CI GIRANO INTORNO - La Renault pensa davvero all’ipotesi di lanciarsi nel settore delle vetture prestigio, o premium come si dice in gergo. Ma per il momento ci pensa soltanto, nel senso che sta valutando le prospettive di una tale scelta, soprattutto sotto l’aspetto economico. Lo ha sostenuto il direttore generale Carlos Tavares in un’intervista al magazine inglese Autocar, in cui afferma che effettivamente la Renault potrebbe intraprendere questa strada. L'ipotesi di una gamma marchiata Initiale Paris, che già da qualche mese circola a livello d'indiscrezioni, rientrerebbe in quest’ottica, ma al tempo stesso l'azienda ha piena consapevolezza che, per affermarsi (cioè rendere redditizia l’iniziativa), occorrerebbe un periodo molto lungo: “per arrivare al successo ci vorrebbero 25 anni”, sono state le parole di Tavares.
UN LUNGO CAMMINO - A sostegno della sua analisi il manager Renault cita i casi della Infiniti (facente capo all’alleata Nissan) che per arrivare a imporsi ha impiegato appunto un quarto di secolo. Tavares fa riferimento anche all’Audi, dicendo che le ci sono voluti 30 anni per raggiungere il successo. In ogni caso si ritiene che il gruppo Renault sia abbastanza forte da sostenere un ulteriore brand oltre a Renault, Nissan, Dacia e Alpine, che la casa francese sta valutando molto seriamente di far rivivere per le sue auto sportive. Il marchio di lusso sarebbe tecnicamente fattibile solo attraverso la collaborazione con la Mercedes, dalla quale vedremo presto un frutto (le future Smart Forfour e Renault Twingo nascono da una comune piattaforma). La casa tedesca potrebbe mettere a disposizione la piattaforma della prossima generazione della Classe E o C, oltre ai motori.
DAGLI ANNI 90 - L'idea del lusso non è una novità assoluta e la casa francese ci pensa da anni. Ne è una dimostrazione il prototipo Initiale del 1995 (foto più in alto) che non ebbe un seguito produttivo. Questa strategia portò invece alla realizzazione, sempre con il marchio Renault, della Avantime nel 2002, una sorta di monovolume premium che però non ebbe il successo sperato e mise una pietra sopra alle ambizioni dei francesi. Che, evidentemente, ora tornano sui loro passi, ma questa volta pensando a un marchio specifico.