UNA PER TUTTI - L’American Express, società leader nel settore delle carte di credito,
lancia anche nel nostro paese la “tessera unica”, un supporto magnetico su cui tutti i componenti della famiglia possono caricare i punti premio offerti da operatori commerciali diversi: dal supermercato al distributore, dal gestore telefonico alla compagnia aerea. Punti che, in qualsiasi momento, si possono “convertire”: in uno sconto presso una delle società che partecipano all’iniziativa (per esempio, facendo un pieno di carburante gratis), o scegliendo un regalo di un classico catalogo premi.
UN’IDEA NATA IN GERMANIA… - Payback, così si chiama il sistema, è stato ideato in Germania nel 2000 e in 10 anni ha raggiunto 20 milioni di clienti e 16 miliardi di euro di giro d’affari. Nel 2010 l’American Express, società che opera nei servizi finanziari e di viaggio, l’ha acquisito (per quasi 500 milioni di euro) e ha esportato il modello in Polonia, India e Messico, portandolo a superare i 50 milioni di clienti.
…SBARCA NEL NOSTRO PAESE - Gli italiani amano le raccolte a punti: in media, hanno in tasca cinque carte fedeltà. È per questo motivo che la società statunitense ha rivolto l’attenzione verso il nostro paese, coinvolgendo un gruppo di aziende con tipologie di prodotto complementari: Alitalia, Carrefour (grande distribuzione e Carrefour Banca), Esso, Mediaset Premium, Tre. Gruppi che, insieme, totalizzano 30 miliardi di euro di fatturato, 37.000 dipendenti, 450 miliardi di capitalizzazione in borsa, 4.500 punti vendita e 22 milioni di clienti. E poi ci sono gli “associati”, cioè altre aziende che offrono punti e sconti: tra queste, il sito di aste online e-bay, , e Zalando, specializzato nelle vendite di capi di moda via internet.
MOLTIPLICA IL VALORE - I promotori dell’iniziativa stimano che, seguendo i programmi di sconto e raccogliendo i relativi punti, un cliente che spenda 150 euro al mese in benzina e altrettanti in prodotti alimentari, arrivato a 900 euro potrebbe conseguire un risparmio di circa 100 euro. Un fattore di “moltiplicazione di valore” interessante, e che secondo gli organizzatori dovrebbe convincere, nel giro di tre anni, una famiglia italiana su due a dotarsi di Payback, considerando anche che (come sottolineano i promotori) è una semplice tessera magnetica e non obbliga il cliente a sottoscrivere un contratto con una carta di credito. Obiettivo non impossibile, visto che le società promotrici hanno una clientela molto sensibile al fascino dei “punti”: prima del lancio della nuova carta, avevano già emesso 12 milioni di tessere e, al netto delle duplicazioni, contano di disporre già di un bacino effettivo di quasi otto milioni di clienti.