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Ricaricare l’auto elettrica nel condominio

Pubblicato 24 giugno 2020

Per chi vive in un condominio le difficoltà per installare un punto di ricarica non mancano: vediamo come affrontarle.

Ricaricare l’auto elettrica nel condominio

L’auto elettrica, anche grazie alla graduale diminuzione dei costi, si sta sempre più diffondendo. Rimangono però alcuni importanti nodi da sciogliere come ad esempio il numero dei punti di ricarica all’interno delle mura cittadine. Infatti, come impongono le buone prassi dell’utilizzo dell’auto a batteria, il “pieno” per le percorrenze quotidiane si fa a casa (le colonnine veloci dovrebbero essere usate solo nei lunghi viaggi). Purtroppo però non tutti abitano in villette singole e così il problema della ricarica, specie per chi vive all’interno di condomini, è piuttosto sentito. Vediamo come muoversi per per ottenere un punto di ricarica per l’auto elettrica sia negli spazi comuni, sia nel box privato

> LA LEGGE AIUTA

Il Dlgs n. 257/2016 riporta all’attenzione sulla necessità di dotarsi delle infrastrutture di ricarica per edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e ai relativi interventi di ristrutturazione edilizia. La norma precisa che sarà necessario provvedere alla predisposizione all’allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio e da ciascun box per auto (pertinenziali o no).

> IN CASO DI POSSESSO DI UN BOX

Se il condòmino è in possesso di un box, ha un contatore singolo e vuole installare una wallbox all’interno del proprio garage (i prezzi vanno da 400 a 3.000 euro), deve semplicemente inoltrare formale comunicazione all’amministratore il quale non potrà far altro che prenderne atto. I lavori dovranno chiaramente essere eseguiti a norma di legge. Inoltre, tutte le opere che interessano le parti comuni, come la stesura di cavi o eventuali tracce sui muri di pertinenza dovranno essere autorizzate dall’amministratore, oltre a essere totalmente a carico del condòmino.

Il discorso cambia se il condomino si collega alla linea elettrica condominiale; in questo caso l'amministratore, dopo aver incaricato un tecnico di effettuare tutte le verifiche sulla fattibilità, dovrà stabilire l'ammontare e la quota delle spese da sostenere. Per tenere sotto controllo il consumo di energia e addebitare le spese al singolo condòmino sarà predisposto un apposito contatore.

> INSTALLARE UNA WALLBOX IN UN’AREA COMUNE

Se il condòmino non dispone di un box o area privata può comunque installare il punto di ricarica nell’area comune condominiale (cortile). In questo caso deve presentare formale domanda scritta all’amministratore, corredata da un progetto dettagliato anche della fase esecutiva, e dovrà attendere l’autorizzazione dell’assemblea di condominio (è importante la regolamentazione dello spazio occupato dal veicolo durante la ricarica). Per ottenere l’autorizzazione all’installazione è necessario raggiungere il quorum deliberativo, la maggioranza dei partecipanti e almeno la metà del valore dell’edificio espressi in quote millesimali. 

Tutti i costi di acquisto e di installazione, comprese le opere edili, saranno a carico del singolo condòmino o del gruppo interessato all’intervento (in modo del tutto analogo all’installazione dell’ascensore successivamente alla costruzione dell’edificio). I costi di installazione saranno poi ripartiti solo tra i condomini che hanno voluto il punto di ricarica e che ne faranno utilizzo, mentre le spese relative al consumo saranno ripartite in proporzione al consumo.

Qualora l'installazione venisse decisa dall'intero condominio, l'impianto di ricarica diventa ovviamente un bene comune condominiale, quindi le spese devono essere equamente divise tra i condòmini (i costi di ricarica andranno addebitati in base al consumo effettivamente registrato).

> SE I CONDÒMINI CAMBIANO IDEA?

I condòmini che in origine avevano espresso voto contrario potranno poi cambiare idea e partecipare all’utilizzazione della colonnina, a patto di pagare in modo retroattivo quanto dovuto, oltre agli interessi legali.

> COSA FARE IN CASO DI MANCATO ASSENSO DELL’ASSEMBLEA

In caso di mancato assenso dell’Assemblea, il singolo condòmino o il gruppo interessato all’installazione della wallbox, entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto all’amministratore, possono comunque procedere all’installazione dei dispositivi a propria cura e spese, purché il nuovo impianto non danneggi le parti comuni.

> I BONUS ESISTENTI

La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute (inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW) per chi installa, dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, infrastrutture di ricarica elettriche, anche nei condomini. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro procapite.

Sono agevolate le stazioni di ricarica poste a servizio di condomini o delle singole abitazioni, l’importante è che siano ad uso esclusivo dei condòmini, i quali le acquistano, in base alla propria quota, e che, sempre pro-quota, potranno detrarre parte dell’importo agevolato.



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Ritratto di No doubt
24 giugno 2020 - 18:56
Si come no !!! Magari con qualche condomino rom vicino....
Ritratto di Vincenzo1973
24 giugno 2020 - 22:38
Ti chiamano genio a casa
Ritratto di No doubt
25 giugno 2020 - 13:04
Per fortuna vivo in una Villa singola e non ho un rom o un morto di fame come te come vicino...
Ritratto di Vincenzo1973
25 giugno 2020 - 13:14
bastasse dire villa singola per dire benestante. papino ti ha lasciato tutto pronto sicuramente, anche perche ( da quello che scrivi che ti identifica bene bene) staresti facendo la fame in qualche tugurio...
Ritratto di No doubt
25 giugno 2020 - 19:06
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di Almeron771
24 giugno 2020 - 19:27
Ancora non é chiaro che finché non si sviluppa una rete di distribuzione ilmprogetto elettrico non partirà. Se dovete attaccare una o più ricariche, sia che siano private nel proprio box che condominiali, si dovranno provabilmente rivedere tuti i dimensionamenti delle protezioni, cavi, canaline....stiamo parlando di costi importanti....di condomini che litighereranno......chi me lo fa fare?? Continueremo con benzina...diesel..metano e GPL....a parte che i costi di installazione più i costi carissimi delle automelettriche mi fanno già guardare damaltre parti.
Ritratto di giuliog02
24 giugno 2020 - 19:43
Una visione quanto mai poco proattiva. C'è chi è già avanti e ha risolto i problemi da Lei citati. Questa è una classifica del 2016: La percentuale accanto al nome rappresenta il rapporto di EV (Electric Vehicles) sul totale delle auto vendute nel 2016. Tratta da: https://emobility.refeel.eu/top-20-citta-mobilita-elettrica-auto/ Eccole: Los Angeles (4%) Shanghai (6%) Beijing (8%) Oslo: (33%) San Francisco (6%) Shenzhen: (6%) San Jose (10%) Tokyo (1%) Qingdao (11%) Hangzhou (4%) Tianjin (8%) Amsterdam (7%) New York (1%) Paris (2%) Bergen (36%) Utrecht (7%) London (2%) Taiyuan (7%) Stockholm (6%) Rotterdam-Hague (7%)
Ritratto di treassi
24 giugno 2020 - 19:52
Addirittura! AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di Almeron771
24 giugno 2020 - 20:01
Non mi va di stare a snocciolare il valore medio degli stipendi in quelle città confrontandole al costo di un'auto elettrica, ma basta pensare che un mio collega di Londra o Oslo o Tokio prende 3 volte il mio stipendio Italiano.Per quanto riguarda la cina dal mio ultimo viaggio...(Quando si poteva ancora viaggiare con serenità), sappia che nelle città principali ci sono centraline ovunque e le auto elettriche di fascia bassa le prendi anche con quatto soldi. Nel nostro paese mancano i soldi e le infrastuttutre. Appena ci saranno le infrastrutture e dei costi delle auto vantagiosi (forse 10 anni) possiamo riparlarne.
Ritratto di Strige
24 giugno 2020 - 21:18
Vivo a Londra, prendo 35000 netti, ma la vita è 3 volte più cara dell'Italia. Un monolocale a Londra di 45mq costa a partire da 300mila. Fa conto te
Ritratto di Meandro78
24 giugno 2020 - 20:17
Purtroppo il fatto che l'auto elettrica sia un sogno utopico per soli abbienti ad alcuni non entra in testa. Saranno parenti di chi risolve i problemi di equità sociale e di razzismo aggredendo l'arredo urbano...
Ritratto di RubenC
24 giugno 2020 - 21:23
2
In effetti, VW e-Up, Skoda Citigo, Seat Mii, Evo Electric, Renault Zoe, Opel Corsa-e, Citroen C-Zero, Smart Fortwo/Fourfor eccetera eccetera sono proprio "un sogno utopico per soli abbienti" (sono ironico).
Ritratto di Meandro78
24 giugno 2020 - 21:31
Non vi è cosa più triste di chi ostenta la propria vuota convinzione con della triste ironia. PS Zoe e Smart a parte (ma la componente flotta aziendale andrebbe tenuta in esame) gli altri modelli fanno numeroni di vendita, proprio..
Ritratto di RubenC
24 giugno 2020 - 21:53
2
Beh alcuni dei modelli citati sono appena usciti (per la Evo forse sono appena partite le consegne) quindi non è che ci siano molti numeri. Comunque questo commento proprio non lo capisco... il fatto che le persone non le comprino dimostra soprattutto che pensano che le auto elettriche siano costosissime e che ignorano la presenza di modelli abbordabili, non che questi modelli siano cari.
Ritratto di treassi
24 giugno 2020 - 19:51
Le liti più comuni (e peggiori..) nei condomini sono i parcheggi... già adesso i box sono usati come cantine e poi parcheggi selvaggi... con la wallbox tutti a ricaricare fuori dal box impedendo il passaggio nei garage... la nuova moda?? Sfregiare la nuova auto elettrica del vicino!!
Ritratto di Mbutu
24 giugno 2020 - 22:28
Treassi, una curiosità la ho. Fra le tante pirl@te che scrivi questa dei box usati come cantine dove l'hai sentita? Te la sei sognata? L'hai sentita ad un incontro di alcolisti? E la continui a ripetere perché credi che qualcuno prima o poi ti prenderà sul serio? Oppure hai perso una scommessa che ti obbliga a fare affermazioni pittoresche?
Ritratto di Rav
24 giugno 2020 - 22:46
4
In realtà non ha tutti i torti. Io non abito in condominio ma in una zona residenziale dove i miei cari vicini utilizzano i box per metterci bici e attrezzi (e qualcuno anche come ripostiglio o tavernetta), tanto lasciano l'auto in strada che non fanno manco fatica ad aprire il cancello. Tanto che chi come me usa box e cortile per quello che serve, fatica a passare in strada. Figurarsi nel piazzale di un condominio. Come ho sempre sostenuto, ma perchè nato in casa singola e abituato così, dai condomini e condòmini meglio stare alla larga. Che poi non ho capito il passaggio per cui se all'assemblea votano contro la colonnina, dopo 3 mesi la puoi fare lo stesso.
Ritratto di Andre_a
25 giugno 2020 - 00:54
È un comportamento che ho notato frequentemente anche io. Addirittura un amico che abita in una piccola villetta a schiera, nel garage seminterrato ci ha fatto la cucina. Io non dico che pur di tenere l’auto in garage dormirei in tenda, ma poco ci manca :) Rispetto all’ultima frase di Rav, ho riletto il paragrafo almeno tre volte, sembra che facciano le leggi apposta per far litigare la gente: “non volete che metta la colonnina? E io la metto lo stesso, gne gne gne!”
Ritratto di treassi
25 giugno 2020 - 07:11
Mbutu continua a dormire che fa bene alla pelle.. AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di studio75
25 giugno 2020 - 08:16
5
Nel mio condominio (20 abitazioni) solo io e un altro usiamo il box per tenerci l'auto....C'è da dire che abbiamo anche un cortile ampio e recintato dove parcheggiare (dove la lascerei anch'io se non fosse che alla lunga si rovinerebbe la verniciatura al sole). Tornando all'elettrico, mi piacerebbe avere un auto elettrica solo se si potesse ricaricare in 2-3 ore nel mio box con un tipo di ricarica a induzione da pavimento (niente cavi) e avesse un autonomia di 700/800km....magari tra 20 anni sarà così.
Ritratto di Andre_a
25 giugno 2020 - 08:59
@studio75: si, la ricarica ad induzione sarebbe una bella comodità, anche se non credo che collegare un cavo ogni tanto sia tutta questa fatica o perdita di tempo, soprattutto dopo che uno ci ha fatto la mano. Per il resto sono perplesso: perché solo 2-3 ore? Non ti capita mai di lasciare l’auto nel box per più tempo? E riguardo all’autonomia, fai davvero viaggi di 700-800 km senza fermarti mai?
Ritratto di studio75
25 giugno 2020 - 17:47
5
Io penso sempre alla soluzione più comoda e aspettare 6 o più ore per una ricarica completa non lo è. L'autonomia di 700-800km la vorrei per star tranquillo nel caso dovessi spostarmi con l'auto per le vacanze. Non la prenderei elettrica se dopo 200-300km dovessi avere l'incognita dei tempi di una ricarica. (troverò una colonnina funzionante? sarà libera? brrr, mi vengono i brividi al solo pensiero...:).
Ritratto di Andre_a
25 giugno 2020 - 21:43
Secondo me il tempo di ricarica a casa non è un problema: penso (e spero per te) che anche tu dorma almeno 6 ore al giorno, la maggior parte dei giorni, se nel frattempo l’auto si ricarica a me sembra comodissimo. Riguardo ai viaggi sono d’accordo col problema, ma non con la soluzione: preferirei che migliorassero l’infrastruttura, in modo che trovare una colonnina di ricarica rapida libera sia facile come trovare un distributore di benzina, o al massimo di metano. Infatti penso proprio che, se dovesse esserci un’evoluzione nelle batterie, preferirei che la usassero per fare auto più leggere. L’autonomia delle migliori elettriche odierne mi va già più che bene.
Ritratto di Mbutu
25 giugno 2020 - 09:30
Ok, dalla risata ebete immagino la risposta sia: incontro degli alcolisti.
Ritratto di treassi
25 giugno 2020 - 10:19
Buongiorno bella addormentata! AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di GeorgeNN
25 giugno 2020 - 09:35
Questi pensano che tutti i condomini hanno uno spazio comune o un box personale... E dei condomini in centro senza spazio comune e box, come fanno?? Ca22aroni...
Ritratto di AlphAtomix
25 giugno 2020 - 09:43
In caso di mancato assenso dell’Assemblea, il singolo condòmino o il gruppo interessato all’installazione della wallbox, entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto all’amministratore, possono comunque procedere all’installazione dei dispositivi a propria cura e spese, purché il nuovo impianto non danneggi le parti comuni. Ma non inventatevi ca**te va che poi la gente ci crede e gli amministratori si trovano occupazioni di spazi comuni così a caso perché "eh ma su alvolante (famosa testata in quanto ad argomenti condominiali)". Se l'Assemblea dice no è NO. Non è che se l'Assemblea dice no, allora io dopo 3 mesi faccio quello che mi pare. Altra cosa, nei box vigono precise normative antincendio. Troppo facile scrivere "I lavori dovranno chiaramente essere eseguiti a norma di legge". Spiegatela questa legge, perché visti i costi dei materiali (e pratiche CPI) vi conviene prendere una full optional a combustione interna. Senza contare che nel 99% dei casi andate a creare delle servitù su parti comuni che vanno comunque autorizzate. L'ipotesi poi di attaccarsi all'impianto condominiale...Ma le pensate di notte? Sarà bello vedere i contatori saltare, sarà meno piacevole per chi si trova negli ascensori. Senza ascensori poi scordatevelo, i contatori sono dei normali 3kw.
Ritratto di RubenC
25 giugno 2020 - 21:20
2
"visti i costi dei materiali (e pratiche CPI) vi conviene prendere una full optional a combustione interna"... la cosa divertente che molti non capiscono è che si può ricaricare l'auto senza wallbox e senza "materiali" vari, basta una presa qualsiasi e una prolunga (e funziona, perché io lo faccio da mesi).
Ritratto di Lo Stregone
25 giugno 2020 - 11:30
Già adesso i condomini hanno situazioni esplosive con gente che non paga, sfrattati che non si schiodano e altre cose bizzarri. Con queste novità, scoppieranno guerre senza quartiere. Senza contare che in caso di installazioni condominiali qualcuno ne farà abuso a danno degli altri. Se ne vedranno di tutti i colori, nonostante le buone intenzioni.
Ritratto di Doraemon
25 giugno 2020 - 11:35
A parte che acquistare una costosa auto elettrica (si parla comunque dai 20000 euro in su più o meno) per poi lasciarla parcheggiata all'aperto o nel parcheggio condominiale, non lo farei mai, per ovvi motivi di rovinarsi al sole o al freddo. Poi bisogna tenere conto che l'Italia è molto lunga.. avere un'auto elettrica nel profondo nord, sulle Apli tipo, non è come averla a sud, o in una grande città metropolitana. Il caldo eccessivo diminuisce il rendimento, così come il freddo eccessivo, o le salite montuose, o lo sterrato, sabbia ecc.. insomma chi compra un'auto elettrica non compra di certo un'auto di battaglia da usare tutti i giorni, soprattutto per il costo. Di conseguenza chi acquista un'auto elettrica è comunque, permettetemi il termine, un acquirente un po' radical chic fissato con la green economy, oppure perche vive in città, fa pochi km e gli è effettivamente comodo (sempre costi permettendo). Inoltre non tutti i condomini hanno box, ne tantomeno parcheggio condominiale.. per esempio Roma, Milano.. qui come la mettiamo? Io continuo a preferire una aygo magari di seconda mano a 5000 euro che consuma pochissimo e negli anni ammortizzo la spesa alla grande. L'elettrico è ancora per ricchi!
Ritratto di RubenC
25 giugno 2020 - 21:22
2
Una e-Up, o Citigo, o Mii, o Evo Electric, o C-Zero, o Zoe, o Corsa-e, o Fortwo, o Forfour (eccetera eccetera) sono proprio da ricchi...
Ritratto di PatrizioBelli
25 giugno 2020 - 11:46
2
Il collega treassi ha ragione. Nei condomini i box sono usati per tutt'altro che per metterci la macchina. L'auto nuova si lascia fuori, tanto è metà ancora da pagare e tra due anni la restituisco e me ne danno una nuova. Per saldarla si vedrà!!! Di più... Qualcuno che ha l'auto con questo tipo di contratto, affitta il box ad un altra persona e dall'affitto ci tira fuori anche la rata della macchina. Spiegatemi un po ,a Genova uno su dieci, forse, ha il box.. Parcheggiare la sera e un incubo. Io sto a casa mia e non mi interessa, come non mi interessa l'auto elettrica,però un amico che ha una impresa di impisnti del genere mi disse che, poiché ha ormai vent'anni, almeno i cavi che arrivano al garage non sono dimensionati per collegarsi pure una Wal box, in sicurezza intendo. Quindi contatore e contratto nuovo, almeno da 5,5 Kw di picco per dormire tranquilli. Non parliamo di pannelli solari con l'inverter per riversare l'inutilizzato in rete... Chi ci ha provato sono mesi che attende l'allacciamento! E se decidi per mettere gli accumulatori domestici.. Bhe.. Ti compri una Ferrari! Patrizio.
Ritratto di treassi
25 giugno 2020 - 15:17
Ultimamente con la crisi (anche pre-covid) i box vengono affittati a piccole ditte che li usano come magazzini, si va dall'impresa di giardinaggio alla piccola impresa edile... costa molto meno di un magazzino ed è anche più sicuro visto che bene o male sono chiusi da cancelli privati ed è molto allettante per i privati che sanno che è gente che paga subito e non fa storie... logico siamo sempre lì... tutte le mattine e tutte le sere si presentano a caricare e scaricare e non sono tutti felici della cosa nel condominio...
Ritratto di fabrizio GT
26 giugno 2020 - 01:51
da noi in provincia di savona i garage sono pochissimi e spesso nei condomini sono in numero inferiore alla abitazioni. nel mio palazzo e quelli intorno a me siamo nella proporzione di 1 garage su 10 abitazioni. specialmente in riviera,ma come ti sposti nell'entroterra le cose migliorano diciamo 1 su 5.
Ritratto di mandrogne
5 marzo 2021 - 19:15
Buongiorno a tutti, Mi devo trasferire in un un appartamento e relativo box di mia proprietà esclusiva in condominio di 4 piani composto di 15 appartamenti con 10 box privati e 5 posti auto esterni. I box si aprono in un unico androne con un’unica saracinesca di accesso. I box sono alimentati elettricamente da un unico contatore, posto in un vano contatori nel sottoscala e i consumi vengono equamente ripartiti tra tutti i proprietari delle pertinenze. La linea arriva al contatore attraverso una conduttura interrata che passa parzialmente sotto la via comunale di fronte al palazzo. Possiedo un' auto ibrida plug in che vorrei ricaricare nel mio box. Per evitare di consumare impropriamente l'energia elettrica a spese dei condomini ho proposto all’assemblea di installare una nuova linea adatta al carico che alimenti il mio box partendo dal contatore comune interponendo un contatore a sottrazione per pagare al condominio I consumi L'assemblea mi ha negato questa possibilità secondo il principio che dopo aver creato un precedente con il mio collegamento i successivi potenziali Interessati avrebbero creato via via un tale consumo impossibile da sostenere con un unico contatore. Ho quindi chiesto a Enel distribuzione un nuovo contatore dedicato al mio box. Il contatore potrà essere posizionato soltanto nel vano contatori nel sottoscala con quello che alimenta te a i box l’ascensore e le luci nelle scale. Da li dovrò portare una mia linea fino al mio box, ma per arrivarci ho solo 2 possibilità: Passare la mia linea dentro la conduttura interrata che porta la corrente dal contatore condominiale dedicato ai box: è una conduttura interrata di un calibro che consentirebbe soltanto il passaggio di una o al massimo 2 linee aggiuntive oltre a quella condominiale già presente; quindi il mio passare i cavi attraverso questa canalina significherebbe limitare la possibilità che altri in futuro possano seguire la stessa strada. Portare una canalina, tra l’altro abbastanza grande da consentire anche ad altri in futuro di fare la stessa cosa, passando nel soffitto del box di un vicino, a cui chiederò il permesso. Ma se questi me lo negassi cosa posso fare, in altre parole, quali diritti posso rivendicare? Grazie in anticipo per la risposta
Ritratto di flaviosapora
22 aprile 2021 - 10:29
flavio.sapora@con.repower.com per supporto cordiali saluti