PROGETTO - Ennesima puntata della telenovela “
omicidio stradale” (leggi la news precedente
qui). Il Partito democratico ha appena presentato un disegno di legge per introdurre questo reato nel codice penale, che si affianca ad altri ddl già scritti in passato da altri esponenti politici, a partire dal 2011. Questo prevede il carcere dai 6 ai 16 anni (che possono salire a 21 nel caso di morte di più persone), oltre alla pena accessoria del ritiro a vita della patente, perché il guidatore ha provocato il sinistro quasi di proposito. Oggi infatti, nel caso di sinistro mortale causato da un guidatore in pesante stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, è previsto il reato di omicidio colposo, cioè per così dire “involontario”: la reclusione va da 3 a 10 anni, e la patente viene ritirata temporaneamente.
PENA PROPORZIONATA - Il nuovo testo prevede che l’omicidio stradale scatti anche in caso di pirateria: quando cioè il guidatore, dopo aver causato il sinistro, scappa. In assenza di decesso della vittima, il disegno di legge include il reato di lesioni personali stradali, con pene da 2 a 18 mesi. Claudio Moscardelli, primo firmatario del disegno di legge, è stato chiaro: “Pure dopo la modifica del 2008, che ha introdotto aggravanti al reato di omicidio colposo (con pene da 3 a 12 anni), viene quasi sempre applicato il minimo di pena”. Per via delle attenuanti, la pena scende spesso sotto i tre anni, “una sanzione sproporzionata rispetto alla gravità del fatto”.