RITORNO AL SERENO - Era dal secondo trimestre del 2011 che la Opel - la casa europea del gruppo GM - non chiudeva un bilancio trimestrale in attivo. Nel secondo trimestre del 2016 la serie nera (o “rossa”, se si preferisce) si è conclusa: la Opel ha registrato 137 milioni di dollari di utili (124 milioni di euro), contro i 45 milioni di dollari di perdite avute nello stesso periodo del 2015. Le auto Opel vendute da aprile a giugno sono state 323.457, con un incremento del 4,9% rispetto al secondo trimestre 2015. Il quadro resta positivo anche nel bilancio del primo semestre, con 632.550 auto Opel vendute e una crescita del 6,7%. Le vendite della GM Europa nel secondo trimestre 2016 sono state 328.198 (+2,9%) e nel semestre sono arrivate a 639.373, pari al 4,7% in più. Il miglioramento è poi ancora superiore se si limita l’esame ai paesi dell’Unione europea, dove con 533.242 unità immatricolate nel semestre, l’Opel riporta un incremento dell’8,1%.
MODELLI AZZECCATI - Alla base del risultato della Opel (che comprende anche la Vauxhall) c’è il successo dei suoi nuovi modelli Adam, Corsa e Astra ma anche i frutti della politica di riorganizzazione e contenimento dei costi portata avanti negli ultimi anni sotto la guida di Karl-Thomas Neumann (a sinistra nella foto "celebrativa" diffusa su Twitter, dove è con Michael lohscheller, responsabile finanziario), che attraverso un messaggio ha voluto ringraziare tutti i dipendenti per l’impegno che ha portato al risultato “di cui è orgoglioso”. La Opel negli anni scorsi ha preso iniziative rilevanti, come la chiusura dello stabilimento di Bochum, mentre da parte del gruppo GM c’era stata la decisione di uscire dal mercato russo, diventato origine di perdite per la GM Europa, e di fermare le vendite delle Chevrolet sui mercati europei, appunto per concentrarsi sulla Opel.
IL GRUPPO - Tutto ciò in un quadro complessivo del gruppo che vede il totale delle vendite GM nel mondo arrivare a 2.394.432 unità nel secondo trimestre dell’anno, con una perdita dell’1,5% nei confronti dell’anno scorso. Dell’1,2% è invece il calo delle vendite rispetto al 2015 registrato nell’intero semestre di quest’anno. Fortemente positiva è la situazione del gruppo GM sotto il profilo dei progressi sul piano economico: il gruppo ha infatti realizzato un utile di 2,87 miliardi di dollari, destinati a essere suddiviso tra gli azionisti. Si tratta di una progressione del 157% nei confronti dell’anno scorso quando la cifra fu di 1,12 miliardo di dollari. Il fatturato della GM nel secondo trimestre 2016 è stato di 42,4 miliardi di dollari, contro i 38,2 del 2015. Dopo un lungo periodo è così significativo che la Opel dia il suo contributo (i citati 137 milioni di dollari) all’utile della GM. E va notato che il progresso compiuto dalla casa europea (dalla perdita di 45 milioni del 2015 all’utile di 124 milioni di quest’anno) mostra finalmente una tendenza ancora migliore rispetto a quello dell’insieme del gruppo.
LE PROSPETTIVE CON LA BREXIT - Nonostante il quadro positivo, per la Opel non mancano i motivi di inquietudine. A originarli è la prospettiva dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Prima del referendum britannico, l’Opel aveva previsto il raggiungimento del pareggio di bilancio per quest’anno (magari con qualche utile), ma la vittoria della Brexit ha fatto ora sorgere dubbi sul raggiungimento dell’obiettivo. La sterlina ha perso rispetto all’euro e l’economia inglese è caratterizzata da incertezza (e la Gran Bretagna è il principale mercato per la Opel/Vauxhall). Secondo il responsabile della Finanza del gruppo, Chuck Stevens, la nuova situazione potrebbe significare per la Opel un impatto nell’ordine di 400 milioni di dollari nel secondo semestre dell’anno.