PRIMA SANZIONE: 250.000 EURO - Secondo l’Antitrust, Renault Italia ha diffuso attraverso vari mezzi di comunicazione (sito www.renault.it compreso) campagne pubblicitarie poco chiare: per questo, il Garante della concorrenza le ha appioppato una multa complessiva di 300.000 euro. Per una prima pratica commerciale scorretta (modalità comunicative ingannevoli) il Garante della concorrenza ha sanzionato la casa con un’ammenda di 250.000 euro: il “quadro informativo in ordine al costo complessivo dei prodotti pubblicizzati e alle modalità di pagamento” è “presentato in modo lacunoso e ambiguo”. Le pubblicità incriminate, riferite a modelli quali Mégane, Captur e Kadjar (nella foto), risalgono al periodo fra settembre 2015 e febbraio 2016. Il problema, secondo l’Antitrust, è che la Renault metteva in grande risalto il prezzo, mentre la precisazione che era valido solo in caso di ottenimento del finanziamento era presente in una nota scritta con caratteri diversi a seconda del mezzo di diffusione, ma comunque estremamente ridotti.
SECONDA SANZIONE: 50.000 EURO - L’Autorità ha anche rilevato che la Renault ha diffuso sul proprio sito una campagna relativa al quadriciclo Twizy nella quale il prezzo indicato non comprende il noleggio della batteria di trazione: “Il prezzo di vendita è riferibile al solo modello Twizy Flex, avendo il messaggio omesso di precisare che esso è venduto senza batteria, la quale è invece noleggiabile a un costo mensile di rilevante entità”. Non solo: le immagini presenti sul sito della casa relative al quadriciclo Twizy Life Flex lo mostrano munito di sportelli, mentre questi ultimi non sarebbero inclusi nella dotazione in base al prezzo pubblicizzato. La casa propone in pubblicità non il prezzo di vendita, chiude il Garante: il potenziale cliente è fuorviato nelle proprie valutazioni rispetto agli altri prezzi presenti sul mercato. Per questo, una seconda sanzione, di 50.000 euro. Ora la Renault Italia può pagare i 300.000 euro di multa totale, o fare ricorso al Tar.