MENO BUROCRAZIA - Dal 26 gennaio 2016 convertire un'auto tradizionale in elettrica sarà più facile. È il giorno dell'entrata in vigore del regolamento per l'omologazione e l'installazione di sistemi di riqualificazione elettrica dei veicoli, meglio noti come “retrofit”. Un provvedimento voluto da Confartigianato Vicenza e Marca Trevigiana, che ne hanno seguito l'iter a Roma e Bruxelles, che consentirà di trasformare un modello a benzina o diesel in veicolo elettrico con meno burocrazia, procedure più semplici e minori costi.
COME I KIT A GAS - Con la nuova normativa sarà possibile creare un kit di trasformazione costituito da motore elettrico con convertitore, batterie, sistema di gestione e interfaccia con la rete per la ricarica e omologarlo per l'installazione. Ottenuta l'autorizzazione alla produzione, il kit potrà essere applicato dalle officine autorizzate in modo analogo con quanto avviene già con gli impianti a Gpl o metano. Effettuata la modifica sarà sufficiente portare la “nuova” auto elettrica alla Motorizzazione per il necessario collaudo e l'aggiornamento della carta di circolazione. Oltre a sostituzione di vecchie auto inquinanti con esemplari a emissioni zero, il regolamento avrebbe ripercussioni positive sull'attività dei produttori di kit e del comparto dell'autoriparazione.