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Gli obiettivi della Renault per i prossimi 5 anni

06 ottobre 2017

La Renault ha presentato il piano industriale per il periodo 2017-2022. L’obiettivo è un fatturato di 70 miliardi di euro e 5 milioni di veicoli venduti.

Gli obiettivi della Renault per i prossimi 5 anni

AMBIZIONI MOLTO FORTI - Poche settimane dopo aver comunicato le ambizioni dell'Alleanza Renault-Nissan per i prossimi cinque anni, la casa francese ha reso noti oggi gli obiettivi riguardanti il proprio gruppo, vale a dire del complesso di attività comprendenti i marchi Dacia, Samsung, Alpine e Lada, oltre ovviamente a quello Renault. I traguardi fissati sono senz’altro ambiziosi, prevedendo un aumento del fatturato nell’ordine del 37% (70 miliardi di euro dai 51,2 miliardi realizzati nel 2016, con incremento del 12% sul 2015). In sensibile sviluppo è anche la previsione delle vendite che dai 3,5 milioni di veicoli commercializzati nel mondo nel 2016 dovranno arrivare a 5 milioni. Nei piani Renault, la crescita dimensionale si accompagna a un sensibile miglioramento della redditività, con il margine operativo che nel 2022 dovrà essere superiore al 7%.

NON SOLTANTO DIMENSIONI - Ma il piano della Renault non è fatto solo di numeri: contiene anche gli elementi di una importante evoluzione del business del gruppo, che sintonia di quella che i vertici Renault ritengono sarà la trasformazione della mobilità. Un quadro in cui il gruppo mira a rimanere leader nel settore dell’auto elettrica, sviluppando la guida autonoma e l’auto connessa. Il programma annuncia che da ora al 2022 il gruppo metterà sul mercato 8 modelli a trazione elettrica, 12 “elettrificati”, cioè ibridi, 15 veicoli con capacità di guida autonoma.

SVILUPPO A 360 GRADI - Per quel che concerne gli obiettivi di crescita commerciale, i traguardi del gruppo sono ambiziosi e articolati nei diversi settori e nelle differenti aree del mondo. Per esempio, nel settore dei veicoli commerciali, il traguardo prefissato è un incremento delle consegne pari al 40%, che dovrà significare la conquista della leadership che la Renault vanta in Europa. In questo contesto è previsto il lancio di una gamma completa di modelli da lavoro elettrici. E mire altrettanto ambiziose il gruppo ha per la fascia dei veicoli globali, cioè accessibili in tutto il mondo (e che nei mercati maturi vengono, o venivano, definiti anche “low cost”). In questo ambito i programmi prevedono l’aggiornamento e l’ampliamento della offerta con tre famiglie di modelli: Kwid, Logan Duster.

OBIETTIVI MIRATI REGIONE PER REGIONE - Interessanti sono le previsioni di vendita nelle diverse aree del mondo. In Europa viene prevista una sostanziale stabilità, mettendo in programma 1,8 milioni di consegne per il 2022, esattamente come è avvenuto nel 2016. Al contrario nelle altre grandi aree sono dati obiettivi di grande crescita. Nella regione Euro-Asia si prevede di passare dai 649 mila veicoli venduti nel 2016 a ben 1,1 milioni. Forte vuole essere anche la penetrazione nell’area Africa-Medio Oriente-India, con quasi il raddoppio del venduto, passando da 491 mila unità nel 2016 a oltre 850 mila entro il 2022. Analoga la previsione relativa all’America, dove il gruppo punta a passare dai 354 mila veicoli venduti nel 2016 a oltre 600 mila tra cinque anni. Infine, addirittura multiplo prevede di essere lo sviluppo delle consegne nella zona Asia-Pacifico: dai 167 mila unità del 2016 a oltre 700 mila.



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Ritratto di otttoz
6 ottobre 2017 - 19:36
Bene se amplieranno l'adozione dei sistemi di sicurezza anche nei modelli low cost.
Ritratto di impala
8 ottobre 2017 - 06:47
pensa che in casa renault hanno avuto dei problemi con i regolatore di velocità, per non parlare dei problemi con i motori DCI, l'elettronica non è decisamente il punto forte della renault che ha avuto parecchi problemi ... speriamo per il cliente, che adesso gestiranno un po meglio l'arrivo di queste nuove tecnologie
Ritratto di lucios
6 ottobre 2017 - 21:25
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Grande Renault. Ottime auto negli ultimi anni. Belle e di qualità migliore. Si vede che la collaborazione con Mercedes è sempre più stretta.
Ritratto di impala
8 ottobre 2017 - 06:41
ma tu lo sai almeno quanto l'affidabilità delle renault e pessima ??? l'ultimo renault espace e ancora il perfetto esempio della non affidabilità delle renault, sopratutto con dei problemi electronici
Ritratto di lucios
8 ottobre 2017 - 15:53
4
Mah! Ti dirò: sono stato in conce Renault, ho apprezzato soprattutto la Megane e la Scenic. La prima la davano, a km 0, una versione media equipaggiata, col motore 1.5, a 19.000; la seconda (a detta del conce, progettata insieme a Mercedes) la vendevano a prezzi over 24.000, troppo per me. Mi hanno dato un ottimo senso di qualità, soprattutto negli interni (cosa che ad esempio manca ancora alla Clio o alla Kadgar). Il 1.5, inoltre, dicono che è supercollaudato e che è molto affidabile (anche conoscenti).
Ritratto di impala
8 ottobre 2017 - 16:47
1.5, 1.9, 2.2 dci hanno tutti avuto gravissimi problemi di affidabilita ... spero che dopo tutti questi anni la renault abbia risolto il problema. Perche ti posso dire che in Francia ci sono tantissime le persone che hanno avuto problemi, non solo con i motori, ma con l'affidabilita generale delle renault.
Ritratto di lucios
9 ottobre 2017 - 10:24
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Non conoscendo bene il mondo Renault ed avendo tra i miei conoscenti una sola persona che ha una Megane penultimo modello, della quale non ho sentito particolari lamentele, considero quello che tu dici. Ho solo dato un giudizio, avendo visto il miglioramento dei modelli nel tempo, almeno sul piano delle rifiniture interne. Sul piano dell'affidabilità, mi sembrava fossero buone auto!?!?!?!
Ritratto di lucios
8 ottobre 2017 - 20:47
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Del vecchio sono d'accordo. La nuova sembrano abbastanza buoni. Certo non a livello delle tedesche premium, ma un buon livello generale.
Ritratto di lucios
8 ottobre 2017 - 21:12
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Beh! L'estetica è uno degli elementi che va visto, ma vanno viste altre cose molto più importanti per definirne la qualità: il tipo di materiali usati, i montaggi, la robustezza, l'ergonomia, l'assenza di scricchiolii, vibrazioni e mugolii durante la marcia, l'insonorizzazione, il senso di qualità generale, ecc.....
Ritratto di ALB774
9 ottobre 2017 - 11:50
Giocano molto sull'estetica per attirare il cliente. Io ho avuto due Renault entrambe con problemi di surriscaldamento idraulico..sara un caso..Adesso ho una Ford e mi trovo benissimo.
Ritratto di lucios
9 ottobre 2017 - 12:11
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Sicuramente! Però, io, ad esempio, ho una Ford Fiesta gpl e non è tutto sto granché come qualità, anzi, delusione su diversi aspetti.
Ritratto di Dirk
7 ottobre 2017 - 16:06
Obiettivi ambiziosi: brava Renault nel provarci ed auguri di riuscirci.
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
9 ottobre 2017 - 19:17
Io ho una Clio turbo benzina tce90 da 22 mesi ed è tutto ok nel mio caso (elettronica compresa). La stessa Clio con stesso motore ce l'ha mio nipote da quasi 5 anni (anche lui nessun problema). Per eventuali problemi dei diesel non saprei. Il mondo è strano, perchè io provengo invece da Ford (25 anni in Ford!) e ho cambiato marchio proprio a causa di una affidabità non all'altezza del passato (ultima una Focus benzina con problemi vetri elettrici, malfunzionamento clima, alimentazione irregolare, rottura radio, scricchiolii abitacolo fin dal primo mese, rottura radiatorino raffreddamento che mi lasciato senza acqua radiatore con quasi fusione motore). Magari solo auto "nata male", ma il tanto per perdere la pazienza ed abbandonare dopo appunto 25 anni. L'attuale Clio neanche uno scricchiolio! Anche secondo me come qualitá interni non è che Ford sia superiore a Renault (mi riferisco ai modelli più recenti). A giudicare dalle vendite Renault, sono valutazioni ormai condivise da tanti. Ci sono infatti costruttori con migliaia di auto invendute nei piazzali di stoccaggio, mentre la mia Renault (non una ammiraglia di nicchia con motore particolare) ma una segmento B, l'ho dovuta aspettare 5,5 mesi!!! (capacitá produttiva che non riesce a soddisfare la domanda). Non si diventa per caso primo produttore mondiale.
Ritratto di ilpilota
12 ottobre 2017 - 18:21
Eppure la Renault non m'ha mai ispirato fiducia e piacere! L'ho sempre considerata alla stessa stregua della Fiat!!! Che tristezza!!
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
13 ottobre 2017 - 21:30
Anche io, prima di acquistare Renault, ero convinto che Fiat ed in genere le case francesi fossero sullo stesso piano, ma poi mi sono ricreduto. Meno male che ho potuto guidare la Clio tce90 di mio nipote svariate volte prima di acquistare la mia, altrimenti probabilmente non avrei scelto Renault (un'auto la puoi valutare solo dopo averla provata svariate volte e non dopo un giretto dimostrativo di 10 miniti in concessionaria). Mi dispiace per Fiat/FCA perchè sono Italiano, ma a livello tecnico perde sempre più terreno rispetto alla concorrenza (basta vedere i motori benzina che propone sulla Tipo di segmento C, che giá al lancio erano obsoleti rispetto al tce90 lanciato ormai da 5 anni, e che, non dimentichiamo, si può avere persino sulla Low cost Dacia Sandero!). Comunque contenti loro contenti tutti. La fortuna di FCA è che in Italia vende ancora discretamente causa pigrizia e magari paura di cambiare da parte di tanti connazionali, ed allora, perchè innovare! (ripeto, contenti loro.....).