SQUADRA UNICA - Sull’integrazione tra la Fiat e la Chrysler, Sergio Marchionne accelera. “Presto avremo una squadra unica al comando delle due case”, ha detto l’amministratore delegato a margine dell’incontro alla Camera di commercio svizzera-americana che si è tenuto ieri a Zurigo. E c’è già chi scommette che l’annuncio ufficiale della nuova cabina di regia comune avverrà il 26 luglio, quando il consiglio d’amministrazione sarà chiamato ad approvare i conti trimestrali.
VERSO LA FUSIONE? - Unificato il comando (si parla di una squadra di circa 25 persone), non resterà altro che la fusione vera e propria tra i due gruppi. L’operazione pare essere dietro l’angolo, anche se ai piani alti del Lingotto le bocche continuano a restare cucite. Del resto, i vertici della Fiat, che entro fine anno avrà in portafoglio almeno il 57% della Chrsysler, non hanno mai fatto mistero che questo progetto stia bollendo in pentola, specificando tuttavia che “non si tratta di un tema urgente”. Una precisazione che, secondo alcuni, non ha altro scopo che quello di “rassicurare” la sponda politica della casa italiana, dato che l’ipotesi più probabile è di uno spostamento da Torino agli Stati Uniti del quartier generale del nuovo gruppo.
PERIODO DIFFICILE - Sempre a margine dell’incontro a Zurigo, Marchionne ha poi commentato la difficile congiuntura eco-nomica che sta attraversando l’Europa in generale e il nostro paese in particolare. “Vivere in Italia non è facile in questo momento, ma sono fiducioso che si possano trovare le risposte giuste per uscire dalla crisi”, ha detto.