Rally) con il pepato tre cilindri è estremamente efficace tra i cordoli.
La nuova Suzuki Swift è una piccola ma spaziosa cinque porte, che si guida molto bene; ottimo il “mille” a tre cilindri. Piuttosto povere le plastiche nell'abitacolo.
È piccola, ma la grinta non le manca: un po’ più corta, larga e bassa della precedente, la sesta generazione della Suzuki Swift ha le maniglie posteriori mimetizzate nella cornice dei finestrini, il che le dona un look quasi da coupé.