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Nürburgring in vendita: a rischio la Nordschleife

18 maggio 2013

Il Tribunale fallimentare ha deciso la vendita del complesso per 160 milioni, più 400 milioni di debiti.

Nürburgring in vendita: a rischio la Nordschleife

GRANDE EVENTO - Migliaia di appassionati sono già arrivati e decine di migliaia stanno concentrandosi da tutta la Germania sulle colline dell’Eifel, quelle percorse dai 21 chilometri della pista Nordschleife (l'anello nord) del Nürburgring, probabilmente il luogo più affascinante al mondo per chi ama lo sport automobilistico. Questo week end si svolge la 41ª edizione della 24 Ore per vetture turismo e gran turismo, un evento che è diventato un vero e proprio classico seguito da decine di migliaia di spettatori sparsi tutto lungo il percorso della Nordschleife, appunto, cioè la pista lunga in mezzo al bosco, su cui la Formula 1 corse sino al 1976.

MOTOR SHOW DI SCHUMACHER - Alla gara sono annunciate diverse partecipazioni ufficiali di case costruttrici, che da parecchi anni vedono l’evento tedesco come una formidabile occasione di promozione. E quest’anno, a entusiasmare gli animi ci sarà anche la presenza di Michael Schumacher che girerà sulla pista della Nordschleife - appunto quella usata per la 24 Ore - con una Mercedes di Formula 1. Girerà in dimostrazione, una dimostrazione resa piccante perché prima di Schumacher partiranno altre Mercedes, tutte AMG, con al volante piloti del calibro di Nico Rosberg, Bernd Schneider (DTM), Karl Wendlinger (F1 e DTM) e Bernd Mayländer, che guida la safety-car nei gran premi di Formula 1.
 
 
OMBRE LUNGHE - Probabilmente però la festa del Nürburgring sarà venata da un po’ di malinconia, perché tanta passione e tanto spettacolo nulla possono con la realtà che vede l’autodromo del Nürburgring (sia quello del Gran Premio che la mitica Nordschleife) in liquidazione, assieme all’enorme complesso di hotel, casinò e centro commerciale creato pochi anni fa attorno alle piste.
 
SVENDITA FALLIMENTARE - Il tutto infatti è in vendita (proprio ora inizia la fase delle offerte) a quanto pare per circa 160 milioni di euro, a fronte di cui se qualcuno comprerà, questi si dovrà far fronte a circa 300 dipendenti e soprattutto a una massa di debiti nell’ordine di 400 milioni di euro. Un “pacchetto” che significa nella necessità di pagare non meno di 50,4 milioni di euro all’anno solo per impegni finanziari. L’aspetto quasi incredibile e un po’ ridicolo è che la massa di debiti è nata ed è cresciuta a causa di tutto ciò che non è pista; un insieme di attività che non sono mai decollate, creando una voragine di debiti. Ciò mentre le piste hanno mantenuto il loro equilibrio economico. 
 
 
SITUAZIONE INGARBUGLIATA - Purtroppo però la realtà è unica, e così come stanno le cose non è possibile separare le piste dalle altre iniziative, forse anche perché chi deve realizzare (in pratica il tribunale fallimentare) sa bene che l’appeal principale di tutto ciò che è in vendita, risiede proprio nelle piste: il circuito da gran premio perché la Formula 1 è sempre un evento redditizio, e la Nordschleife perché ha una possibilità di sfruttamento economico nelle frequenti e lunghe sedute di test delle grandi case costruttrici. 
 
DUBBI SULLA SOPRAVVIVENZA - Con questa attività e con quella che vede gli appassionati pagare per girare sulla vecchia pista, magari non si fanno utili, ma neanche debiti enormi. Il problema è sapere che cosa succederà quando l’impianto sarà venduto (se e quando lo sarà). Il timore degli appassionati è che venga smantellata la Nordschleife, magari per qualche intervento immobiliare. Oppure che per razionalizzare i costi e cercare di arrivare all’eliminazione dei debiti, si chiuda l’attività sulla Nordschleife, in seguito a una riduzione del personale della società di gestione. 
 
 
UN PEZZO DI STORIA - Insomma, la paura è di vedere sparire un pezzo di storia; un pezzo di storia che non è fine a sé stesso, ma continua a vivere di vita propria grazie alla 24 Ore, ai test delle case automobilistiche - di cui diverse hanno strutture permanenti nella zona del Nürburgring - e alle giornate in cui la pista è accessibile a chi paga.


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Ritratto di Jinzo
19 maggio 2013 - 19:07
anime dei nostri defunti hanno emigrato all'estero... europa finita...esaliamo l'ultimo respiro
Ritratto di fabri99
19 maggio 2013 - 20:51
4
Per prima cosa, mi dispiace davvero molto che il Nurburgring sia in queste condizioni, ma credo che abbiano sbagliato i calcoli. Si dice che il troppo storpi e infatti hanno esagerato. Per prima cosa, avrei cercato di attirare anche dei privati ad aprire attorno al 'Ring tutta quella florida attività di Hotel, ristoranti e centri commerciali, e non mettere tutto sulle spalle del 'Ring. Cioè, avrei fatto il modo di invitare degli imprenditori ad aprire centri commerciali lì, e magari ne avrei aperto uno anche io(inteso come proprietario del 'Ring), non certo mille... Così ci avrebbero guadagnato tutti, oppure, se fosse andata male la cosa, il 'Ring non avrebbe perso molti soldi e il resto dei debiti sarebbero di privati che hanno investito lì, non sulle spalle del Nurburgring. Poi, tutto andava fatto con moderazione! A me questa idea dei centri commerciali attorno è sembrata quasi ovvia, io stesso avrei investito nella creazione di una cosa del genere. Ma con assoluta moderazione, partendo da pochissime strutture per valutarne il successo e i successivi guadagni e, se ne fosse valsa la pena, avrei valutato l'apertura di altre strutture, ma dopo! Beh, il danno è ormai fatto, perciò si deve rimediare. La migliore idea a mio parere è alzare di un po' le tariffe e di organizzare degli eventi per raccogliere dei soldi, una sorta di "salviamo il Nurburgring" ogni tanto, e probabilmente avrei pure chiesto un contributo dalle case... Non credo che non sarebbe funzionato, chi va al Nurburgring non ha problemi a spendere 5€ in più(non c'è concorrenza, magari ci viene una volta in meno però) e non credo che le case automobilistiche avrebbero lasciato fallire il 'Ring, anzi.... Oh, dimenticavo: come fanno tutti, mi sarei inventato la solita balla di preservare il bosco del Nurburgring inserendo una tassa sui g emessi di Co2, sia per i privati che per le case... Speriamo che si risollevino, non è facile, ma nemmeno impossibile! Un saluto!
Ritratto di Gordo88
20 maggio 2013 - 00:41
1
L' importatne è salvare il circuito che ormai è divenuto un' icona per i test delle auto sportive quindi chiuderlo per degli investimenti sbagliati nelle attività attorno all pista non ha senso!! Trovare un compratore non credo sia difficile visto il giro di auto/moto che tutti i giorni pagano per fare test o un semplice giro nel ring però se non si trovasse allora dovrebbero muoversile case costruttrici o la stessa Fia per salvare questa "meraviglia" del modo dell' auto
Ritratto di romeo64
20 maggio 2013 - 10:08
Secondo me non sono una felice idea attorno al circuito ce n'è già pieno in giro.... Semmai vanno bene gli hotel, ma bisogna spingere molto sulle presentazioni, di auto, ecc..... MA il problema è il CLIMA... Per i test invernali ad esempio di F1 Motogp ecc. ecc. quel circuito (cosi grande) non può lavorare tutto l'anno per sostenere tutte quelle attività, e allora sarebbe stato forse meglio concentrarsi in quello che era e puntare sulle prove, qualche motoraduno ecc. Credo sia molto dura, partire da -460 milioni..... a meno che non si frazionino le attività e si vendano dei pezzi...
Ritratto di MatteFonta92
20 maggio 2013 - 11:13
3
Se non sbaglio si era parlato anche di Bernie Ecclestone come possibile acquirente per il circuito, con l'intenzione di organizzare poi il GP di Germania di F1 a proprie spese... non so se questa sua intenzione ci sia ancora, ma a lui sicuramente i soldi non mancano, quindi, per salvare questa leggendaria pista, ben venga, speriamo che il caro Bernie si faccia davvero avanti.
Ritratto di osmica
20 maggio 2013 - 12:10
Bene. Avete salvato il Ring e avete fatto chiudere 100 negozi cittadini. Avete solo spostato il problema.
Ritratto di koalino58
20 maggio 2013 - 14:59
1
salve, concordo con tutti,ma anche con l'ultima osservazione.se non salvano il ring,le strutture adiacenti vanno a picco come si dice x effetto domino.ma chi se ne frega se l'italia e' come il pulcino cresciuto (pollo), e la mamma chioccia la germania- che ci ha sempre dato lezione, in tutti i settori . ma ci siamo evoluti e continuiamo a fare i mammoni.Usciamo da questa ridicola situazione, ne abbiamo le capacita', non facciamoci infinocchiare da un leader merk hitler con la gonna
Ritratto di monodrone
20 maggio 2013 - 19:18
non per polemica ma non ho capito il tuo post; che vuoi dire? che nesso ha con la notizia?
Ritratto di osmica
20 maggio 2013 - 20:39
Me lo domandavo anch'io. Probabilmente il solito non-commento contro la crucca merkel per questo o quell'altro motivo... Commento da vero duro e maturo!
Ritratto di nero zabriski
20 maggio 2013 - 16:28
In Germania sono abituati ad ammazzare i circuiti. Lo hanno già fatto con Hockenhaim lasciando praticamente il motodrome e lo faranno col Nring... Bernie Ecclestone non salverà il circuito a sue spese, ha già altri problemi legali da sbrogliare e non puo' mica pagare per tutti... la politica della F1 di oggi è quella di un solo Gran Premio a nazione per promuovere nuove realtà... Se non fosse così ci sarebbe ancora Valencia, probabilmente San Marino, forse chissà Roma... La Formula 1 non ha memoria del suo passato e, cancella se stessa, quanti autodromi non sono piu' toccati dalla Formula 1 e sono caduti in disgrazia? In quaqnti di questi ci siamo stati per vcedere la F1 nei suoi anni piu' belli e gloriosi? Zeltweg in Austria... Il Paul Ricard è vivo solo perchè lo ha comprato Ecclestone... Digione fa solo piccole gare svizzere... Magny Cours è una cattedrale nel deserto... In belgio Zolder è abbandonato mentre SPA è salva solo per miracolo.. L'Istambul Park è abbandonato... Imola ha fallito 2 volte... Tristezza infinita...
Ritratto di CV
20 maggio 2013 - 16:44
Sarebbe sicuramente una perdita per l'automobilismo, ma un'eventuale chiusura per fallimento forse potrebbe aiutare i tedeschi a capire che se si va avanti così le loro belle macchine un giorno le venderanno solo in Cina.
Ritratto di monodrone
20 maggio 2013 - 19:22
ma prima o poi doveva accadere. solo una timida fiamma tiene accesa la luce su monza e poco ci è mancato che non la spegnessero. se monza non è 'sana' figurarsi il vecchio nurburgring!
Ritratto di NURS
21 maggio 2013 - 16:12
 
Ritratto di Lo Stregone
24 maggio 2013 - 09:50
i costruttori tedeschi potrebbero acquistare il tutto con un consorzio; del resto è soprattutto patrimonio loro. Ma poi leggendo che i debiti sono piuttosto alti, e dopo l'acquisto ci sarebbe anche il problema della manutenzione, nel tempo futuro i costi potranno essere eccessivi per chiunque. Meglio se altri si facciano avanti, sempre che non si voglia acquistare per stravolgere tutto. Ma in tempi di crisi (più o meno marcata) potrebbe anche darsi che nessuno voglia buttarsi in un acquisto del genere. Chissà cosa accadrebbe se nessuno volesse acquistare?