GTI ALLA FRANCESE - Con la Fiat Uno e la Renault 5 Turbo, la francese Peugeot 205 GTI è stata ambasciatrice di un’epoca irripetibile: quella delle “piccole bombe” degli anni 80 e 90, potenti utilitarie dal piglio sportivo, veloci e capaci di dispensare forti emozioni. Per questo oggi popola i sogni dei “ragazzi” di sessant’anni con la sindrome di Peter Pan, ma pure quelli di moltissimi giovani che subiscono il fascino di questo genere di vetture.
GUIDARLA È UN PIACERE - L’”effetto nostalgia” ha fatto impennare le quotazioni della Peugeot 205 GTI, ma non sono soldi buttati: l’acquisto va visto anche come un investimento. Per risparmiare un po’, comunque, non scartate le 1.6 con 105 o 115 CV: meno care del 20% rispetto alle più potenti 1.9, quanto a grinta e agilità non sono affatto lontane. In ogni caso, controllate scrupolosamente lo stato dell’auto: molte sono state “spremute” a fondo (anche in gara), ed essendo impegnative da guidare al limite il rischio di trovarne una incidentata è alto. E poi, non ci sono solo le GTI: divertono pure le altre versioni “pepate” e le cabriolet, tra le pochissime piccole col tetto in tela.
LE RALLYE, XS E GT - Davvero vicina al mondo delle competizioni è la Peugeot 205 Rallye, mossa da un 1.3 a carburatori. I cavalli sono 103, ma sembrano molti di più perché l’auto è leggerissima. Scomoda e spartana (mancano persino il tergilunotto e le bocchette di aerazione centrali), regala adrenalina a ogni accelerata; meritata la livrea con i colori del reparto sportivo della casa (che faceva correre la Turbo 16 campione del mondo di rally 1985-86). Ne hanno fatte 30.111, ma gli esemplari sopravvissuti alle corse e a decenni di vita “spericolata” sono molti, ma molti di meno. E li fanno pagare come le GTI. Volete risparmiare? La XS e la GT a 5 porte prodotte dal 1987 in poi hanno un 1.4 da 83 CV già molto vispo (e, con un solo carburatore, più semplice da gestire). Per una davvero in ordine, bastano meno di 8.000 euro.
“CATTIVA” EN PLEIN AIR - Oltre che col tetto in lamiera, dal 1986 la piccola francese c’era anche cabriolet (CT): un po’ meno pratica, ma pur sempre con quattro posti veri e una grande eleganza. Le sportive CTI (dapprima col 1.6 da 115 CV, poi col 1.9 da 105 CV) hanno un po’ meno grinta rispetto alle GTI, ma possono regalare il piacere della guida a capote abbassata e, tra le curve, danno persino l’idea di essere più “piantate a terra”, grazie ai sottoporta rinforzati e al roll-bar ad arco che irrigidiscono la scocca. Svelte pure le 1.4, mentre nelle 1.1 (54 CV) i quasi 100 kg in più rispetto alla berlina si sentono. Le CTI costano meno delle GTI, ma occhio allo stato della capote in materiale plastico (oggi se ne trovano anche in tela) e a quello delle tre barrette metalliche posteriori integrate, che la tengono ben tesa e fissata alla carrozzeria. Il telo costa sui 600 euro, ma cambiando pure guarnizioni e imbottitura e facendolo montare da un professionista si arriva anche a 3.000 euro.
MA CHE CHIC LE SERIE SPECIALI - Il rally non è il solo sport ad aver influenzato la carriera di questa francesina. Al tennis s’ispirano le serie limitate Lacoste (una 1.1 tutta bianca e con eleganti ma delicati sedili in velluto nero a righe verdi e rosse) e 1.4 Roland Garros (più diffusa nella versione Cabrio, che ha la capote bianca). ABS, “clima”, servosterzo, morbidi sedili in pelle e raffinata moquette rendono la comoda e lussuosa Gentry un vero bijou per intenditori. Il 1.9 è quello della GTI, ma con 105 CV: comunque energico. Un esemplare ben tenuto vale circa 14.000 euro e, volendo, c’è pure col cambio automatico.
LE VERIFICHE DA FARE
LA SCHEDA TECNICA (1.6 GTI)
Carburante/cilindrata cm3 | benzina/1580 |
N. cilindri e disposizione | 4 in linea |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
Potenza kW (CV)/giri | 86 (115)/6250 |
Coppia Nm/giri | 133/4000 |
Cambio | manuale a 5 marce + “retro” |
Trazione | anteriore |
Freni ant./post. | dischi autoventilanti/tamburi |
Passo cm | 242 |
Peso in ordine di marcia kg | 904 |
Pneumatici di serie | 185/60 R 14 |
Veklocità max km/h | 190 |
0-100 km/h s | 9,8 |
Consumo medio km/l | n.d. |
Si ringrazia per la collaborazione Daniele Bellucci del Club Storico Peugeot Citroën DS Italia (clubstorico.it).