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Mercato auto: “mini ripresa” nel 2014?

27 novembre 2013

L’anno prossimo, le immatricolazioni di vetture nuove sul mercato italiano potrebbero risalire a quota 1.330.000, con un incremento del 2,7% sul 2013.

Mercato auto: “mini ripresa” nel 2014?
UN ANNO DI PASSIONE - “Con una crescita così modesta sul 2013, anche il 2014 sarà un altro anno di passione: per il mercato dell’auto, ma anche per l’economia italiana. Le condizioni per un arresto della caduta delle immatricolazioni sembrano essersi create, ma ancora non vi sono le basi per una ripresa degna di questo nome”. Esordisce così Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, nel corso della conferenza stampa sul mercato auto tenutasi oggi. Che ha “fotografato” una realtà impietosa: secondo il Centro studi bolognese, le previsioni che un anno fa si facevano per una ripresa dell’economia già nel 2013 sono state vanificate dal risultato elettorale, che non ha consentito la formazione di un governo in grado di adottare provvedimenti efficaci. Comunque, ha proseguito Quagliano, alcuni elementi (come un lieve miglioramento del clima di fiducia dei consumatori) inducono a ritenere che l’inversione di tendenza sia vicina. E il massimo che si può sperare per il 2014 è che le immatricolazioni di vetture sul mercato italiano possano attestarsi a quota 1.330.000 unità, con un incremento del 2,7% sul 2013, che dovrebbe chiudere a un totale di 1.295.000.
 
RISCHIAMO LA “SERIE C” - Per una vera ripresa, però, nell’opinione del Centro studi Promotor, ci vuol altro che una piccola crescita. Lo dicono i numeri. Nel 2001, fatto pari a 100 il Pil pro-capite dell’Unione europea, l’indice per l’Italia era di 119: nel 2012 è sceso a quota 99, con un calo di 20 punti. Nessun altro paese ha perso così tanto terreno. Per voltare pagina, occorre che si superi l’impasse politica, eliminando sprechi e inefficienze del paese. Altrimenti, conclude Quagliano, “bisognerà adattarsi a vivere in un paese di serie B. E ad avere un mercato dell’auto di serie C”.


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Ritratto di cris25
27 novembre 2013 - 18:36
1
spero davvero in una mini ripresa nel settore automobilistico, spero che sia il primo passo per uscire da questa maledetta crisi!
Ritratto di onavli§46
27 novembre 2013 - 20:12
un minimo dato, ma se così fosse, sarebbe comunque estremamente positivo per il settore automobilistico nazionale nel suo complesso. Purtroppo, questo nerissimo ed alquanto infausto 2013, tutto da dimenticare, purtroppo chiude le vendite sotto il 1,240.000 immatricolazioni. Un dato così basso, non si registrava dal 1979. Ma la crisi - è stata ed ancora è - generalizzata in ogni settore.
Ritratto di Foofighter
28 novembre 2013 - 00:15
Si diceva la stessa cosa un anno fa circa il 2013, dare false speranze dovrebbe essere un reato. La ripresa potrà forse esserci in Europa ma assolutamente non in Italia. La situazione italiana é disastrosa e lo sarà ancora di più nel 2014, quando il governo dovrà trovare 50 miliardi di euro per il "fiscal compact" spremendo sempre i soliti noti. La recessione incrementerà ulteriormente i suoi effetti ed il mercato auto (come anche i consumi in generale) calerà ancora almeno fino al 2018/2020, questo dicono gli analisti finanziari seri, non gli incompetenti che purtroppo ci stanno ancora governando.
Ritratto di domycol
29 novembre 2013 - 10:10
è vero! ci trattano come l'asino con la carota!! l'anno che verrà ci sarà un pò di ripresa! dicono sempre così!!!
Ritratto di lucios
28 novembre 2013 - 05:30
4
....con queste nuove tasse, tra le quali anche l'IMU mascherata, si che si compreranno nuove auto! E poi, pure se accadesse, si parla di appena 35.000 unità in più......mah!
Ritratto di Carlo Recla
28 novembre 2013 - 12:07
Certo la modesta risalita che si può prevedere rappresenta una speranza. Purtroppo è una speranza minima, abbiamo toccato il fondo (anche se spesso al peggio non c'è limite) e per recuperare i valori del passato una crescita del 2,7 % appare davvero insoddisfacente. Ma i risparmi della gente sono stati erosi da una pressione fiscale assurda e controproducente... per la maggior parte di noi sarà dura trovare i soldi per comprare una nuova auto.Temo che la crisi lascerà strascichi per tanti anni ancora.
Ritratto di francesko
28 novembre 2013 - 17:34
Bisogna uscire dalla logica degli incentivi che "drogano" il mercato per un periodo limitato e lo deprimono per gli anni a seguire, adottando misure strutturali in forza delle quali l'acquisto dell'auto nuova possa rappresentare un risparmio rispetto alla vecchia. Faccio un esempio: se a parità di entrate per l'erario, eliminando il superbollo demenziale per le potenze superiori a 185 KW (che genialata!) si portasse l'importo della tassa di possesso a 3 euro/KW, incentivando, con un'esenzione biennale dal bollo, le vetture di nuova immatricolazione e con l'offerta, sempre biennale, da parte delle case costruttrici dell'assicurazione F/I, chi acquista una macchina nuova saprebbe che, almeno per il primo biennio, i costi di gestione della medesima sarebbero inferiori all'usato che ha sotto il sedere! Ora, con i tempi che corrono, chi possiede una - pur vecchia - vettura efficiente, per quale ragione dovrebbe sostituirla quando la sostituzione comporterebbe, a parità di potenza del nuovo, oltre che mancati interessi sul capitale necessario all'acquisto, anche maggiori costi assicurativi e nessun vantaggio? Senza interventi da parte del governo, nel breve-medio periodo, mi aspetto il parco circolante costituito da un sempre crescente numero di vetture storiche. . .