UNA SETTE POSTI RIVOLUZIONARIA - Quest’anno al Salone di Parigi la protagonista dello stand della casa francese è la
Renault Espace, in vendita a partire dalla primavera del
2015. Abbiamo incontrato il responsabile delle vetture medie e grandi della casa francese, Philippe Brunet (
foto qui sopra), con cui abbiamo parlato delle innovazioni di questa vettura, a cominciare dalla linea originale...
La nuova Renault Espace è la prima monovolume che nasce con forme da crossover. Perché questa scelta?
Anzitutto perché il mercato sta cambiando. Oltre dieci anni fa, quando abbiamo lanciato la precedente generazione della Renault Espace, le crossover "muovevano i primi passi" e le monovolume erano ancora molto richieste. Oggi, invece, per ogni monovolume venduta si immatricolano sei crossover. È una questione di mode, e noi non possiamo non prendere in considerazione ciò che i clienti cercano.
La clientela è cambiata...
Sì, e non solo nei gusti, ma anche nella tipologia. Altro esempio: nella categoria dell’Espace, si è passati da una predominanza di clienti privati all’attuale situazione con il 70% di acquirenti rappresentati da aziende. Che ovviamente puntano su vetture che non passino di moda (svalutandosi) in fretta.
Qualche altra ragione?
Non ultima, la volontà di distinguersi dai nostri concorrenti assai più tradizionalisti: il nostro marchio è sempre stato sinonimo di innovazione.
Anche nell’abitacolo?
Sœ, la tecnologia non manca ma, nonostante le nuove forme, abbiamo mantenuto il Dna dell’Espace che vuol dire modularità, spazio, comfort e luminosità. A tal proposito, abbiamo deciso di introdurre di serie il tetto in vetro, che diventa apribile a richiesta.
Torniamo ai clienti business, su cosa puntate?
Questo tipo di acquirenti sono quelli più razionali e attenti alla tenuta del valore del prodotto, oltre che ai costi di gestione. Riducendo il peso della Espace di circa 250 kg, abbiamo abbassato i consumi. Per lo stesso motivo sono nati i nuovi motori, tra cui il biturbo diesel e i turbo a benzina, e i cambi, incluso quello a doppia frizione. In media i consumi sono calati del 20% rispetto al vecchio modello.
State pensando anche a una versione ibrida?
Per ora no. Ma non è escluso che la si possa introdurre nel corso dei prossimi anni: la tecnologia all’interno dell’alleanza Renault-Nissan c’è già.
E vedremo una variante 4x4, considerato che la nuova Espace sfrutta la piattaforma della Nissan X-Trail?
La trazione integrale non è nei nostri programmi. Abbiamo preferito puntare sulle quattro ruote sterzanti per dare più agilità nelle manovre ottenendo un raggio di sterzata quasi pari a quello di una Clio, nonostante l’Espace sia quasi 80 centimetri più lunga. Con questa soluzione abbiamo anche aumentato la stabilità in velocità.
Sta diventando un’auto sportiva?
Sicuramente piacevole da guidare. Lo vedrete in primavera in occasione delle prime prove. Ma il comfort resta pari a quello del modello che sta uscendo di produzione.
Nonostante le ruote così grandi, anche di venti pollici?
Abbiamo scelto cerchi di notevoli dimensioni per una questione estetica, ma non li abbiamo abbinati a pneumatici ribassati proprio per non penalizzare il comfort. Una mano ce la dà anche la tecnologia delle sospensioni a controllo elettronico.