Con i primi residenti che hanno iniziato a trasferirsi e le aziende partner che iniziano le attività di co-creazione, è ufficialmente iniziata la vita di Woven City, la città creata dalla Toyota dove il colosso giapponese vuole sperimentare la propria idea di mobilità per il futuro. Presentata per la prima volta al CES del 2020 e sviluppata in modo congiunto con Woven by Toyota, nei giorni scorsi c’è stata l’inaugurazione della città costruita nella prefettura di Shizuoka, in Giappone. Alla vita di Woven City partecipano due profili.

I primi sono conosciuti come inventori: sono una ventina tra imprese, start-up, imprenditori, istituti di ricerca e altri innovatori che sviluppano e testano prodotti e servizi a Woven City sulla base del Kakezan, un concetto giapponese di “moltiplicazione”, per il quale nuove innovazioni e valori sociali emergono dalla convergenza di idee e capacità diverse. Tra questi inventori c’è il cantautore Naoto Inti Raymi, che ha prodotto l’inno della città e il logo audio del progetto. La città ideale della Toyota ha anche aperto un bando, disponibile fino al 14 ottobre, che invita realtà da tutto il mondo a proporre idee per la co-creazione.

Il secondo profilo è formato dai residenti e i visitatori, conosciuti come Weavers. Sono loro che sperimentano i prodotti e i servizi in prima persona e forniscono i relativi feedback, svolgendo un ruolo fondamentale nel plasmare le innovazioni. Da settembre 2025, diversi dipendenti del gruppo Toyota si sono trasferiti con le loro famiglie a Woven City: nella prima fase si dovrebbe arrivare a circa 300 abitanti.

In Woven City ci sono tre tipologie di strade a livello del suolo: uno esclusivamente per i pedoni, uno condiviso da pedoni e mobilità personale e uno dedicato ai veicoli. C’è poi una rete stradale sottorranea, che consente di svolgere test non influenzati dalle condizioni meteorologiche o di temperatura. In tutta la città i segnali del traffico sono coordinati centralmente, basando la sicurezza della circolazione su un triplice approccio che include mobilità, persone e infrastrutture. A differenza delle normali città, tutti i pali presenti a Woven City sono multifunzionali. Ciò significa che i pali servono sia come lampioni che come semafori, oltre a poter ospitare anche sensori e telecamere utili per attività di test e co-creazione.


















