BOOM DI MULTE - Gli italiani vengono multati sempre più spesso dalle Forze dell’Ordine in seguito a violazioni del Codice della Strada, ma soltanto pochi di loro saldano quanto dovuto e si rimettono in pari con il fisco. È quanto emerge da uno studio effettuato dalla CGIA di Mestre, una associazione a rappresentanza di artigiani e piccole imprese, che ha confrontato i dati sulle multe per eccesso di velocità e sosta vietata del 2006 con quelli del 2016 (gli ultimi disponibili). Stando alla ricerca, due anni fa sono state elevate multe per violazioni al CdS pari a 2,5 miliardi di euro, l’81% in più rispetto al 2006, ma soltanto il 38,8% è stato riscosso (pari a 1,0 miliardi di euro). Dodici anni fa invece le riscossioni “pesavano” per il 60% sul totale di quelle elevate (pari a 1,3 miliardi).
SUD MAGLIA NERA - La CGIA non esclude però che molti automobilisti abbiano versato l’importo delle multe con grande ritardo, sfruttando i provvedimenti di rottamazione delle cartelle esattoriali messi in atto a più riprese negli ultimi 2 anni: chi ricorre alla rottamazione può versare l’importo della multa senza pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. In questo caso la percentuale del 38,8% è destinata ad alzarsi. La CGIA imputa questa situazione di scarsa efficienza alla complessità del sistema per la riscossione delle multe, stando a quanto spiegato da Paolo Zabeo, la persona che dirige il centro studi dell’associazione, secondo cui molti Comuni non fanno il loro dovere e si approcciano con poca severità ai trasgressori. Nel Molise e nella provincia autonoma di Bolzano la riscossione delle multe sfiora il 75%, mentre in Sicilia si aggira intorno al 18,4% e in Campania al 23,2%.