TRAINATI DA CINA E USA - Nel 2013 mercato dell'auto mondiale crescerà da 80,4 a 83,5 milioni di unità con un incremento del 3,9%. È quanto emerge dall'analisi sul settore automotive effettuato dall'istituto di ricerca americano Frost&Sullivan. Uno studio dal quale emerge che a trainare la domanda saranno ancora gli Stati Uniti, dove nel 2012 si è registrato un aumento del 13,8% e dove si prevedono 15 milioni di consegne nel 2013, e l'Asia. Continente dove prosegue l'espansione di vendite in Cina, primo mercato mondiale cresciuto del 7% nel 2012 e prossimo a tagliare il traguardo delle 20 milioni di unità annue. Ma in salita dovrebbero rimanere pure Giappone (+22,8% nel 2012), India (+5%) e le emergenti Thailandia (+56%) e Indonesia (+39,3%). Viceversa, ancora in rosso il bilancio del Vecchio Continente, dove la crisi continuerà a pesare sugli acquisti delle vetture.
VOLKSWAGEN LEADER? - Ad approfittare maggiormente della situazione positiva globale, secondo le previsioni, sarà soprattutto il Gruppo Volkswagen, che Frost&Sullivan prevede in crescita dell'8,9%. Una percentuale che potrebbe portare al sorpasso sulla Toyota che fermerà la propria crescita all'1,5%. Due costruttori che, insieme alla General Motors (+4,6% nel 2013), potranno essere i primi a tagliare il traguardo delle 10 milioni di unità vendute in un anno. Fuori dal podio, ma con valori positivi, sono Renault (+4,2%), Hyundai (+4,0%) e Ford (+6,5%). Segno più anche per il settimo gruppo in classifica, la Fiat-Chrysler, con un 2013 atteso con un +2,1%. Da segnalare pure gli aumenti previsti per la Honda (+8,4%). La Peugeot-Citroën (+4,0%) e delle emergenti Tata (+12,3%) e della cinese Geely (+19,3%). Unico segno negativo previsto dall'istituto americano è per la Suzuki (-1,1%).

PICCOLE E DI LUSSO - I modelli ad essere più richiesti nel 2013 saranno le piccole, trainate dalla domanda di India, Cina ed Europa. In particolare, Frost&Sullivan prospetta un boom delle city car (+159,3%) e crescite consistenti per utilitarie (+9,3%) e berline compatte (+5,1%). Positive pure le attese per pick up (+4,6%), Suv (+4,4%) e crossover, in particolare di dimensioni contenute. Da notare anche l'estremizzazione del mercato. Secondo le analisi degli studiosi USA il 2013 si rileverà un anno favorevole per i marchi low cost e per quelli di lusso. La domanda delle prime dovrebbe salire dalle 850.000 consegne del 2012 fino ad oltrepassare il milione di unità quest'anno. A trainare le vendite delle auto di prestigio, invece, saranno i paesi del BRIC, cioè Brasile, Russia, India e Cina. Un mercato dove i maggiori affari saranno colti dai gruppi capitanati da BMW (26% della domanda), Volkswagen (23%) e Mercedes (20%), mentre tra gli altri è da osservare che Toyota, (7%), Geely (6%) e Tata (5%) dovrebbero fare meglio di Fiat-Chrysler (2%).
AUDACI E RETRÒ - Altri interessanti spunti che arrivano dallo studio riguardano lo stile dove si attendono nuove interpretazioni di design grazie alle auto elettriche e l'arrivo di modelli dal look più audace e personale per i modelli piccoli. Orientamento, quest'ultimo, dovuto alla necessità di emergere in un mercato fortemente competitivo. Altra tendenza dovrebbe essere un ritorno alle linee retrò ispirate alle auto degli anni Sessanta e Settanta per le sportive e i modelli della classe premium.
CRESCONO LE “VERDI” - Sul fronte della mobilità sostenibile Frost&Sullivan prevede la prosecuzione dell'aumento delle vendite delle auto elettriche, cresciute da 43.000 a 109.700 (+154%) tra il 2011 e il 2012. Un incremento che avverrà quasi esclusivamente in pochi mercati. Oltre agli Stati Uniti, che hanno contribuito al 48% alla domanda 2012, la altre aree con la “scossa” sono Giappone, Cina ed Europa, con particolare riferimento a Francia, Olanda, Germania, Gran Bretagna e la coppia scandinava Norvegia-Svezia. Una crescita che non inciderà molto sulle vendite, tanto che nel Nord America la quota di mercato dei veicoli a emissioni zero dovrebbe fermarsi allo 0,5%. Non molto oltre vanno le ibride, accreditate del 2,8% nel “Nuovo continente” e dell'1,7% nel “Vecchio”. Interessante pure notare che le diesel sono amate solo in Europa, dove rappresenteranno il 53,5% del mercato, mentre nella altre parti del mondo domineranno le auto a benzina (98,5% in Cina e 94,1% nel Nord America). Stupisce, invece, la percentuale attesa dalle auto mosse dai carburanti alternativi (metano, Gpl, etanolo, ecc) nel Sud America: 56,4%, contro il 33,7% della benzina e il 9,9% del gasolio. In aumento pure il servizio car sharing che dovrebbe passare dagli attuali 2,3 milioni di utenti agli oltre 3 milioni.