IMPENNATA DEI PREZZI - I prezzi dei carburanti sono in continuo aumento, con la benzina che ormai punta dritto verso i 2 euro al litro (ieri mediamente era a 1,971 euro) e il gasolio che si ferma a 1,882 euro al litro. E la corsa non accenna a rallentare. Anzi... Se infatti nell’ultimo mese la salita appariva piuttosto lenta all’inizio, nell’ultima settimana abbiamo assistito a una vera e propria impennata dei prezzi. In base al grafico che tutti possono consultare nella home page di alVolante (nell'immagine qui sotto), il 5 settembre la benzina costava mediamente 1,957 euro al litro mentre il diesel si posizionava a quota 1,860 euro/litro. In nemmeno una settimana, la prima è quindi aumentata di 1,4 centesimi al litro, il secondo di 2,2 centesimi al litro. Per fare un paragone, dal 12 agosto al 5 settembre la benzina era cresciuta “solo” di 1,7 centesimi al litro e il gasolio di 2,4 centesimi al litro.
RINCARI ANCHE PER IL GPL - Lo stesso andamento lo si può notare per il GPL, che essendo un derivato del petrolio segue lo stesso andamento di benzina e gasolio. Se fino al 4 settembre il prezzo era addirittura leggermente in calo, l’impennata dell’ultima settimana ha coinvolto anche il GPL, cresciuto di ben 5 centesimi al litro negli ultimi giorni (da 0,701 euro al litro del 4 settembre a 7,07 del 10). Il grafico del metano è invece meno decifrabile, con rapide salite di prezzo a cui seguono quasi altrettanto rapide discese. Da tre giorni il prezzo medio del metano è fermo a 1,380 euro al kg.
IL CARTELLO NON È BASTATO - A pesare sull’aumento dei prezzi c’è naturalmente il prezzo del petrolio, diretto verso i 100 dollari al barile. Non è servito nemmeno l’obbligo del governo di esporre nei distributori i prezzi medi regionali dei carburanti. Nelle intenzioni avrebbe dovuto creare un circolo virtuoso, portando così i vari gestori a livellare i prezzi verso il basso. L’impressione è invece che i prezzi si siano sì livellati, ma verso l’alto. Si tratta di una teoria nata dall’osservazione e non suffragata da dati concreti, ma girando per le città abbiamo notato che le aree di servizio che un tempo praticavano i prezzi migliori ora espongono prezzi al litro vicini (se non addirittura superiori) a quelli dei distributori considerati più cari fino a un paio di mesi fa.
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