TUTTO DIETRO - La Peugeot per la prossima edizione della Dakar non manca certo di coraggio, per quanto riguarda le scelte tecniche: sarà praticamente la sola trazione posteriore contro un nugolo di 4x4 - una impostazione che da almeno tre decenni va per la maggiore per i rally e i raid. Meglio andare per ordine: il motore, collocato in posizione posteriore-centrale, è un 3.0 V6 a gasolio: sovralimentato con un turbo per bancata, eroga 340 CV di potenza e ben 800 Nn di coppia massima.
SEMPRE PIU' IN ALTO - L'assetto della Peugeot 2008 DKR è quasi da dune buggy, con sospensioni per le quali è possibile allungare la corsa fino a 460 mm: un valore-monstre che ben dovrebbe contrastare le buche più profonde. Le sospensioni a quadrilateri utilizzano due ammortizzatori regolabili e due molle per ogni ruota; i freni con dischi ventilati da 355 mm di diametro trovano alloggio in cerchi di 17” (con canale di 8,5”) che calzano pneumatici Michelin 37/12,5x17. Il telaio è in tubi d'acciaio; la carrozzeria in fibra di carbonio. Il peso è top secret, ma si può ipotizzare che possa essere inferiore di un centinaio di chili rispetto alle 4x4 più leggere.
SCELTA MIRATA - Quella della Peugeot non è una scelta peregrina: secondo Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport, il motivo è legato ai vantaggi concessi dal regolamento, senza dimenticare la scelta di marketing di restare fedeli alla trazione 2WD, come sulla 2008 di serie (anche se in quel caso è anteriore). Oltre al peso inferiore, infatti, la soluzione permette di montare ruote più grandi e ridurre lo sbalzo anteriore: per Famin, la 2008 è in grado di “arrampicarsi sui muri”. Le dimensioni sono decisamente compatte: la Peugeot 2008 DKR misura 410 cm in lunghezza, 203 in larghezza e 191 in altezza. Il passo è di 280 cm, per garantire direzionalità sul dritto. Il serbatoio è da ben 400 litri, indispensabile per le tappe più lunghe.
RIENTRO DOPO 25 ANNI - La Peugeot 2008 DKR è chiamata a raccogliere l'eredità di due Peugeot che hanno fatto storia: la 205 Turbo 16 e la 405 Turbo 16. La prima era la classica belva da Gruppo B da rally che, dopo la messa al bando della categoria dopo il sacrificio di Toivonen e Cresto al Tour de Corse dell'86, era stata riciclata nel Rally raid – a fine anni Ottanta, molto popolari grazie alla Parigi-Dakar: in Africa vinse nell'87 e nell'88, prima di lasciare il passo all'erede 405 Turbo 16. Quest'ultima trionfò nel 1989 e nel 1990 con Vatanen, prima di godersi la meritata pensione; nel frattempo, i programmi Peugeot erano cambiati, e solo nel 2013 si sarebbe visto qualcosa di simile con la 208 T16 Pikes Peak. Ora la 2008 è chiamata alla missione-Dakar, affidata a Sainz e al transfuga (dalle moto) Despres. Va da sé che del Lago Rosa rimane solo il ricordo, visto che la gara si svolgerà tra Argentina, Bolivia e Cile, ma - d'altronde - i miti restano tali (magari annacquandosi un po', ma quello è un altro discorso) anche se cambiano, a torto o a ragione, continente.