VENDITA KO - Strano destino, quello del vecchio
Nürburgring: la Nordschleife, l'anello nord, ha scritto pagine, cruente e affascinanti, di storia dell'automobilismo. Le case automobilistiche sono ormai presenze fisse sul circuito per collaudare le qualità dei propri mezzi, eppure da tempo il destino del complesso è tutto tranne che tranquillo. A causa di una (col senno di poi) scellerata gestione delle strutture commerciali, il Ring si è avviato al fallimento: nel 2013 il Tribunale fallimentare ha messo in vendita il complesso, acquistato infine dal Capricorn Group per 100 milioni di euro lo scorso marzo.
ADESSO SI PARLA RUSSO - Tutto finito? Niente affatto: problemi di carattere finanziario (pare che il boss di Capricorn, Robertino Wild, abbia avuto più di un problema di liquidità) hanno portato a una nuova vendita da parte del curatore fallimentare. Secondo i tedeschi, dalla Bild a buona parte delle testate nazionali, il Nürburgring sarebbe stato venduto di nuovo. Con il malcelato interrogativo se questa sarà la volta buona, l'acquirente (il condizionale è d'obbligo, perché manca l'ufficialità) sarebbe il magnate farmaceutico Viktor Kharitonin, e alla società NR Holding AG.
INFERNO VERDE - Il nuovo proprietario russo, Viktor Kharitonin, grande amico di Roman Abramovich, avrebbe un patrimonio personale stimato da Forbes in 800 milioni di euro: avrebbe già provveduto a buona parte del pagamento (rilevando le quote di maggioranza che sarebbero dovute toccare a Robertino Wild), versando la rata scaduta lo scorso mese e non coperta da Capricorn, sia quella del prossimo dicembre (5 milioni di euro). Cifre e atteggiamenti che fanno rumore, ben più di quello dei motori che numerosi transitano sulla Nordschleife a vario titolo: c'è solo da sperare, visti i precedenti, che l'Inferno continui a essere Verde (così definì il circuito Jackie Stewart nel pieno della sua leggendaria carriera agonistica), ma non verde bolletta.