SEGNALI DI RILANCIO - La “cura Luca de Meo” (nella foto in alto, ceo dal luglio 2020) inizia a fare effetto e il Gruppo Renault riesce nell’impresa di passare dagli 8 miliardi di passivo nel 2020 agli 888 milioni utile nel 2021, su un fatturato di 46,2 miliardi di euro, ovvero il 6,3% in più rispetto ad un anno prima. Un vero record che si deve anche alla rigorosa “spendig review”, che ha consentito di rivedere la struttura dei costi per ridurli sensibilmente, e al riposizionamento verso i modelli a maggiore profitto.
SUPERATE LE PROSPETTIVE - Anche se la crisi dei chip e il costo delle materie prime hanno condizionato, e continuano a condizionare tutti i marchi del settore, per la Renault il 2021 ha invece regalato un margine operativo positivo. Il profitto ha raggiunto i 1,663 miliardi di euro, in aumento di 2 miliardi rispetto al 2020, in controtendenza rispetto ai -337 milioni di euro toccati nell’anno della pandemia. Degli ottimi risultati economici-finanziari che hanno permesso al Gruppo Renault di raccogliere nel corso del 2021 un margine sui ricavi del 3,6%, battendo con due anni di anticipo l’obiettivo e le prospettive del piano di rilancio Renaulution (fissava una quota superiore al 3% entro il 2023). Da segnalare inoltre l’impennata del margine operativo del Gruppo francese raggiunta nell’ultimo trimestre 2021, pari al 4,4%, e il contributo della Nissan: con 380 milioni di euro la Casa giapponese ha supportato infatti i profitti della Renault
MIGLIORANO ANCHE I CONTI - Il Free Cash Flow del ramo auto del gruppo francese (la differenza tra il flusso di denaro in entrata, con quello in uscita) è anch’esso positivo, per 1,272 miliardi di euro (era a -4,6 nel 2020). Un risultato solido, perché su questo numero bisogna contare la correzione dovuta ai pagamenti effettuati per i costi di ristrutturazione (602 milioni di euro), delle cessioni di attività (574 milioni di euro) e dell’impatto negativo della variazione del fabbisogno di capitale circolante pari a -330 milioni di euro. Il flusso di denaro, insieme alla cessione dei titoli in Daimler (1,1 miliardi) hanno permesso al Gruppo Renault anche di ridurre di 2 miliardi l’indebitamento netto sempre del ramo auto (al 31 dicembre 2021 si attestava a 1,6 miliardi).
OBIETTIVI FUTURI - Dunque, il Gruppo Renault si riprende, ma mantiene ancora risultati inferiori rispetto al periodo pre-pandemia: il fatturato da 46,2 miliardi di oggi è ben lontano dai 55,5 miliardi registrati nel 2019 (oggi è -16,8% sul 2019) così come il margine operativo, oggi di 1,2 punti percentuali e 999 milioni inferiori sul 2019 (era a 2,662 miliardi con 4,8% il margine in quell’anno). Ma considerando le difficoltà del settore (prima fra tutte la difficoltà di approvvigionamento delle componenti), il 2021 si può comunque definire positivo per il costruttore francese che per il 2023 si pone i seguenti obiettivi: un margine operativo del Gruppo superiore o pari al 4% e un free cash-flow operativo automotive superiore o pari a 1 miliardo di euro.