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Parigi dichiara guerra alle auto inquinanti

10 febbraio 2015

Presentato un piano per ridurre le emissioni nocive da parte dei mezzi di trasporto. Primi obiettivi i veicoli più vecchi.

Parigi dichiara guerra alle auto inquinanti
PROGETTO AMBIZIOSO - Discussioni e polemiche stanno montando in Francia a proposito del piano antinquinamento lanciato due settimane fa dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo. Manco a dirlo al centro delle proposte c’è l’automobile e i mezzi di trasporto a motore. Il programma infatti prevede diverse misure per un costo complessivo per l’amministrazione parigina di 5 milioni di euro. Il piano ha trovato consensi negli ambienti “verdi” ma non manca chi contesta: si imputa all’amministrazione comunale di non tenere conto del miglioramento dei mezzi più moderni, che invece vengono demonizzati come quelli più vecchi. Il sindaco Hidalgo infatti dichiara di voler arrivare al divieto di circolazione per tutti i veicoli diesel
 
CLASSIFICAZIONE DEI VEICOLI - Alcuni dei provvedimenti previsti si basano sulla classificazione dei veicoli in base alle loro caratteristiche in tema di emissioni. Ci sarà un sistema a stelle, in cui i veicoli più inquinanti avranno un contrassegno con una stella, mentre quelli più rispettosi dell’ambiente di stelle ne avranno cinque. Per la classificazione di Classe 1 valgono diverse date di prima immatricolazione a seconda del tipo di veicolo di cui si tratta. Per le auto e i furgoni leggeri una sola stella verrà data ai veicoli anteriori al 1997. Per i mezzi pesanti la data capestro sarà il 1° ottobre 2001.  
 
I PRIMI DIVIETI - Dal primo luglio prossimo, sulle strade di Parigi all’interno dell’anello della tangenziale, la nota “peripherique”, dalle 8,00 alle 20,00, sarà vietata la circolazione in Parigi agli autobus, autocarri della prima classe, quelli con una stella soltanto. Per la precisione questa norma è ancora soggetta all’approvazione degli organismi statali. Dal primo luglio del 2016 scatterà il divieto totale di circolazione per tutti gli autoveicoli della prima categoria (1 stella), comprese le auto. Per queste ultime e i veicoli commerciali leggeri sarà possibile circolare nei week end, mentre per i camion il divieto sarà permanente e totale. 
 
PER IL 2020 DRASTICO BLOCCO - Tra il 2017 e il 2020 toccherà agli autoveicoli delle classi 2, 3 e 4 (queste categorie comprendono i veicoli immatricolati sino al 2010). Progressivamente verrà vietata la circolazione anche a questi mezzi. In generale, ma senza aver indicato un piano preciso in proposito, l’amministrane comunale parigina ha anche manifestato l’intenzione di vietare totalmente per il 2020 la circolazione a tutti i veicoli a motore diesel. Non mancano progetti relativi alla organizzazione della viabilità, con zone del centro cittadino della capitale in cui si valuterà la trasformazione in zone semi-pedonali, mentre in altre zone ci sarà una circolazione riservata ai veicoli “puliti”. Il Comune di Parigi ha manifestato l’intenzione di sperimentare queste iniziative a partire dall’anno prossimo.
 
INCENTIVI - Il piano-Hidalgo, come viene chiamato, include anche misure di incentivazione al ricorso alla mobilità eco compatibile, come il network di veicoli elettrici della società Autolib: per tutti i giovani di meno di 25 anni, al momento del conseguimento della patente ci sarà uno sconto del 50% sull’abbonamento a Autolib o ai mezzi di trasporto pubblico (il Passe Navigo) oltre a un credito di 50 euro prepagato per corse con i veicoli della società. Per i parigini che rinunceranno al loro veicoli colpito dalle misure restrittive del piano, il Comune offrirà abbonamenti a Autolib, a Passe Navigo e a Velib, il network di noleggio di biciclette operante a Parigi. Se poi vorranno comprarsi una bici avranno un contributo a fondo perduto di 400 euro.
 
CONTRIBUTI PER LE COLONNINE - Il piano prevede anche l’incentivazione alla creazione di punti di ricarica per batterie di veicoli elettrici. Il contributo previsto è del 50% del costo dell’installazione, sino a un massimo di 500 euro. Le piccole imprese potranno anche beneficiare di un incentivo per l’acquisto di un veicolo elettrico o a gas in sostituzione di uno con motore termico. L’importo sarà equivalente al 15% del costo del veicolo tasse e optional esclusi, fino a un massimo di 9.000 euro. L’offerta varrà per le microimprese e i professionisti della città di Parigi e dei comuni della cintura parigina. Il contributo si aggiungerà a quanto messo a disposizione dallo Stato: il ministro dell’ambiente ha promesso 10.000 euro di incentivo per l’acquisto di un veicolo elettrico.


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Ritratto di lucios
11 febbraio 2015 - 07:32
4
....non si inventino danni tipo FAP!
Ritratto di Montreal70
11 febbraio 2015 - 19:59
I francesi che vogliono fare gli ecologisti fanno più danni dei petrolieri che vogliono difendere i loro interessi.
Ritratto di AlphAtomix
11 febbraio 2015 - 09:52
assieme al potenziamento del trasporto pubblico non la vedo una brutta idea. Ma qui in Italia per proposte simili sarebbero già partite le guerre dei sindacati.
Ritratto di osmica
11 febbraio 2015 - 15:00
Ogni partito griderebbe contro l'altro e viceversa. L'unico che ne gioverebbe sarebbe Crozza.
Ritratto di Fausto Carello
11 febbraio 2015 - 11:14
ai distributori del centro gliela portano con la bicicletta? E quando c'e` da rifare un palazzo usano gli Ape Piaggio per portare il cemento e I mattoni? Io sono molto favorevole ai discorsi anti inquinamento, ma prima di vietare l'uso dei motori diesel bisognerebbe approfondire bene il problema.
Ritratto di AlphAtomix
11 febbraio 2015 - 15:06
io proverei a cercare sul dizionario le parole "permessi speciali".
Ritratto di Fausto Carello
11 febbraio 2015 - 15:21
mi sono riletto l'articolo e di "permessi speciali" non ne trovo traccia. E anche se Lei avesse ragione, Le consiglierei di controllore sul vocabolario (non dizionario) il significato di "sense of humour". Con rispetto La saluto. Fausto Carello
Ritratto di AlphAtomix
11 febbraio 2015 - 15:31
Tanto che mi da del Lei, come se volesse rimarcare la sua superiorità. Da persona colta saprà bene che, cito wikipedia, " il dizionario è anche chiamato vocabolario." Ed il suo sense of humor è simpatico come un tea party inglese delle 17.00. Ed i permessi li faranno, le auto della polizia che fanno? Le buttano? E tutti i mezzi di soccorso? Quante seghe mentali.
Ritratto di Asburgico
11 febbraio 2015 - 18:41
and you believe in wikipedia
Ritratto di Fausto Carello
11 febbraio 2015 - 19:56
don't now the difference from vocabulary and dictionary.
Ritratto di AlphAtomix
11 febbraio 2015 - 20:30
And you don't know english. Seriamente il tuo inglese é veramente pessimo e con diversi errori in una frase del genere. Non uscire dal tuo (piccolo) seminato. Rischi certe figure.
Ritratto di acterun
11 febbraio 2015 - 12:00
Devono aiutare i produttori nazionali a vendere, soprattutto quelle zavorre di auto elettriche, per farli rientrare degli investimenti fatti.
Ritratto di Asburgico
11 febbraio 2015 - 18:42
e poi c'è il discorso che producono troppa energia elettrica. Chiudere una centrale nucleare no eh?
Ritratto di Challenger RT
13 febbraio 2015 - 00:16
Finalmente qualcuno nella vecchissima Europa si accorge di quanti danni alla salute hanno fatto due decenni di scriteriata diffusione dei mortali motori diesel. La Francia, o almeno la parte più intelligente di essa, prova a cambiare rotta dopo aver supportato le proprie industrie automobilistiche alla propagazione di massa degli inquinantissimi motori a gasolio. La maggior parte degli Stati europei, in primis l'Italia, sono infatti almeno moralmente responsabili se non dolosamente colpevoli dell'aver incentivato i vari marchi automobilistici a preferire lo sviluppo e la vendita delle auto diesel, favorite da una tassazione del gasolio molto più bassa rispetto a quella della meno inquinante benzina. Solo degli Stati degeneri, ai quali nulla importa della salute dei propri cittadini, potevano compiere quello che ritengo essere un vero e proprio attentato alla vita, complici anche una massa di automobilisti, o meglio di utenti, che ammaliati da chissà quali "risparmi" si sono lasciati convincere ad acquistare (spesso senza averne alcuna supposta necessità) auto a gasolio non pensando alle conseguenze sulla loro salute e su quella degli altri.