IBRIDE “A TUTTO GAS” - Basta dare un’occhiata allo stand della Mercedes al Salone di Francoforte per capire la centralità che avranno le auto elettriche o elettrificate per il gruppo Daimler. Nell’area espositiva si possono ammirare modelli 100% a corrente, come le rinnovate Smart (guarda qui il video della fortwo), e ibridi, inclusi quelli plug-in che arriveranno nelle concessionarie nelle prossime settimane. E persino alcune versioni AMG sfruttano dei motori elettrici per coniugare prestazioni e rispetto per l’ambiente. Se ciò non bastasse, a ribadire quanto l’elettrificazione sia importante, ecco le parole di Ola Källenius (nella foto qui sopra), il numero uno del gruppo Daimler, subentranto a Dieter Zetsche quando quest’ultimo è andato in pensione: “entro il 2030, il 50% delle vetture vendute dall'azienda sarà costituito da modelli con sistemi ibridi plug-in o a propulsione completamente elettrica''.
CON UN OCCHIO AD ORIENTE - Abbiamo parlato con il manager svedese proprio al Salone, in un ristretto incontro con la stampa internazionale. Secondo Källenius serviranno almeno 10-15 anni per trasformare l’offerta, ma importanti passi si stanno già facendo. Del resto qui a Francoforte sono ben quattro le ibride plug-in appena presentate e pronte al debutto (guarda qui il video). La sfida passerà in primo luogo dalla riduzione dei costi per le batterie. E per questo, sempre secondo le parole del numero uno della Daimler, sono fondamentali le alleanze, a partire da quella con i cinesi della Geely (il gruppo già proprietario della Volvo e primo azionista del gruppo Daimler): saranno loro a produrre, per esempio, la prossima generazione di Smart, quella che debutterà nel 2022.
SENZA RINNEGARE I FRANCESI - A proposito di alleanze, Källenius conferma che proseguirà quella con la Renault, in accordi da valutare progetto su progetto. Positivi infatti i risultati delle collaborazioni sui motori e su pick-up (la Mercedes Classe X, leggi qui il primo contatto) e veicoli commerciali. A tal proposito, come ci ha confermato anche Marcus Breitschwerdt, capo della divisione van della Mercedes, l’accordo appena firmato per la nuova generazione della multispazio Citan vedrà una maggiore attività dei tecnici tedeschi, per dare al nuovo modello un’anima “più da Mercedes” (quello finora prodotto è in pratica una Kangoo con leggere modifiche). Anche di questo caso arriverà una versione elettrica, come è appena accaduto per la Classe V e il veicolo commerciale Sprinter.
LE DIESEL NON MORIRANNO PRESTO - Tornando a parlare di vetture elettriche, uno dei temi sarà l’attirare i clienti verso questa tecnologia. Una mano la danno senz’altro le normative sempre più restrittive nei confronti delle auto con motore a combustione interna. Dal canto loro i costruttori dovranno offrire una gamma ampia e attraente di modelli, senza comunque “uccidere” dall’oggi al domani le vetture tradizionali. Per alcuni anni varrà il principio della techno-neutrality, ovvero il portare avanti diverse tecnologie. I motori a gasolio avranno ancora il loro spazio per alcune applicazioni, quelli a benzina per altre. Ma non c’è dubbio che il futuro sia l’elettrico, come testimonia la EQS (guarda qui il video), prototipo di grande berlina di lusso che ha debuttato alla rassegna tedesca.
SERVIZI SU MISURA - Al tema del lusso è legato anche un diverso approccio al cliente. Per il quale non potranno scomparire le concessionarie tradizionali, anche se andranno molto riviste: saranno diversi i canali per entrare in contatto con il mondo Mercedes, in primis quelli online. Ma per i beni di lusso, il contatto fisico resta cruciale. E sarà fondamentale anche la gestione dei dati, come quelli raccolti dal portale Mercedes Me, che permette di conoscere sempre meglio i clienti, i loro gusti e le loro esigenze per realizzare servizi sempre più curati. Ovviamente nel rispetto della privacy e della sicurezza di tali informazioni.