UN EMENDAMENTO PER SEMPLIFICARE - Nel corso del semicaotico iter parlamentare per l’approvazione della Legge di Stabilità per il 2014 (la legge che deve regolare gli aspetti economici dell’amministrazione pubblica per l’anno prossimo) è stato introdotto un emendamento che mira a modificare le attuali procedure previste per registrare i veicoli. Secondo l’emendamento i due archivi esistente Pubblico Registro Automobilistico e Motorizzazione dovranno lasciare il posto a un unico archivio nazionale dei veicoli.
ANOMALIA ITALIANA - L’esistenza della doppia registrazione - dal PRA viene il certificato di Proprietà, dalla Motorizzazione la Carta di circolazione - è un’anomalia tutta e solo italiana, che nonostante i tanti tentativi non è mai stato possibile superare, nonostante l’evidente spreco di energie e risorse pubbliche che i due registri rappresentano. Per la precisione, la Motorizzazione è una direzione del ministero dei Trasporti, il PRA è affidato in gestione all’ACI (nella foto la sede romana), che peraltro trae proprio dal PRA una parte consistente dei mezzi per il suo mantenimento (3 mila dipendenti, un numero rilevante di dirigenti).
ACI D’ACCORDO - Di fronte all’emendamento che prova nuovamente a risolvere la questione, l’Automobile Club d’Italia ha diffuso un comunicato che valuta positivamente l’emendamento e in genere il lavoro del governo, dichiarandosi disponibile a collaborare per la concretizzazione di quanto previsto dall’emendamento.
RISPARMI SÌ. MA COME? - L’approvazione dell’emendamento in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati - si vedrà cosa succederà in aula - può lasciare perplessi. In quanto c’è il caso che sia una ennesima vicenda in cui si affrontano con superficialità questioni formalmente complesse. Perché l’interesse pubblico è nell’arrivare a un unico registro per i veicoli, che è cosa diversa dell’unificazione intesa come fusione dei due registri, con relativi costi. In sostanza, il risparmio c’è se uno dei due cessa, lasciando all’altro il necessario lavoro di registrazione di auto, camion, moto eccetera.
DENTRO O FUORI - Il comunicato dell’ACI lascia intendere che l’Automobile Club considera inevitabile il suo coinvolgimento nel nuovo Archivio unico, ma in questo caso significherebbe che la Motorizzazione - cioè il ministero dei Trasporti, lo Stato in prima persona - si chiami fuori da una incombenza che è pubblica per eccellenza, lasciando invece che tale attività venga affidata esternamente, appunto all’ACI. È credibile tutto ciò?
PROSPETTIVE INCERTE - Non solo. Di registri della Motorizzazione e di PRA parlano diffusamente il Codice della Strada e altre leggi dello Stato. Se la legge di Stabilità arriverà a essere varata con il testo dell’emendamento, che in pratica sancisce una volontà ma non la formalizza appropriatamente con i necessari riferimenti di legge, non si vede come il provvedimento possa eliminare tutti i riferimenti al PRA e alla Motorizzazione che oggi sono in essere nella normativa in vigore per quanto riguarda la registrazione dei veicoli. In proposito va notato che l’emendamento stesso dà solo 60 giorni per elaborare la nuova regolamentazione - e già non è un gran tempo - e poi l’iter previsto parla di un regolamento ministeriale, che non può andare a modificare una legge, come è il Codice della Strada. Insomma, ci sono tutte le condizioni perché possa trattarsi dell’inizio di un ennesimo guazzabuglio normativo in cui sarebbe destinato ad annegare il tentativo di arrivare a una unica registrazione dei veicoli.