SI MUOVONO I MINISTERI - Ma per favorire la transizione verso l’auto elettrica è necessario aumentare il numero delle colonnine di ricarica, che comunque in Italia stanno crescendo in modo progressivo. Tuttavia questa misura non è del tutto sufficiente. A tal proposito l’attuale governo ha previsto delle azioni programmatiche che vedono in prima linea il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli (che è intervenuto oggi alla camera dei deputati sulla questione del sostegno alla domanda delle auto a basse emissioni), e di quello delle Infrastrutture e Trasporti.
PIATTAFORMA UNICA - I due ministeri stanno infatti aggiornando il piano nazionale delle infrastrutture di ricarica, predisponendo un decreto che prevede la realizzazione di una piattaforma unica nazionale di colonnine di ricarica per favorirne la diffusione. Infatti, ad oggi, ricaricare un’elettrica non è semplice perché è necessario collezionare diverse tessere ed applicazioni, che fanno capo ai diversi fornitori e che non sono in grado di dialogare tra loro. Alcuni costruttori, come la Porsche, ad esempio, stanno stringendo accordi con diversi fornitori di servizi di ricarica a livello europeo per consegnare ai loro clienti una sola tessera valida per tutti gli impianti.
ULTERIORE STRUMENTO - Questa futura piattaforma unica andrà quindi nella stessa direzione, consentendo ai futuri possessori di auto elettriche di accedere alle diverse colonnine di ricarica con uno strumento unico (tessera o app). Infatti, le previsioni da qui al 2030 danno in forte crescita le auto completamente elettriche e le ibride ricaricabili. Oltre alla piattaforma unica per le colonnine, il Ministro ha previsto un ulteriore strumento “vehicle greed”, che permetterà ai veicoli elettrici di scambiare energia con la rete elettrica anche cedendola; è un esempio in tal senso la sperimentazione attualmente in corso a Torino da parte della FCA e della Terna.