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Probabile ritorno degli incentivi in Francia

15 giugno 2012

Il ministro francese del rilancio economico, Arnaud Montebourg, ha detto che il governo sta studiando la possibilità di introdurre forme di sostegno al mercato dell’automobile. Anche se non è certo che la cosa possa davvero far invertire la tendenza negativa delle vendite.

RICHIESTA ESPLICITA - È ormai certo che il governo francese stia studiando la possibilità di introdurre nuovi aiuti al mondo dell’automobile d’oltralpe. In questo quadro si parla anche di reintroduzione di incentivi all’acquisto a fronte di rottamazione di vecchie auto. La cosa era stata richiesta esplicitamente dal numero due di Renault Carlos Tavares un paio di giorni fa. “Per me c’è bisogno di un sostegno al mercato francese e al mercato europeo - ha detto il top manager della Renault - e qualsiasi tipo di provvedimento in grado di sollecitare la domanda, può andare bene. E io non credo che le varie iniziative precedenti abbiano ringiovanito sufficientemente il parco circolante. Ci sono ancora spazi di manovra”.

DISPONIBILITÀ GOVERNATIVA - Alla richiesta quasi formale di Tavares ha dato una prima risposta ancora interlocutoria, ma non negativa, Arnaud Montebourg, ministro del rilancio produttivo. “La richiesta non ci è arrivata formalmente e ufficialmente, ma l’abbiamo raccolta ugualmente e l’abbiamo messa allo studio”. A questa mezza apertura il ministro ha però fatto seguire una frase più rigida: “Bisogna comunque tenere presente che se c’è un contesto generale negativo in cui la domanda cala, è molto difficile per uno Stato andare contro tale tendenza. Comunque qualche decisione sarà presa”. In Francia a maggio le immatricolazioni sono calate del 17%. Da gennaio a maggio la contrazione è del 1,2%, con 840.073 unità immatricolate.

BUONA ESPERIENZA - La sollecitazione alla reintroduzione a degli incentivi viene dopo un anno e mezzo dalla fine di quelli precedenti. In quell’occasione il sostegno pubblico al mercato fu introdotto nel dicembre del 2008, con un incentivo di mille euro a fronte della demolizione di un vecchio veicolo. I risultati furono importanti, con notevoli incrementi di vendita nonostante la crisi. Dopo la fine degli incentivi è cominciata una tendenza al ribasso, nonostante le fortissime promozioni lanciate dalle case. 

I COSTI - La questione in Francia fa discutere perché si ricorda come gli incentivi costarono allo Stato circa un miliardo di euro, a cui si è sommato l’1,2 miliardi spesi dallo Stato per finanziare il sistema del bonus-malus (basato sulle emissioni di CO2) nel periodo dal 2008 al 2010. 

SENZA SCORDARE L’ELETTRICO - Contemporaneamente alla richiesta di Tavares e alla risposta del ministro Montebourg, dall’altra parte dell’oceano il presidente di Renault Carlos Ghosn ha sostenuto la necessità di aiuti al mercato dell’auto elettrica, anche promuovendo l’installazione di colonnine di ricarica presso le stazioni di servizio. Anche a questa richiesta il ministro Montebourg ha risposto dicendo che sicuramente il governo terrà conto di questa esigenza.



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Ritratto di giuseppe26
15 giugno 2012 - 10:57
e in italia??
Ritratto di Knam43
15 giugno 2012 - 11:01
Con il mercato automobilistico fermo una pensata come questa ci voleva.. Spero che si prenda in considerazione questa possibilità anche in Italia.. Visto che oramai credo che lo Stato abbia capito che ci sta rimettendo dalle sue tasche.. Tanto vale dare una mano ai cittadini per far acquistare auto.. E.. ( scusate l'off-topic ) Se vogliono una ripresa dell'economia e più moneta.. Che inizino a levarsi i loro vizi ed ad abbassare ancora il loro stipendio.. Portateli al quasi 15% di un dipendente.. E vedrete come sarà dura.. Non voglio attaccare nulla e nessuno.. Però voglio dire questo.. SI parla di fare una raccolta fondi per i terremotati.. Non ho niente contro loro.. Anzi mi dispiace un sacco e colgo l'occasione di fare le cordoglianze se c'è un lettore di quelle zone.. Però.. Invece di dire di fare raccolta fondi.. Perchè i politici non la fanno? E perchè con questo pretesto.. Il papa si vendesse qualcosa per dare i soldi a loro? E' giusto che ci sono persone che muoiono di fame e lui ha tutto quell'oro? Poi pensate come volete.. Però se ha davvero a cuore le persone che hanno subito questa tragedia qualcosa la dovrebbe fare..
Ritratto di MatteFonta92
15 giugno 2012 - 11:02
3
I francesi sono stati abbastanza intelligenti da capire che senza incentivi le vendite non decolleranno mai... anche il nostro governo dovrebbe rendersene conto: da quando sono stati tolti gli incentivi alle auto a metano/GPL, le vendite sono crollate... e invece di rimetterli applicano accise sulla benzina. Complimenti, se il vostro obbiettivo è far naufragare il settore dell'auo, ci state riuscendo benissimo.
Ritratto di mustang54
15 giugno 2012 - 11:27
2
basterebbe, al posto del contributo, una riduzione dell'IVA al 10/15%, così il compratore spende e lo stato continua a guadagnarci. E invece...
Ritratto di ALAIN PROST
15 giugno 2012 - 12:22
vuol dire che se io vendo una cosa e gli altri me la comprano, bene, guadagno e vado avanti. Se non la vendo vuol dire che la cosa che produco non piace oppure non serve. Se la cosa non piace o non serve, vuol dire che il consumatore ha emesso il suo verdetto che è sovrano e quindi punto. Ma per quale cacchio di motivo lo stato deve drogare questo stato di fatto con i soldi pubblici. Se il motivo è non far perdere il posto di lavoro, allora desse i soldi direttamente ai lavoratori a fondo perduto, così si risolve il problema alla fonte e si evita di costruire e inquinare inutilmente.
Ritratto di Tecnofolle88
15 giugno 2012 - 12:36
Anch'io sono un liberista convinto,ma a quanto pare i seguaci di Keynes sono in netta maggioranza :)) In Italia gli incentivi non ce li possiamo permettere, mettiamocelo nella zucca!!!
Ritratto di ALAIN PROST
15 giugno 2012 - 12:48
Si, anche perchè è un circolo vizioso che va ad aumentare il debito pubblico.
Ritratto di Tecnofolle88
15 giugno 2012 - 13:01
esatto e se veramente vogliamo raggiungere il pareggio in bilancio almeno in termini strutturali per l'anno prossimo (obiettivo molto ottimistico a mio avviso) possiamo iniziare a dimenticarci la parola incentivo,riduzione tasse ecc.
Ritratto di Al86
15 giugno 2012 - 14:37
Concordo con voi che gli incentivi sono sbagliati perché non fanno altro che drogare il mercato, ma tenere la tassazione a livelli alti non aiuta affatto il pareggio di bilancio di uno stato, perché così facendo i consumatori (trovandosi con un potere d'acquisto ridotto) spenderanno sempre meno, di conseguenza lo stato (che momentaneamente ha incassato maggiormente grazie alla tassazione più alta) si vedrà diminuire gli introiti e sarà costretto ad alzere nuovamente la tassazione, il potere d'acquisto calerà ancora e caleranno ancora gli introiti dello stato, che ancora sarà costretto ad alzare le tasse, e così via fino a che la gente non si troverà più soldi in tasca e non spenderà più del tutto e lo stato non incasserà più nulla e si ritroverà con una situazione sociale disastrata e ancora buchi in bilancio. Il pareggio di bilancio va ottenuto incrementando il potere d'acquisto delle famiglie e riducendo gli sprechi dello stato (e ce ne sono...).
Ritratto di Tecnofolle88
15 giugno 2012 - 16:59
Fondamentalmente hai ragione.Però il primo passo per ottenere il pareggio è generare un avanzo primario sufficientemente ampio e questo lo si puo' ottenere solo aumentando aimè la pressione fiscale.Chi è al governo però si sta rendendo conto che l'avanzo da solo non basta per stabilizzare il debito ma sono necessarie misure di sostegno alla crescita.E' impossibile infatti pensare di raggiungere il pareggio con un'economia in recessione. Hai ragione quando dici che occorre incrementare il potere d'acquisto per stimolare i consumi,ma il dilemma è come farlo senza creare disavanzi? Ridurre gli sprechi dello stato è fondamentale ma da solo non basta per far fronte ad un debito di oltre 1900miliardi di euro.E' una questione un po' complicata, certo è che negli ultimi decenni abbiamo vissuto sopra le nostre reali possibilità illusi da politicanti alla ricerca disperata di consensi.
Ritratto di Al86
15 giugno 2012 - 17:31
Appunto, aumentare la pressione fiscale è un buon metodo per avere subito quei fondi necessari ad effettuare altre e più mirate misure, ma non deve essere l'unica misura come purtroppo è sempre stato fatto e si sta facendo a causa di una classe politica miope ed approfittatrice
Ritratto di Al86
15 giugno 2012 - 14:27
Io sono contro gli incentivi, primo perché i costruttori devono capire che devono ridurre i loro margini di guadagno (personalmente non credo che a loro costruire un'utilitaria costi realmente 30 milioni delle vecchie lire...), poi l'idea di incentivo è sbagliata, perché "si forza" la gente a cambiare auto anche quando non strettamente necessario, quindi momentaneamente ci sarà un aumento delle vendite, ma dopo segue una contrazione ancora maggiore, meglio lasciare che siano le persone man mano che l'auto invecchia, a cambiare auto, così le vendite rimangono più costanti nel tempo.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
15 giugno 2012 - 14:30
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Ritratto di Al86
15 giugno 2012 - 14:50
Per forza, le famiglie non hanno più soldi da spendere in un'auto nuova, e in più con gli incentivi precedenti hanno drogato il mercato "costringendo" anche chi non aveva necessità a cambiare auto a comprarne una nuova, e di questi tempi chi è disposto a cambirla nuovamente, sopratutto se "vecchia" di solo 2-3 anni? Per rilanciare l'economia (e di conseguenza anche il mercato dell'auto) bisogna come prima cosa salvaguardare il potere d'acquisto dei consumatori (e non dare altri soldi alle banche...) e poi rendere appetibile l'acquisto dell'auto con altri metodi, ad esempio una riduzione dell'iva e sopratutto delle spese "accessorie" (bollo, assicurazione, carburante)
Ritratto di Sancri
15 giugno 2012 - 14:54
1
quoto in pieno. La nostra economia fino ad ora si è basata sulla falsa ricchezza e questi sono i risultati
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
16 giugno 2012 - 18:54
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Ritratto di BigBadSheep
18 giugno 2012 - 23:16
Ma per la Renault Master, modello nuovo... La parte strutturale, nuda, senza niente dentro, costa secondo la variante, da 2800 Euro fino a 5400 euro (non oltre). Dunque, non tanto. Facendo il calcolo di un po a me, un po a te e un po a lui...si divide il 100% in 3 (costi, profito e tasse) e si vede quanto puo costare veramente una vettura. E questa sarebbe il calcolo pessimista in quale tutti guadagnano e perdono uguale. Ma non e cosi... PS. Lavoro per una azienda che produce componenti strutturali per Master.
Ritratto di Sancri
15 giugno 2012 - 14:52
1
Gli incentivi sono solo uno specchio per le allodole che alla fine drogano il mercato: le vendite aumentano e si ha l'impressione che l'economia riparta ma in realtà la situazione rimane uguale a prima poichè le vendite si sono basate su una ricchezza "falsa" e non "reale". Inoltre con un aumento delle vendite dovuto agli incentivi i costruttori non abbasseranno mai i prezzi, cosa che invece succederà se le vendite continuano a diminuire o a restare molto basse.
Ritratto di nello13
15 giugno 2012 - 14:59
7
anche senza incentivi moltissime case hanno delle promozioni super aggressive,regalando l'impianto a gas o moltissimi accessori anche a fronte di una permuta oppure rottamano anche le vecchie auto...ho visto delle promozioni molto valide di Marzo 2012 quando abbiamo cambiato l'auto e abbiamo avuto l'auto nuova a gpl e full a meno di 10.000 euro con rientro della vecchia e invendibile Punto.
Ritratto di wiliams
15 giugno 2012 - 18:29
Meno male che gli incentivi non sono stati richiesti dalla FIAT,altrimenti apriti cielo.........questa volta sono stati richiesti dalla RENAULT,e non solo per la FRANCIA ma per tutta l EUROPA.Pochi mesi fa era la FORD a farne richiesta.........meditate gente,meditate.
Ritratto di tony74
18 giugno 2012 - 08:52
Drogano il mercato e x i pochi che possono comprarsi un auto nuova a pagare sono tutti!!!
Ritratto di UCCIO
18 giugno 2012 - 14:20
Lasciare le macchine invendute nei piazzali?
Ritratto di emergency
18 giugno 2012 - 14:25
Incentivi ben vangano ma anche con + soldini nelle buste paga e vedrai come decollano le vendite. Non tenderanno a produrre auto che saranno già vendute ancora prima che siano assemblate sulla catena di montaggio. ++Soldini nelle buste paga, questo è il rimedio Un salut a tuc...
Ritratto di gasoffen
19 giugno 2012 - 16:29
da noi si ammazza tutto della serie "dove passa Attila non cresce più l'erba!". Senza parlare di incentivi, che cosa rappresenta il SUPERBOLLO? un metodo per far viaggiare i Russi e Romeni con le auto potenti e quindi belle e lussuose, svendute da noi italiani! Per ottenere che cosa? Che i concessionari di auto di prestigio non vendono una vite e quindi IVA, tasse varie e soprattutto benzina (tanta di più di una utilitaria) non finiscono nelle casse dello Stato! Bel autogol! E che dire delle barche? Finite tutte in Francia e Croazia! Così tutti i porti e fatturato indotto sparito! Bel Autogol!